E’ un continuo, non se ne può più. Pensavamo che i giudici pugliesi (fatta eccezione per i baresi) fossero un tantino diversi dagli altri. Macché, anche loro insistono nel fare il loro mestiere, indagando analizzando i risultati, utilizzando le intercettazioni telefoniche e ambientali e, poi, emettendo, comunicazioni di indagine nei riguardi di soggetti più o meno potenti dell’italico stivale. Dopo Bari (ah, la Daddario!) ora tocca alla storica corte di Trani trovarsi sotto i riflettori della notorietà . Il giudice Carlo Maria Capristo e i suoi pm Michele Ruggiero, Marco D’Agostino, Ettore Cardinali e Fabio Buquicchio sono finiti, indagando su altro, in un “tesoretto” di intercettazioni telefoniche.