Lunedì, 15 Febbraio 2010 00:00

IL MUSEO LUCANO DELL'EMIGRAZIONE DIVENTA REALTA'

"Una buona notizia – dice Pietro Simonetti - è senz’altro quella che riconduce al fatto che, dopo un lungo iter burocratico, reso più difficile dalla molteplicità dei centri decisionali che governano il patrimonio dei beni culturali e del demanio del nostro Paese, è definitiva l'allocazione del Museo regionale dell'Emigrazione presso il castello federiciano di Castel Lagopesole”. Il presidente della Commissione regionale dei Lucani all’estero sottolinea che “il centro dei lucani nel modo intitolato a "Nino Calice" sarà realizzato al secondo piano del prestigioso maniero di Lagopesole con l'utilizzo delle più moderne attrezzature multimediali e sarà collegato con il Museo nazionale di Roma e con altri importanti istituzioni dislocate in Italia e nel mondo. Il parere definitivo – riferisce Simonetti - è stato assunto, nei giorni scorsi, nella IV Commissione del Consiglio regionale su richiesta della Giunta che ha deliberato modalità, contenuti regolamentari e localizzazione del centro, anche sulla base degli orientamenti assunti dalla Commissione regionale dei Lucani all’estero e dall'Esecutivo, ufficializzati nel corso dei lavori per la stesura dei Piani annuali. Termina così positivamente – è il giudizio di Simonetti - la prima fase per dare attuazione ad un progetto pensato molti anni fa, anche per ricordare l'importante contributo dato alla storia dell'emigrazione da Nino Calice con la sua opera di ricerca.

 IL MUSEO LUCANO DELL'EMIGRAZIONE DIVENTA REALTA'

"Una buona notizia – dice Pietro Simonetti - è senz’altro quella che riconduce al fatto che, dopo un lungo iter burocratico, reso più difficile dalla molteplicità dei centri decisionali che governano il patrimonio dei beni culturali e del demanio del nostro Paese, è definitiva l'allocazione del Museo regionale dell'Emigrazione presso il castello federiciano di Castel Lagopesole”. Il presidente della Commissione regionale dei Lucani all’estero sottolinea che “il centro dei lucani nel modo intitolato a "Nino Calice" sarà realizzato al secondo piano del prestigioso maniero di Lagopesole con l'utilizzo delle più moderne attrezzature multimediali e sarà collegato con il Museo nazionale di Roma e con altri importanti istituzioni dislocate in Italia e nel mondo. Il parere definitivo – riferisce Simonetti - è stato assunto, nei giorni scorsi, nella IV Commissione del Consiglio regionale su richiesta della Giunta che ha deliberato modalità, contenuti regolamentari e localizzazione del centro, anche sulla base degli orientamenti assunti dalla Commissione regionale dei Lucani all’estero e dall'Esecutivo, ufficializzati nel corso dei lavori per la stesura dei Piani annuali. Termina così positivamente – è il giudizio di Simonetti - la prima fase per dare attuazione ad un progetto pensato molti anni fa, anche per ricordare l'importante contributo dato alla storia dell'emigrazione da Nino Calice con la sua opera di ricerca, studio e documentazione di un fenomeno che ha assunto, nel tempo, grande rilevanza. Si tratta adesso, da parte degli uffici competenti, di stipulare con rapidità, gli atti necessari per dare inizio alla realizzazione del centro, utilizzando le risorse finanziarie già disponibili e iscritte in Bilancio”. “Con il centro la nostra regione – afferma Pietro Simonetti - si dota di un importante ‘giacimento’ culturale che potrà essere fruito soprattutto dalle nuove generazioni che avranno modo di conoscere i grandi sacrifici fatti dagli oltre un milione e 400.000 lucani, delle diverse generazioni, che hanno vissuto e vivono all'estero e che hanno contribuito a realizzare le importanti trasformazioni intervenute in Basilicata negli ultimi decenni, anche se permangono, purtroppo, i problemi di sviluppo e di lavoro. La comunità Lucana nel mondo, che certamente apprezzerà la realizzazione del Museo e ne potrà fruire, ringrazia – riferisce Simonetti - il Consiglio e la Giunta regionali, i loro presidenti e quanti, dirigenti, funzionari ed operatori, hanno reso possibile concretizzare l’istituzione del centro. Il mio ringraziamento – conclude il Presidente della Crle – va, con orgoglio, agli Enti statali, provinciali e comunali, alle parti sociali e ai mezzi di comunicazione per l’attenzione e l’interesse dimostrato".

 

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