Lunedì, 25 Febbraio 2008 00:00

PRC: MERITOCRAZIA E TRASPARENZA

Riceviamo da Gianni Palumbo Segretario Prov.le PRC/SE e pubblichiamo. "Meritocrazia, trasparenza, avvicinamento alle esigenze dei cittadini. Senza queste parole d’ordine il groviglio di gestione del potere non può interessare una forza di sinistra. La politica è discussione e dibattito, certo. Ma è anche soluzioni, e Rifondazione Comunista non ha alcuna voglia di girare attorno ai problemi senza dare soluzioni. La crisi della Provincia di Matera, tutt’ora irrisolta, la dice lunga sulla modalità con cui è stata gestita. Inoltre -mi corre l’obbligo di ricordare- nessuno dei nodi politici posti dal PRC ha trovato soluzione, semmai si sono ingarbugliati al punto tale da co-determinare anche gli ulteriori “sganciamenti” di altre forze della sinistra".
Riceviamo da Gianni Palumbo Segretario Prov.le PRC/SE e pubblichiamo
 
Meritocrazia, trasparenza, avvicinamento alle esigenze dei cittadini. Senza queste parole d’ordine il groviglio di gestione del potere non può interessare una forza di sinistra.
La politica è discussione e dibattito, certo. Ma è anche soluzioni, e Rifondazione Comunista non ha alcuna voglia di girare attorno ai problemi senza dare soluzioni. La crisi della Provincia di Matera, tutt’ora irrisolta, la dice lunga sulla modalità con cui è stata gestita. Inoltre -mi corre l’obbligo di ricordare- nessuno dei nodi politici posti dal PRC ha trovato soluzione, semmai si sono ingarbugliati al punto tale da co-determinare anche gli ulteriori “sganciamenti” dalla maggioranza di altre forze della Sinistra Arcobaleno. Un appello a quale buon senso fa riferimento il presidente Nigro? La questione politica della modalità di gestione degli appalti è tutta aperta, e per quanto ci riguarda è –sottolineiamo- una questione politica e non giudiziaria che ha avuto un accenno di discussione nella seduta consiliare del 5 febbraio, dopo l’ampio intervento del nostro capogruppo e poi nulla più. Le questioni del trasformismo e della “compravendita” di consiglieri, della sete per la determinazione degli assetti di potere, delle modalità clientelari di gestione della cosa pubblica, della voglia di maggiore trasparenza e di democrazia partecipata sono tutte in piedi. E’ la gestione del potere il vero protagonista e mediatore di questa infinita crisi della Provincia. Da un anno le questioni aperte dall’agenda politica dei partiti della Sinistra l’Arcobaleno sono tutte aperte e nessuna è stata risolta. Siamo quasi a marzo, epoca di presentazione dell’ultima programmazione di bilancio della Provincia, quasi tutto è definito; l’appello di Nigro non apporta alcuna novità ed è retorico, si chiede forse già un traghettamento per il futuro? La Sinistra non può fare da stampella a nessuno dopo il rilievo dei sostanziali fatti politici che abbiamo voluto evidenziare in questi numerosi mesi della crisi alla Provincia, fino al nostro passaggio all’opposizione che ribadiamo essere stata la scelta più giusta. Si garantiscano prima azioni concrete che rispondano al criterio della politica e non a quello della gestione e distribuzione del potere. Si dia all’Ageforma e all’Apea, per esempio, una guida tecnica degna di questi enti strumentali, magari non frutto di mere nomine partitocratriche ma di ragionamenti meritocratici, evitando le strumentazioni e i metodi clientelari, solo allora se ne potrà riparlare. O, sempre per fare un altro esempio, la Provincia utilizzi non neutralmente il proprio ruolo istituzionale quando si tratta di difendere i lavoratori da un potenziale licenziamento, preferendo più soluzioni politiche alle asettiche considerazioni tecnicistiche, come avevamo chiesto giorni fa circa la possibilità di programmare un reinserimento dei lavoratori della Cogein all’interno delle funzioni dell’Apea non ancora definite e ferme all’approvazione di un inaccettabile e monco statuto. Si cambi direzione e chissà, sicuramente ci ritroveremo davanti ad un’altra era nella quale alla Politica si attribuirà una significato nuovo e al contempo originario.
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