CULTURALIA (1770)

Venerdì, 24 Aprile 2009 00:00

LASSAW RITORNA DA MATERA A NEW YORK

Da Matera a New York e East Hampton: le opere di Ibram Lassaw, protagoniste per tutta la scorsa estate de "Le Grandi Mostre nei Sassi di Matera", rientrate negli Stati Uniti d'America vengono presentate, con il medesimo catalogo e gli stessi curatori, in due prestigiose istituzioni. La prima è la Stony Brook University a Manhattan, al centro di New York. Ieri, dalle ore 15 alle ore 17, si è svolta la manifestazione durante la quale sono stati proiettati alcuni video sulla Basilicata, su Matera e, in particolare, il film sulla mostra antologica delle opere di Lassaw allestita nel MUSMA - Museo della Scultura Contemporanea Matera - e nelle Chiese Rupestri della Madonna delle Virtù e di San Nicola dei Greci nel Sasso Barisano. La manifestazione materana è stata illustrata dal suo curatore Giuseppe Appella - direttore del MUSMA - e da un rappresentante del Circolo La Scaletta di Matera, mentre la vita e le opere di Ibram Lassaw sono state presentate da Helen A.Harrison - direttrice della Pollock-Krasner House che patrocinia l'iniziativa -, dalla storica dell'arte americana Ellen Russotto e da Denise Lassaw, figlia dell'artista. Saranno presenti, oltre a vari Direttori di Musei, critici e giornalisti, anche Brian O'Connor, l'artista irlandese che, insieme alla moglie Barbara, ha donato la "Casa Dipinta" di Todi alla Fondazione Zetema di Matera per gestirla in collaborazione con il Musma.
Venerdì, 17 Aprile 2009 00:00

ARMENI: UNA MOSTRA A MATERA

Una mostra per conoscere un pezzo di storia volutamente dimenticato. Fino al 30 giugno, nella chiesa rupestre di Santa Maria de Armenis (edificio religioso del X secolo d.C.) è possibile visitare la mostra fotografica “Il primo genocidio del XX Secolo”. In quindici pannelli, che a dir la verità di fotografico hanno ben poco, viene raccontato lo sterminio di oltre 1milione e mezzo di armeni. Un atto di pulizia etnica, avvenuto in Armenia e compiuto nel 1915 dall’allora governo turco. Un genocidio che ancor oggi non viene ammesso in quelle terre. Ad aprire “l’armadio della vergogna” e a realizzare i pannelli sono stati gli studenti di un liceo milanese. L’intento della mostra è più che lodevole: raccontare il primo genocidio del XX secolo. Un’allestimento organizzato a Matera, “città della pace e dei diritti umani”, dal Comune di Matera in collaborazione con l’associazione Sinopia e che si inserisce nell’ambito di una serie di iniziative volte a lanciare la candidatura della città dei Sassi a capitale europea della cultura per il 2019. Se l’argomento della mostra è europeo, tuttavia non lo è la realizzazione. I pannelli sono in lingua italiana, manca la traduzione a fronte almeno in lingua inglese. Come manca un pannello che racconti storia e architettura, possibilmente in più lingue europee, di Santa Maria de Armenis. Ruggi in pagina.
Questa sera, alle ore 21.00, sul palco del Teatro Duni, a Matera in via Roma, va in scena lo spettacolo "I due Gemelli veneziani" di Carlo Goldoni, regia di Antonio Calende. Protagonista Massimo Dapporto interprete del duplice ruolo di Tonino e Zanetto. La commedia sigla la chiusura dei cartelloni delle stagioni Teatrali Invernali dei Comuni di Potenza e Matera organizzati in compartecipazione con Cose di Teatro e Musica. Un capolavoro della scrittura comica. Nel pomeriggio di oggi, giovedì 16 Aprile, alle ore 18.30, a Matera al Centro Carlo Levi - Piazzetta Pascoli, 1 si affronteranno le problematiche legate alle nuove forme di razzismo e di come si crea l'allarme sociale. Ad introdurre il dibattito sarà il prof. Giuseppe Mininni dellUniversità di Bari.
Mercoledì, 15 Aprile 2009 00:00

