Mentre imperversano le manovre e i correttivi e si prepara uno sciopero (finalmente unitario) di protesta contro la”cura” Monti, il panorama mediatico delle due ultime settimane è stato scosso dalle presenze di Fiorello, Benigni, Crozza e Checco Zalone. Da “Il più grande spettacolo dopo il week end”, passando per “Italialiand” per arrivare ai lazzi di "Resto umile world show" del pugliese di Capurso, si è riacceso il dibattito sulla volgarità degli spettacoli televisivi, molti dei quali in prima serata.
Altre volte è stato usato il termine "stangata" per definire una manovra finanziaria pesante. Oggi è davvero il termine appropriato. Le dichiarazioni rese dal presidente Mario Monti e da alcuni suoi ministri ieri sera (possibili da seguire integralmente in diretta grazie all’emittente La7. La Rai ha fornito un servizio parziale e sempre con i soldi del canone)
Ci sembra una polemica speciosa, quella sollevata dall’ on. Maurizio Gasparri nei riguardi di Giampaolo D’Andrea, già europarlamentare e senatore lucano, appena nominato sottosegretario ai rapporti con il Parlamento nel governo Monti. Per quanto D’andrea sia stato uno dei dirigenti nazionali della ex Dc, della Margherita e del Pd, non siede nei banchi parlamentari
Questo contr-appunti è già stato pubblicato l’anno scorso, ma pensiamo che sia utile riproporlo,sopratutto all’insegna del “Repetita iuvant”. ******** Non lo dimenticheremo mai. Anche perché c’eravamo e abbiamo preso in pieno, anche qui a Matera, la “botta” del sisma del 23 Novembre del 1980. Era una domenica più o meno come le altre e molti di noi avevano trascorso la giornata festiva
Mario Monti ce l’ha fatta. Dopo l’abile gestione della crisi più velocemente risolta di questa nazione (o pensavate che il presidente Giorgio Napolitano non avesse già predisposto tutto?) l’uomo dell’economia ha ricevuto l’incarico e in poche ore ha presentato il suo esecutivo. Le cronache di ieri e di oggi sono zeppe di particolari
Non demorde. Siamo in una situazione difficilissima, con i mercati che ci dilaniano e l’Ue che ci tiene (non di diritto, ma di fatto) in amministrazione controllata e il Cavaliere continua a fare lo splendido. Ieri, mentre interveniva ad un convegno di elevato livello sui temi dell’economia, Egli ha pensato bene di far precedere il suo intervento dalla solita barzelletta.
E’ successo ieri, in un pomeriggio senza pranzo, mentre mangiavo un pezzetto di focaccia accompagnato da un bicchiere d’acqua. Un signore dall’aria dimessa ha dato un foglio al ragazzo del bar e,guardandomi, mi ha detto: “Io la conosco…è giornalista?” Ho annuito e lui (si chiama Carmine Donnola) mi ha voluto dare un altro foglio con su una sua poesia.
E’ stato inutile e raccapricciante. La ingloriosa fine del Rais libico Muhammar al Qaddafi, sorpreso dagli insorti dopo un attacco aereo che ha colpito il suo convoglio nei pressi di Sirte (città natale del colonnello), oscilla tra la barbarie e la tragedia greca. Una sorta di liberatoria efferatezza che ha pervaso tutti i presenti al fatto. Ferito, trascinato sanguinante nella polvere, strattonato, insultato e, infine, ucciso con un colpo alla tempia.
“Una legge "Reale bis" per prevenire le violenze di piazza? Può essere una soluzione. A chiederla sarà oggi il ministro dell'Interno Roberto Maroni nel corso del suo intervento al Senato sugli scontri di sabato scorso a Roma durante la manifestazione degli "indignati". "Per una volta sono d'accordo con Antonio Di Pietro che ha detto che servono nuove norme preventive", ha detto Maroni, "una legge Reale bis
Silvio Berlusconi l’ha spuntata di nuovo. Con il cinquantunesimo voto di fiducia di questa legislatura, il premier si è imposto con una differenza di quindici voti rispetto all’opposizione inconsistente che sperava di mandarlo a casa. L’ultimo artifizio (in ordine di tempo) tattico di Bersani, Di Pietro, Casini & co è stato quello di non presentarsi in aula