Lunedì, 25 Febbraio 2008 00:00

CURE PRIMARIE: 8 REGIONI MODELLO

Sono otto le esperienze regionali modello sulle quali oggi gli stati maggiori della sanità e della medicina di base e del territorio si confronteranno a Bologna nella prima conferenza nazionale sulle cure primarie. Basilicata e Puglia sono le uniche due regioni del Sud nell'elenco di quelle scelte per indicare i modelli di assistenza ai cittadini più efficaci e innovativi, accompagnate dall'Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Toscana e Veneto. Le rappresentanze dei medici di base non nascondono la preoccupazione che sul percorso di "riforma" inciderà negativamente lo stop elettorale ed il mancato rinnovo della convenzione dei medici di famiglia, considerato uno degli strumenti per introdurre anche novità nelle forme di assistenza.

SANITA' CURE PRIMARIE: 8 REGIONI MODELLO

Sono otto le esperienze regionali modello sulle quali oggi gli stati maggiori della sanità e della medicina di base e del territorio si confronteranno a Bologna nella prima conferenza nazionale sulle cure primarie. Basilicata e Puglia sono le uniche due regioni del Sud nell'elenco di quelle scelte per indicare i modelli di assistenza ai cittadini più efficaci e innovativi, accompagnate dall'Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Toscana e Veneto. Le rappresentanze dei medici di base non nascondono la preoccupazione che sul percorso di "riforma" inciderà negativamente lo stop elettorale ed il mancato rinnovo della convenzione dei medici di famiglia, considerato uno degli strumenti per introdurre anche novità nelle forme di assistenza. L'obiettivo di questi due giorni di lavoro, ha spiegato Stefano Inglese, consigliere del ministro della Salute Livia Turco, è quello proprio di discutere e scegliere le migliori forme di organizzazione, a partire da un'analisi sulla sperimentazione delle case della salute, punti di assistenza intermedia esterna agli ospedali per evitare l'affollamento di questi ultimi e garantire ai cittadini cure come piccole analisi o diagnosi specialistiche per le quali non è necessario il pronto soccorso, come oggi invece avviene. I lavori sono stati aperti questa mattina dal ministro Turco, da Enrico Rossi, coordinatore degli assessori regionali e dal presidente dell'Emilia Romagna Vasco Errani. Prevista per domani la partecipazione anche del ministro della Famiglia Rosy Bindi e del ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero.

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