UN CONCERTO PER L' ABRUZZO E I CORTI VIVENTI

Il Coro della Polifonica Materana ed il M° Carmine Antonio Catenazzo hanno organizzato per domenica 19 aprile un concerto di solidarietà, che si svolgerà a Matera nella Chiesa di San Francesco d'Assisi, alle ore 20.30. Al concerto parteciperanno a titolo assolutamente gratuito, anche i professori d'orchestra che compongono l'Orchestra da Camera della Polifonica Materana "Pierluigi da Palestrina". A seguito del sisma che ha devastato l'Abruzzo, anche la coralità italiana ha messo in moto diverse iniziative di solidarietà, coordinate dalla Fe.N.I.A.R.Co., Federazione nazionale italiana associazioni regionali cori che, nella persona del Presidente Sante Fornasier, ha dichiarato: “Siamo dolorosamente colpiti dalle notizie del tremendo terremoto che ha sconvolto L’Aquila e alcuni centri dell’Abruzzo. Esprimiamo il profondo cordoglio per le vittime e la vicinanza a tutti coloro che sono stati colpiti dalla catastrofe. Le coordinate bancarie in pagina. C’è voglia di far cinema a Matera e dintorni. E prova ne è la quarta edizione de “La notte dei corti viventi”. Rassegna non competitiva di cortometraggi ed opere filmiche brevi organizzata da un gruppo di appassionati, con la direzione artistica di Antonio Andrisani, grafico con la passione per il cinema. “La notte dei corti viventi” attende i materani domenica sera, 19 aprile, al cinema Duni. Buio in sala alle 21 per dare inizio alla proiezione dei 14 lavori. Ruggi in pagina.
Giovedì, 09 Aprile 2009 00:00

MEZZO SECOLO DI "SCALETTA"

Cinquant’anni e non li dimostra, perchè tanta è ancora la voglia di fare. Il Circolo culturale “La Scaletta” di Matera festeggia in questi giorni il cinquantenario dalla fondazione. E’ del 7 aprile 1959 la costituzione in circolo, nato attorno a un gruppo di amici con la passione per la cultura locale e con l’orgoglio di volersi riappropriare delle proprie radici. “Avremmo voluto festeggiare con un brindisi – ha detto Nicola Rizzi, diciassettesimo presidente del sodalizio – ma non lo faremo per rispetto alle tante vittime del terremoto in Abruzzo. Di fronte a simili tragedie, la voglia di festeggiare scompare”. Il traguardo raggiunto da “La Scaletta” sarà partecipato ai cittadini con una serie di iniziative che prenderanno avvio dal 10 maggio. A illustrarle è stato Nicola Rizzi, in un recente incontro, nella storica sede de “La Scaletta” in via Sette dolori. “Questo è forse l’ultimo appuntamento che terremo in questi locali – ha detto Rizzi – da maggio avremo una nuova sede: gli ipogei di piazza San Francesco. Spazi più ampi dove incontrare i cittadini e dove allestire mostre. La prima proporrà i 50 anni de La Scaletta con un esposizione di fotografie e documenti su quanto è stato realizzato su e per la città dei Sassi”. Materiale che racconta non solo la storia del sodalizio, ma anche quella di Matera. Perché “La Scaletta” è stata parte integrante della vita cittadina. Ruggi in pagina.
Mercoledì, 08 Aprile 2009 00:00

MATERA: I FRANCESI VOGLIONO "SCOPRIRLA"

Continua l’attività dell’assessorato al Turismo della Provincia di Matera per l’ internazionalizzazione del sistema turistico; dopo Giappone e Canada con cui proseguono rapporti istituzionali ed azioni di promo commercializzazione, l’attenzione dell’Assessorato al Turismo in stretta collaborazione con l’APT Basilicata, in questi ultimi mesi di fine legislatura, si sta concentrando sul mercato francese. Ed è proprio dalla Francia che arrivano interessanti sviluppi per la provincia di Matera e per l’intera Basilicata dove importanti tour operator - Bravo Voyages, Promovacances, Arts e Vie, Casadarno, Chemin du Sud, Continentes en Fete, TCH Voyages – hanno manifestato all’Ente di Via Ridola il crescente interesse della domanda turistica francese.
Martedì, 07 Aprile 2009 00:00

OGGI A MATERA LA "CAVALLERIA"

Oggi, 7 aprile, alle ore 21,00 nell’Auditorium del Conservatorio “R. Gervasio” di Matera si terrà la rappresentazione in forma scenica di Cavalleria rusticana,melodramma in un atto di Pietro Mascagni su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga. La prima rappresentazione di Cavalleria rusticana avvenne il 17 maggio 1890 al Teatro Costanzi di Roma esegnò una data storica per il melodramma. L’opera varcò in pochi mesi le Alpi, mietendo successi e riconoscimenti critici ovunque. Il pubblico che decretò il trionfo internazionale di Cavalleria rusticana fu colpito senza dubbio da quel senso di Sicilia presa dal vivo che la partitura suscitava ad ogni momento, fu quell’inedito clima paesano tutto d’invenzione, senza alcun rispetto per il folclore siciliano, ricreato con il toscanissimo stornello di Lola o con gli altri canti d’impronta popolaresca, fu soprattutto il sensuale empito melodico. É soprattutto l’Italia del Sud che, sul palcoscenico illustre dell’opera, fa sentire la sua presenza, troppo a lungo elusa, con i suoi autori e le sue vicende. È un’Italia ancora povera e semianalfabeta che a teatro, almeno, si sente finalmente rappresentata con una voce sonora e convincente.“…così Cavalleria è partita, e ha galoppato felicemente. […] Se sia servita a tener viva e a difendere la tradizione della nostra musica, è cosa che tocca alla storia dire: io l'ho creata.
Domenica, 05 Aprile 2009 00:00

