40MO: NON E' UN COMPLEANNO DI EX DC
“I 40 anni della Regione non possono essere scambiati per il compleanno dei notabili della Regione, nella grande maggioranza ex democristiani. Mi sarei aspettato uno scatto d’orgoglio della classe dirigente regionale attuale che, dopo aver dedicato busti e consegnato medaglie ai cosiddetti “padri nobili”, assuma il coraggio di rescindere quel cordone ombelicale che li lega ancora alla vecchia classe dirigente”. A sostenerlo è il sen. Egidio Digilio, coordinatore regionale vicario del Pdl della Basilicata. “Mi pare – aggiunge – che l’immagine che si è data attraverso la prima cerimonia sia troppo celebrativa e soprattutto con l’intento di puntare i riflettori sugli uomini che hanno avuto responsabilità politiche di amministrazione e di gestione istituzionale. Non vorrei che invece si perdesse l’occasione intanto per una rivisitazione critica di otto legislature regionali, cominciando a mettere in discussione una carta fondamentale come lo Statuto che non è il libro Cuore di De Amicis da leggere e basta senza poter riscriverlo. Riammodernare l’istituzione a cominciare da una sforbiciata seria e non demagogica alla burocrazia – dice Digilio – dovrebbe essere il primo impegno per ricordare il passato, senza troppe indulgenze su responsabilità di scelte politiche realizzate con le conseguenze oggi ben note, per pensare al futuro. E’ una necessità tra l’altro imposta dal processo di federalismo innescato nel Paese da non confondere con il sistema del vassallaggio introdotto da Carlo Magno. nel mondo medievale antico. Ed è il caso di ricordare che per vassallo, dal latino medievale vassallum, derivato da vassus ("servo"), si intende colui che, in qualità di concessionario, riceve dal sovrano l'affidamento di incarichi amministrativi e, contemporaneamente, la gestione di territori, prestando in cambio un giuramento di obbedienza e fedeltà, oltre allo svolgimento delle funzioni amministrative delegate”.