È nel nome di Joseph Stella (Muro Lucano 1880 - New York 1946), l'artista lucano trapiantato a New York agli inizi del secolo, amico di Boccioni e di Marinetti, che oggi, 28 febbraio 2009, alle ore 18.00, nella Biblioteca Scheiwiller e nelle sale del Musma (Museo della Scultura Contemporanea. Matera ( Palazzo Pomarici, via San Giacomo, Sasso Caveoso), vengono ricordati i cento anni della nascita del primo movimento artistico d'avanguardia organizzato con una mostra didattica e un colloquio a più voci sul Futurismo. "Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell'impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell'assoluto, poiché abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente". Era il 20 febbraio 1909 quando Filippo Tommaso Marinetti, fino a quel momento conosciuto come autore di poesie di clima simbolista, così scriveva nel "Manifesto del Futurismo" pubblicato sulla prima pagina de "Le Figaro". Questo manifesto, insieme ai tanti altri pubblicati nel corso degli anni (sulla pittura, la musica, la donna futurista, la scultura, la letteratura, la lussuria, l'arte dei rumori, le parole in libertà, la pittura dei suoni, rumori, odori, il programma politico futurista, il teatro di varietà, lo splendore geometrico e meccanico e la sensibilità numerica, l'architettura futurista, il vestito antineutrale, la ricostruzione futurista dell'universo, ai pittori meridionali...