Sabato, 26 Aprile 2008 00:00

UN PROGETTO PILOTA PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Riceviamo dal presidente della Confesercenti di Matera Giovanni Schiuma e pubblichiamo. In seguito al recente convegno, organizzato dal Lions Club di Matera e riguardante la “Raccolta differenziata e termovalizzatori”, è emersa, in tutta la sua importanza, la questione della gestione ottimale e sostenibile dell’intero ciclo di rifiuti nella Città dei Sassi. Le recenti cronache e la disastrosa situazione del territorio campano hanno fatto suonare più di un campanello di allarme riguardo ad un problema che, se sottovalutato, può portare effetti disastrosi sul territorio, in termini concreti di gestione dei rifiuti, ma, anche e soprattutto, per una città a vocazione turistica, in termini di ricaduta di immagine.
UN PROGETTO PILOTA PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Riceviamo dal presidente della Confesercenti di Matera Giovanni Schiuma e pubblichiamo
In seguito al recente convegno, organizzato dal Lions Club di Matera e riguardante la “Raccolta differenziata e termovalizzatori”, è emersa, in tutta la sua importanza, la questione della gestione ottimale e sostenibile dell’intero ciclo di rifiuti nella Città dei Sassi. Le recenti cronache e la disastrosa situazione del territorio campano hanno fatto suonare più di un campanello di allarme riguardo ad un problema che, se sottovalutato, può portare effetti disastrosi sul territorio, in termini concreti di gestione dei rifiuti, ma, anche e soprattutto, per una città a vocazione turistica, in termini di ricaduta di immagine. Lungi da me l’intenzione di riattizzare una polemica forse strumentale (e strumentalizzata) è evidente, come lo sarà anche a voi, di come già solo l’evocazione di un fantomatico termovalorizzatore (alias inceneritore) basti a far apparire spettri che suscitano paure e timori incontrollabili, mettendo a rischio quel lavoro di promozione ed attenzione verso una città turistica, che vuole valorizzare la propria cultura, la propria qualità ambientale, i propri prodotti tipici dell’eno-gastronomia e dell’artigianato. Ritengo allora opportuno (se non fondamentale) che l’Amministrazione Comunale concentri la propria attenzione sull’intensificazione di azioni che mirino a ridurre la produzione di rifiuti, attraverso una gestione più attenta ed efficace della raccolta differenziata, come unico deterrente alla creazione di nuove discariche e/o dell’incubo inceneritore. Dal confronto con il CONAI è emerso che la maggior parte dei rifiuti relativi agli imballaggi (circa il 60%!) è prodotta nei locali pubblici (bar, ristoranti, pub, pizzerie), soprattutto per quanto riguarda quelle materie prime-seconde di maggior valore e di facile recupero quali plastica, vetro, alluminio, oltre alla possibiltà di raccogliere un rifiuto organico perfettamente pulito ed ottimale per la produzione di compost. Partendo da questo dato è scontato sollecitare una proposta di progetto pilota, che in una prima fase può coinvolgere le attività ristorative di una area ben definita della città, per una fase sperimentale di raccolta porta a porta di tali rifiuti. Il progetto dovrebbe partire da una fase di sensibilizzazione degli operatori interessati, per poi prevedere un sistema di raccolta concordato con gli stessi, con la possibilità di incentivi (risparmio sulla TARSU, oppure TOSAP) e la seguente valutazione dei risultati, con l’obiettivo di estendere, nell’arco di 6/9 mesi, tale tipo di raccolta all’intera città. Ritengo che questo approccio pratico e immediato varrebbe più di cento comunicati, video e convegni, perché i risultati si misurano sul campo, non sulle parole e sui numeri. Sarebbe anche opportuno coinvolgere l’Ente Regione, chiedendo allo stesso un contributo per la fase sperimentale, in modo da bypassare il problema cronico della mancanza di risorse. In ogni caso è opportuno che tale progetto si concretizzi prima della eventuale definizione di un nuovo bando sulla raccolta dei rifiuti in città, per basare lo stesso bando su interventi già sperimentati e su “buone pratiche” già avviate, anziché su ipotesi che, quasi sempre, si allontanano dalla realtà della quotidianità. La Confesercenti resterà a disposizione per dare tutto il proprio contributo e la propria disponibilità, perché ritengo cruciale che una città a vocazione turistica come Matera dia, di sé, una immagine positiva di civiltà e cultura, e possa rappresentare un laboratorio di idee e azioni concrete per lo sviluppo sostenibile del territorio.
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