Venerdì, 06 Giugno 2008 00:00

L' ANCE SUI RINCARI E I TRASPORTATORI

“Negli ultimi mesi si è triplicato il prezzo dell'acciaio e degli altri metalli, in particolare rame, e del petrolio e suoi derivati (gasolio, bituminosi, ecc.), in conseguenza di dinamiche macroeconomiche internazionali, che stanno provocando disagi estremamente gravi alle imprese edili”. È quanto ha dichiarato Vincenzo Stigliano, Presidente della Consulta Regionale Costruttori Edili Ance di Confindustria Basilicata. Gli autotrasportatori si preparano ad altre mobilitazioni. Dopo il blocco delle bisarche a Melfi (iniziativa di protesta che ha praticamente bloccato per tre giorni la produzione della Grande Punto della Fiat) i “padroncini” si incontreranno domenica prossima, a Matera, nel complesso de "Le Monacelle, in via Riscatto, alle ore 9,30.
L' ANCE SUI RINCARI E L' ASSEMBLEA DEI TRASPORTATORI
“Negli ultimi mesi si è triplicato il prezzo dell'acciaio e degli altri metalli, in particolare rame, e del petrolio e suoi derivati (gasolio, bituminosi, ecc.), in conseguenza di dinamiche macroeconomiche internazionali, che stanno provocando disagi estremamente gravi alle imprese edili, soprattutto quelle che operano nel mercato delle opere pubbliche”. È quanto ha dichiarato Vincenzo Stigliano, Presidente della Consulta Regionale Costruttori Edili Ance di Confindustria Basilicata, in merito ai vertiginosi rincari delle materie prime. “Il rimedio – ha detto Stigliano - non può che essere l’introduzione di nuovi meccanismi di revisione dei prezzi dei materiali negli appalti pubblici, più efficaci rispetto a quelli presenti nell’attuale legislazione in materia di lavori pubblici, vincolata alla regola del “prezzo chiuso” e con l’unica, insufficiente, eccezione offerta dall’art. 133 del codice appalti (riconoscimento solo della parte dei rincari eccedente il dieci per cento e solo tramite decreto ministeriale emanato annualmente). Interventi d’urgenza sono oltremodo necessari per tamponare situazioni di vera emergenza che potrebbero vedere, a breve, molte imprese lucane costrette a chiudere i battenti". Secondo il Presidente di Ance Basilicata, inoltre, "dovrà essere consentito alle pubbliche amministrazioni di rivedere i contratti d'appalto sulla base delle dinamiche dei costi reali di mercato, anche mediante l’istituzione di un apposito fondo, com’era già in passato, utile a compensare l’esplosione in corso dei prezzi di metalli e prodotti petroliferi. Per questa ragione, l’ANCE di Basilicata sostiene fortemente la richiesta del Presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili, Paolo Buzzetti, di ampliare la portata degli strumenti di compensazione, ovvero, applicarli a tutti gli aumenti dei costi dei materiali, da rilevarsi semestralmente anziché annualmente. Vanno inoltre riviste le norme che regolano la risoluzione del contratto da parte dell’appaltatore per “eccessiva onerosità”, consentendo alle Stazioni Appaltanti di negoziare un adeguamento del corrispettivo d’appalto sulla base di dati ufficiali da cui desumere gli aumenti”.
Come è stato ampiamente rilevato a livello nazionale, sono già in sofferenza tutte le imprese di costruzione e, soprattutto, quelle che si occupano di escavazioni e di costruzione e manutenzione di strade, particolarmente esposte ai rincari di petrolio e derivati. “Per tali ragioni – ha concluso Vincenzo Stigliano – nel mentre continuiamo a denunciare fortemente anche in Basilicata la pubblicazione di bandi di gara con prezzi a base d’asta largamente inferiori al prezzo reale dei materiali impiegati, siamo direttamente impegnati a promuovere l’azione della Regione Basilicata volta a varare con urgenza il nuovo Tariffario di Riferimento per le OO.PP. e sostenere l’azione dell’ANCE Nazionale sul Governo, per una efficace soluzione normativa nel senso prospettato”.
 
Gli autotrasportatori si preparano ad altre mobilitazioni. Dopo il blocco delle bisarche a Melfi (iniziativa di protesta che ha praticamente bloccato per tre giorni la produzione della Grande Punto della Fiat) i “padroncini” si incontreranno domenica prossima, a Matera, nel complesso de "Le Monacelle, in via Riscatto, alle ore 9,30. “L’aumento del prezzo del gasolio, la maggiorazione dei costi di produzione e le difficoltà endemiche dell’autotrasporto, rappresentano un’emergenza che va affrontata con decisione e scelte valide nel tempo”. Lo sostiene Leonardo Montemurro, segretario regionale della Cna. “Siamo vittime di un mercato deregolamentato – aggiunge Giuseppe Stella , della Fita-Cna di Basilicata – nel quale la committenza, con atti e forme sempre più arroganti, esercita la sua pressione sulle nostre imprese imponendo costantemente sconti e riduzioni sulle tariffe che sono una vergogna, alimentando tra di noi la concorrenza, spesso sleale e utilizzando le “imprese” (più o meno note), che pur di restare a galla non rispettando nessuna norma di legge che regola il mercato e il codice della strada”. “L’assemblea regionale è l’occasione per dare voce alle richieste di un settore tra i più danneggiati – prosegue Leonardo Montemurro  - e per questo che è necessario che i rappresentanti istituzionali lucani ci sostengano in questa battaglia che deve coinvolgere a pieno titolo maggioranza e opposizione. Proprio 24 ore dopo la nostra assemblea, infatti, il Governo nazionale ha convocato le associazioni di categoria per discutere dei problemi del settore. In questo senso la presenza dei nostri rappresentanti politici contribuirebbe a riportare le nostre richieste al tavolo nazionale, supportandole ulteriormente”. Tra i temi che comporranno il tavolo di confronto nazionale, la Fita-Cna e Confartigianato hanno segnalato in un documento la necessità di una tariffa antidumping per evitare rincorse verso il basso, l’istituzione di un osservatorio sui costi di produzione dei servizi  e l’uso di un contratto che preveda meccanismi di adeguamento tariffario in relazione all’incremento del prezzo del gasolio.
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