Chi ha organizzato la fronda al Cavaliere? Sicuramente non Pierferdi Casini o Lorenzo Cesa, leader dell’Unione di centro e magna pars del cosiddetto Terzo Polo. Loro hanno parlato chiaro. Se Silvio Berlusconi fa un passo indietro (nel senso che lascia la carica di premier) potrebbero anche pensare a un governo di transizione con la loro presenza.
Il Cavaliere non ha perso tempo e ne ha combinata un’altra delle sue. Lo scenario lo conoscete. Dopo Standard & Poors, anche Moody’s ci declassa, ci leva una A e ci pone in una posizione appena poco al di sopra della Grecia. Certo, si tratta di agenzie private, legate al mondo di quella finanza che con questa crisi, probabilmente, ci fa gli affari ma, tant’è. Tutta la nazione ne parla, ogni testata dedica grandi spazi all’evento
Che esistessero i furbetti (in un paese dove i furboni imperano e molto spesso la fanno franca) era cosa nota. Abbiamo scoperto, grazie alla Guardia di Finanza di Matera, che ce li abbiamo anche in casa. Oltre il 30% delle cessioni e delle somministrazioni nella provincia materana - ci dicono le Fiamme Gialle - non è accompagnata dall’obbligatorio scontrino o ricevuta fiscale.
E’ stato un colpo di scudiscio. Il cardinale Angelo Bagnasco, nell’ultima riunione della Conferenza episcopale italiana, mette il classico dito nella piaga e parla della questione morale, dell’etica pubblica, degli strumenti d’indagine e della crisi economica. Impressionante il riferimento alla necessità di “purificare l’aria”.
Correva l’anno 1943 ed era il mese di settembre. Il giorno otto, nella località di Cassibile, fu firmato l’armistizio tra le truppe alleate e il governo italiano in carica. C’era stata, nel frattempo, la defenestrazione del cavaliere Benito Mussolini (era successo il 25 Luglio), con una prima tregua nei riguardi di una nazione stremata dalla guerra al fianco delle truppe germaniche.
Questo è un paese davvero poco comprensibile. Quello che più stupisce della nostra bella Italia è una sorta di strabismo politico-giudiziario che continua a mettere sotto la lente d’ingrandimento una parte della politica nazionale. Per carità, nessuno più di noi è lontano dall’intonare un magnificat nei riguardi della persona del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Però continuiamo a stupirci quando sentiamo di centomila intercettazioni
Mentre la manovra si delinea come una bella botta per chi non può sfuggire al controllo del fisco (con in più l’aggravante della impossibilità di considerare utili al pensionamento gli anni riscattati di studio o di servizio militare), riusciamo appena a gioire per la futura riduzione dei parlamentari, per l’eliminazione delle Province e per la mancata soppressione dei piccoli comuni.
Come vi è noto, questa rubrica serve anche per ricordare chi ci lascia. In questo caso, poi, la conoscenza veniva da lontano, almeno da quarantacinque anni addietro e ci addolora davvero. Improvvisamente è venuto a mancarci, sessantatreenne, Gianfranco Ponte, imprenditore, conosciuto da tutta la città e nel territorio materano. Con Gianfranco la conoscenza e la stima reciproche erano basate su quei legami che, per quanto possono sembrare in certi periodi più o meno diluiti
L’avevamo annunciato che avremmo ripreso l’argomento. Si tratta della Summer school che il Comune di Matera ospiterà tra qualche settimana. Si affronteranno argomenti di sostanza, come il governo delle città e la partecipazione responsabile. Immaginiamo che la trasparenza sia un tema che, per quanto non annunciato, farà parte dei defatiganti studi