Lunedì, 23 Giugno 2008 00:00

A PIETRAPERTOSA “U’ MASC’ ”

Tanti turisti hanno partecipato, a Pietrapertosa, sabato e domenica,all’antico culto arboreo del “Mascio”. Un inno alla fertilità attraverso il rituale del matrimonio del tronco di un cerro e di una cima d’agrifoglio, trasportati dal bosco di Montepiano, in cui avviene il taglio, a Pietrapertosa da numerose coppie di buoi addobbate con fiori e immagini di Sant’Antonio. Quando gli “sposi” fanno il loro ingresso nel paese, inizia la vera festa con la degustazione di cibi della tradizione culinaria, canti e balli popolari e un buon bicchier di vino. Successivamente, la cima si unisce al tronco che sarà poi innalzato: si procede così all’impossibile scalata da parte dei più temerari.

A PIETRAPERTOSA “U’ MASC’ ”

Tanti turisti hanno partecipato, a Pietrapertosa, sabato e domenica,all’antico culto arboreo del “Mascio”. Un inno alla fertilità attraverso il rituale del matrimonio del tronco di un cerro e di una cima d’agrifoglio, trasportati dal bosco di Montepiano, in cui avviene il taglio, a Pietrapertosa da numerose coppie di buoi addobbate con fiori e immagini di Sant’Antonio. Quando gli “sposi” fanno il loro ingresso nel paese, inizia la vera festa con la degustazione di cibi della tradizione culinaria, canti e balli popolari e un buon bicchier di vino. Successivamente, la cima si unisce al tronco che sarà poi innalzato: si procede così all’impossibile scalata da parte dei più temerari. Particolarmente interessante è la mescolanza del carattere pagano del rituale con quello strettamente religioso, costituito dalla processione di Sant’Antonio, testimonianza di un’autentica religiosità popolare. L’iniziativa è stata promossa dalla Pro Loco Pietrapertosana e dal Comitato Feste che hanno collaborato attivamente non solo nell'organizzazione dell'intera manifestazione ma soprattutto nell'accoglienza dei numerosissimi turisti arrivati soprattutto da Puglia, Toscana e Campania.

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