Lunedì, 17 Maggio 2010 00:00

ENERGIA: ENTI LUCANI VERSO L' ACQUISTO ASSOCIATO

ENERGIA: ENTI LUCANI VERSO L' ACQUISTO ASSOCIATO

In gran parte legata al settore ospedaliero, temporalmente sbilanciata in inverno per far fronte alle esigenze di riscaldamento. E’ La “mappa” dei consumi energetici delle realtà pubbliche lucane come emerge dal monitoraggio fatto da Sel (Società Energetica Lucana) per ottimizzare la domanda pubblica di energia. Si tratta di un modello di gestione a rete attraverso il quale la Società Energetica Lucana esercita il ruolo di “energy manager regionale” affidatole dalla Regione. L’attività di indagine e controllo ha, per il momento, riguardato 4 strutture ospedaliere (Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza, Azienda Sanitaria Locale di Potenza, Azienda Sanitaria Locale di Matera, Centro di Riferimento Oncologico di Basilicata), 4 strutture amministrative (ALSIA, ARPAB, Metapontum Agrobios, Regione Basilicata) e la Provincia di Potenza per il solo consumo di gas naturale, ma il modello organizzativo si va estendendo ad altri soggetti pubblici e investirà prossimamente i Consorzi di bonifica, i Comuni della Camastra e altri Enti locali. Nell’arco di dodici mesi, tra il 2009 e il 2010, il consumo elettrico è risultato pari a 46.737 MWh (46,7 GWh) e si è caratterizzato per essere: essenzialmente in media tensione (43,1 GWh pari al 92% del totale), ripartito percentualmente tra le fasce orarie F1, F2 e F3 rispettivamente con i valori di 35,4%, 29,1%, 35,5%; imputabile per larga parte al settore ospedaliero (40,6 GWh pari al 87% del totale). Per quanto riguarda il consumo di gas naturale, nell’arco di dodici mesi, tra il 2009 e il 2010, esso è stato pari a 11.360.039 smc e si è caratterizzato per essere: per la a maggior parte relativo ai consumi annui superiori a 200.000 smc (7.520.751 smc al 66% del totale), essenzialmente consumo invernale (5.910.177 smc al 79% del totale per le utenze superiori a 200.000 smc. Si stima che il consumo invernale (mesi ottobre – aprile) nelle utenze al di sotto di 200.000 smc incida in modo più significativo (84%). E anche in questo caso si tratta di un consumo imputabile per larga parte al settore ospedaliero (8.250.500 smc pari al 73% del totale). Adesso l’attività di Sel passa a una seconda fase, ossia la programmazione degli interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici regionali e della gestione della loro domanda di energia.

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