Giovedì, 17 Gennaio 2008 00:00

SERVIZI ALL'INFANZIA: PDL DI MASTROSIMONE

Presentata questa mattina, presso la sede del Consiglio regionale, la proposta di legge la cui prima firmataria è la consigliera dei Popolari – Udeur, Rosa Mastrosimone, “Per un’autonoma scelta educativa delle famiglie” che ha lo scopo precipuo di promuovere le azioni di sostegno per l’utilizzo dei servizi per la prima infanzia. Intervenuto alla presentazione il capogruppo regionale, Luigi Scaglione. Gli esponenti dell’Udeur hanno inteso subito chiarire che la Pdl non è in contrasto con le altre proposte in discussione, fugando il pericolo di eventuali scontri ideologici ed ogni presunta volontà di primogenitura. La proposta – è stato sottolineato – si differenzia dalle altre, se non altro per il suo carattere innovativo.

SERVIZI ALL'INFANZIA: UNA PDL DI MASTROSIMONE

Presentata questa mattina, presso la sede del Consiglio regionale, la proposta di legge la cui prima firmataria è la consigliera dei Popolari – Udeur, Rosa Mastrosimone, “Per un’autonoma scelta educativa delle famiglie” che ha lo scopo precipuo di promuovere le azioni di sostegno per l’utilizzo dei servizi per la prima infanzia. Intervenuto alla presentazione il capogruppo regionale, Luigi Scaglione. Gli esponenti dell’Udeur hanno inteso subito chiarire che la Pdl non è in contrasto con le altre proposte in discussione, fugando il pericolo di eventuali scontri ideologici ed ogni presunta volontà di primogenitura. La proposta – è stato sottolineato – si differenzia dalle altre, se non altro per il carattere innovativo dovuto alla fase di monitoraggio che assume particolare rilievo ed ai dati aggiornati in merito al fabbisogno di servizi da parte delle famiglie lucane. Sottolineata, anche, l’importanza dell’erogazione alle famiglie residenti in Basilicata da almeno cinque anni e con bambini da zero a tre anni di un buono studio correlato al reddito che da accesso libero ed autonomo a strutture differenziate (micro nidi, nidi di famiglia, nidi aziendali) e compatibili per orari proposti e tariffe praticate con le esigenze rappresentate. Strutture finalizzate – è stato ribadito - a dare occupazione qualificata in un settore di primaria importanza. Prevista l’istituzione di una Conferenza regionale per la prima infanzia di cui faranno parte i rappresentanti dei Dipartimenti interessati, dell’Università e del mondo della scuola, dell’associazionismo, nonché i genitori, il terzo settore e le Asl alle quali è demandato il compito fondamentale di stabilire le linee guida per gli standard relativi alla ristorazione. Altra importante innovazione è l’istituzione dei Registri provinciali con l’elenco dei soggetti accreditati a svolgere il servizio, elenchi pubblicati sul Bollettino regionale. Ribadito il ruolo centrale della Regione per la certificazione e, quindi, l’accreditamento e l’autorizzazione ad intraprendere l’attività in base ad una certificazione esaustiva supportata da controlli periodici e puntuali. “La proposta di legge si pone come obiettivi – ha spiegato Mastrosimone – quelli di favorire lo sviluppo di un sistema di servizi per la prima infanzia flessibile e diversificato che possa venire incontro alle esigenze dei bambini e delle loro famiglie, incrementando i servizi presenti sul territorio”. La vice presidente del Consiglio regionale della Basilicata ha sottolineato, poi, che “le riflessioni che hanno portato a questa proposta di legge nascono da considerazioni di tipo sociale ed educativo. Per quanto concerne le prime è agevole comprendere – ha sostenuto - che i servizi sociali condizionano la vita familiare ed il lavoro tanto per la loro esistenza o mancanza quanto per la loro qualità, per l’ubicazione e per gli orari. Gli asili nido – ha detto – da soli non riescono a garantire le richieste insite nell’imprescindibile e costante mutamento sociale in atto, per cui il numero di tali strutture e dei servizi per la prima infanzia risulta del tutto insufficiente”. “La Pdl – ha specificato Mastrosimone – mira a dare attuazione ad una delle priorità che la Regione si è data con il nuovo patto per l’occupazione e lo sviluppo siglato nel 2004. La finalità è quella di favorire lo sviluppo di una rete di servizi per l’infanzia con gestori privati, il che genera una sana competizione tra le diverse strutture per offrire un servizio di qualità sul piano organizzativo, strutturale ed educativo”. “Per quanto attiene le considerazioni di ordine più specificatamente educativo – ha aggiunto Mastrosimone – occorre tenere presente che la complessità della realtà attuale richiede un intervento formativo mirato fin dai primi anni di vita, periodo questo, in cui il bambino vive una crescita fondamentale per quanto concerne la fisicità e le capacità mentali. Necessario, quindi, aiutarlo a sviluppare le capacità motorie, affinare le percezioni sensoriali, iniziare ad educare la sfera emotiva e del comportamento, nonché elaborare il pensiero”. “In questo compito – ha esplicitato la vicepresidente - la famiglia ha bisogno di essere affiancata da personale esperto, ed è proprio in questa direzione che vuole indirizzarsi la proposta di legge, i cui punti essenziali sono il diritto di tutti i bambini ad avere uguali opportunità di sviluppo e formazione garantito da una rete integrata di servizi, il sostegno a tutte le famiglie nel compito educativo per lo sviluppo di tutte le potenzialità dei bambini, lo sviluppo dell’iniziativa privata o autogestita dalle famiglie per una libera scelta, l’attenzione ai requisiti di professionalità degli insegnanti e di tutto il personale che presta servizio nelle strutture per l’infanzia e l’impegno a sostenere l’aggiornamento e la formazione e, nel contempo, la riduzione dell’impegno pubblico. Importante, inoltre – ha concluso – il momento della valutazione in itinere dell’efficacia dei provvedimenti proposti”.

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