UNA MOSTRA SUL GENOCIDIO DEGLI ARMENI

Sarà inaugurata il 7 aprile 2009, alle 18, nella chiesa di Santa Maria de Armenis, la mostra dal titolo “Il primo genocidio del XX Secolo”, organizzata dall’Associazione Sinopia, con la collaborazione dell’amministrazione comunale di Matera, avente ad oggetto lo sterminio del popolo Armeno avvenuto nella prima Guerra Mondiale. All’incontro con la stampa hanno partecipato l’Assessore Comunale all’Urbanistica Antonella Guida, il consigliere comunale Emanuele Nicoletti, il presidente dell’Associazione Sinopia Luca Prisco e la docente dell’Università di Lecce Isabella Bernardini D’Arnesian, quale rappresentante della comunità armena. “L’amministrazione comunale ha accettato di buon grado questa iniziativa, volta ad incentivare la partecipazione alla vita culturale e turistica della città, nonché a valorizzare il ricco patrimonio artistico e architettonico. Per il futuro, c’è in cantiere un gemellaggio tra tre chiese, la nostra di Santa Maria degli Armeni, quella iraniana di San Taddeo e il Monastero Armeno Nagorno Carabag”. Si tratta di una rassegna fotografica itinerante che viene proposta nel novantaquattresimo anniversario dal genocidio del popolo armeno e che cade proprio il 24 aprile. Grazie alla disponibilità delle associazioni armene e di molti comuni, siamo riusciti ad organizzare una mostra, nella quale saranno esposte delle suggestive foto di quei drammatici momenti trascorsi dalla popolazione armena.
Venerdì, 03 Aprile 2009 00:00

AMORE PHILOS

Un ideale abbraccio alla cultura, il reale “abbraccio” di quattromila persone che tenendosi per mano cingeranno gli antichi rioni Sassi. E’ la cifra del progetto culturale “Amore/Philos”, in svolgimento a Matera dal 7 aprile al 24 maggio, promosso dalla Regione Basilicata, nell’ambito della undicesima edizione della Settimana della Cultura, con l’apporto del Circolo culturale “La Scaletta” e dell’Amministrazione comunale. Musica, arte, allestimenti multimediali sono alcuni degli elementi che caratterizzeranno questa celebrazione dell’amore e dei beni culturali. L'amore è il tema portante dei 50 giorni di apertura, proiezioni di video-art e sensazionali performance artistiche e musicali. L’iniziativa, realizzata con la collaborazione del Circolo culturale La Scaletta, sarà inaugurata la mattina del 5 aprile, domenica delle Palme. “L'inaugurazione avrà un altissimo valore simbolico – sostiene Tomangelo Cappelli, ideatore e coordinatore del progetto – con l’aiuto di almeno 4mila persone che si terranno per mano, cingeremo in un abbraccio lungo 4 chilometri i Sassi. E per dare maggior solennità al momento, in sei piazze del centro storico (piazza Pascoli, del Sedile - San Francesco d’Assisi, piazza Vittorio Veneto, San Pietro Barisano, la chiesa rupestre di Madonna delle Virtù e piazza San Pietro Caveoso) si posizioneranno sei formazioni musicali (tre corali, due bande e due orchestre provenienti). Ruggi in pagina.
Mercoledì, 01 Aprile 2009 00:00

L' UOMO DAL FIORE IN BOCCA

Nell'ambito dei Percorsi letterari del Circolo la Scaletta, venerdì 3 aprile, con inizio alle ore 19,00, si terrà un incontro dedicato a "L'uomo dal fiore in bocca" di Luigi Pirandello. L'appuntamento, curato da Rosalba Demetrio, prevede la presenza di Antonello Morelli e Nicola Clemente, nonché la partecipazione straordinaria di Antonio e Davide Giampietro. L'uomo dal fiore in bocca andò in scena per la prima volta il 21 febbraio 1923 al Teatro degli Indipendenti di Roma per la Compagnia di Anton Giulio Bragaglia. Il testo, che nel titolo sembra indicare il "soggetto" di un quadro, è il lucido delirio di un uomo colpito da un male incurabile, un personaggio dostoevskianamente su una soglia: quella della morte. Il dialogo - quasi un monologo - con un interlocutore casuale incontrato a mezzanotte nel caffè notturno di una stazione ferroviaria, è in realtà l'occasione per una implacabile radiografia della nostra comune, ordinaria esistenza. L'uomo dal fiore in bocca è uno dei tanti personaggi-filosofi pirandelliani; il dramma è una laica meditazione sulla morte, che cancella ogni esperienza dei sensi. Certamente un notevole banco di prova per i giovani interpreti.