CONFUSIONE SULLA MANOVRA DELLE PROVINCE
"Province sì, province no. Sembra quasi il “m’ama non m’ama” del classico gioco della margherita, con la differenza che in questo caso non si tratta di infatuazioni giovanili ma di enti e fondi pubblici che rischiano di essere sfalciati da una manovra finanziaria sacrificante che il Governo nazionale ha inteso pianificare per evitare un tracollo del Paese simile a quello greco. Un rischio per alcuni, un’opportunità per altri ma di certo, per il momento, è più che altro un mistero. La notizia della soppressione di nove province italiane con popolazione inferiore a 220 mila abitanti, e quindi anche di quella di Matera che ne conta circa 203 mila, è stata diffusa avantieri mattina dall’Ansa. Nel pomeriggio, sempre attraverso la stessa agenzia, si è passati da nove a dieci enti. Gli amministratori locali, intanto, avevano già fatto le loro dichiarazioni: il Presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, chiedendo ed ottenendo una riunione straordinaria del Consiglio provinciale per il 1° giugno; quello della Regione Basilicata, Vito De Filippo, parlando di “ipotesi fantasiosa e inverosimile che vuol far pagare il conto della crisi quasi interamente al Mezzogiorno, per il quale già manca una politica nazionale di sviluppo”. La conferma del taglio degli enti, poi, è arrivata nel pre-serata durante la conferenza stampa del Premier Berlusconi e del suo Ministro dell’Economia, Tremonti, e poco dopo le 21, sul sito del Tesoro, il testo della manovra è stato addirittura pubblicato. Poi un mezzo dietro-front: il senatore lucano del PDL, Cosimo Latronico, in extremis, annuncia che