Mercoledì, 23 Dicembre 2009 00:00

MISURE POVERE PER L' AGRICOLTURA

"Gli interventi per il comparto agricolo previsti dal Governo non sono adeguati per affrontare una crisi senza precedenti ed il ministro Zaia farebbe bene a non sottovalutare i ripetuti appelli da parte delle Istituzioni e il disagio dichiarato dagli agricoltori che da troppo tempo manifestano su tutto il territorio nazionale per chiedere sostegno a un settore ormai al collasso". A dichiararlo è la senatrice materana del Pd Maria Antezza insieme ai senatori della Commissione Agricoltura Leana Pignedoli, Alfonso Andria, Maria Teresa Bertuzzi, Roberto di Giovan Paolo, Colomba Mongiello, Flavio Pertoldi, Antonio Randazzo e Alberto Tedesco. "La Finanziaria – hanno detto i senatori - non introduce interventi strutturali.
MISURE POVERE PER L' AGRICOLTURA
"Gli interventi per il comparto agricolo previsti dal Governo non sono adeguati per affrontare una crisi senza precedenti ed il ministro Zaia farebbe bene a non sottovalutare i ripetuti appelli da parte delle Istituzioni e il disagio dichiarato dagli agricoltori che da troppo tempo manifestano su tutto il territorio nazionale per chiedere sostegno a un settore ormai al collasso". A dichiararlo è la senatrice materana del Pd Maria Antezza insieme ai senatori della Commissione Agricoltura Leana Pignedoli, Alfonso Andria, Maria Teresa Bertuzzi, Roberto di Giovan Paolo, Colomba Mongiello, Flavio Pertoldi, Antonio Randazzo e Alberto Tedesco. "La Finanziaria – hanno detto i senatori - non introduce interventi strutturali in grado di rispondere alle esigenze del comparto e mostra molti lati oscuri. La cifra roboante, 1 miliardo e 115 milioni di euro all'agricoltura, per il triennio, vista da vicino, mostra tutta la sua inconsistenza. E' infatti solo una partita di giro: poche risorse a fronte delle numerose richieste del mondo agricolo che denuncia una crisi di sistema. Per capire la povertà della manovra proposta dal Governo basta guardare fuori dai nostri confini nazionali, ad esempio in Francia dove al settore sono state riservate risorse importanti per rimettere in moto l'economia e non briciole come avviene in Italia". Antezza e i senatori del Pd hanno poi sottolineato "i limiti e i dubbi di carattere interpretativo legati al rifinanziamento del Fondo di Solidarietà Nazionale. In particolare, l'aumento da 70 a 120 milioni di euro derivanti dalla rimodulazione dell'accordo con le regioni del luglio 2009 sull'articolo 68 dell'Health Check della Pac, comporterebbe necessariamente una riduzione finanziaria di altre misure già stanziate per altri settori (cereali, olio, bieticolo saccarifero, tabacco). Inoltre, i 100 milioni derivanti dalle risorse reperibili attraverso lo scudo fiscale sono da intendersi in misura massima. Le uniche e poche risorse “vere” sembrano essere quelle presenti in tabella D (51,9 mln per il 2010, 16,7 mln per ciascuno degli anni 2011 e 2012). Francamente, sono molto povere le risorse messe a disposizione dal Governo". Antezza ha poi precisato che "gli obiettivi di indirizzo politico e gli interventi contenuti nel Documento di programmazione economico-finanziaria relativo al triennio 2010-2014, la cui entità appare per altro meramente compensativa rispetto ai tagli operati dal Governo, non trovano piena collocazione all’interno disegno di Legge finanziaria per il 2010. Per queste ragioni abbiamo espresso – hanno concluso - parere negativo, considerando tra l'altro che, per fronteggiare ed arginare le conseguenze della crisi del mercato agricolo, sarebbe urgente quantomeno un’assegnazione di risorse pari a 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012 da destinare al Fondo per gli investimenti in agricoltura, nonché ridefinire le modalità applicative per il funzionamento di tale Fondo".
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