Mercoledì, 05 Maggio 2010 00:00

SEMPRE CON GLI OCCHI APERTI

Qualcuno fu profeta quando, a una mia domanda in un dibattito televisivo di circa un mese fa (condotto rigidamente in ossequio al principio della par condicio, checché ne possano dire i noti trinariciuti), interruppe l’allora candidato sindaco, ora in carica, per affermare che con le animosità interne alle sue liste di sostegno, avrebbe avuto enormi difficoltà. Così è stato, almeno in parte, dal momento che presentare una giunta comunale è prerogativa del sindaco, dice la legge, il quale sceglie i suoi “collaboratori” nelle persone degli assessori. Dove invece si è verificato il crollo dell’edificio della maggioranza è stato sulla elezione del presidente dell’assemblea comunale. Lotte intestine hanno messo a durissima prova la tenuta della maggioranza.
SEMPRE CON GLI OCCHI APERTI
 
Qualcuno fu profeta quando, a una mia domanda in un dibattito televisivo di circa un mese fa (condotto rigidamente in ossequio al principio della par condicio, checché ne possano dire i noti trinariciuti), interruppe l’allora candidato sindaco, ora in carica, per affermare che con le animosità interne alle sue liste di sostegno, avrebbe avuto enormi difficoltà. Così è stato, almeno in parte, dal momento che presentare una giunta comunale è prerogativa del sindaco, dice la legge, il quale sceglie i suoi “collaboratori” nelle persone degli assessori. Dove invece si è verificato il crollo dell’edificio della maggioranza è stato sulla elezione del presidente dell’assemblea comunale. Lotte intestine, soprattutto al Pd, hanno messo a durissima prova la tenuta della maggioranza mentre la minoranza ha dato più di una prova di fair play, sia con la proposta alternativa di un candidato alla presidenza, che con il far venir meno il numero legale solo dopo reiterate, infruttuose e imbarazzanti votazioni. Non è stato un bello spettacolo, soprattutto per essere stata, quella di lunedì scorso, la prima adunata assembleare della nuova consigliatura o della consiliatura, come dicono e scrivono gli pseudocuriali, pensando di essere raffinati. Per quanto singolare, il problema non è interno al centrosinistra, ma è tutto in casa Pd, dove la “fusione a freddo” di qualche anno fa tra ex Dc, comunisti e parte dei socialisti, ha finito per aggregare anime disomogenee, tenute insieme dal solo collante del potere e vocate al reciproco cannibalismo politico. D’altro canto, non ci pareva una richiesta esosa quella avanzata da chi detiene, senza ombra di dubbio, il consenso elettorale interno ed esterno al Pd, di vedere riconosciuta la volontà degli elettori, che hanno espresso con chiarezza le loro preferenze nel segreto della cabina. Sta di fatto che il Consiglio comunale non ha ancora il suo presidente e che non può essere avviata alcuna attività di “indirizzo e controllo” da parte dei suoi componenti, figuratevi poi una revisione dello Statuto e del regolamento. Altrettanto risibile è pensare di attribuire ad altri velleità di tipo “dinastico”, quando basterebbe scandagliare negli “alberi genealogici” degli assessori per trovare parentele varie, per non parlare delle presenze di “fiducia” dei soliti amici degli amici. Per questo, faremo tesoro dell’imperativo del Sindaco attuale e terremo gli occhi aperti…
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