Giovedì, 26 Novembre 2009 00:00

AGRICOLTURA: LE PROPOSTE DELLE REGIONI AL MINISTRO

Ecco il testo del documento concordato all'unanimità dagli assessori regionali in sede di Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni, consegnato dal coordinatore Dario Stefano (assessore regionale pugliese all’agricoltura) al ministro Luca Zaia. "La Commissione Politiche Agricole esprime apprezzamento per la sensibilità dimostrata dal Governo con l’incontro che si è svolto a Palazzo Chigi lo scorso 16 novembre il cui obiettivo era quello di una presa di coscienza della delicata situazione di crisi che interessa tutto il comparto agricolo nazionale oramai da lungo tempo. La Commissione, tuttavia, rilancia la necessità di porre in essere un Piano straordinario di interventi e misure, voltoad evitare il dissesto delle imprese agricole.
AGRICOLTURA: LE PROPOSTE DELLE REGIONI AL MINISTRO
Ecco il testo del documento concordato all'unanimità dagli assessori regionali in sede di Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni, consegnato dal coordinatore Dario Stefano (assessore regionale pugliese all’agricoltura) al ministro Luca Zaia. "La Commissione Politiche Agricole esprime apprezzamento per la sensibilità dimostrata dal Governo con l’incontro che si è svolto a Palazzo Chigi lo scorso 16 novembre il cui obiettivo era quello di una presa di coscienza della delicata situazione di crisi che interessa tutto il comparto agricolo nazionale oramai da lungo tempo. La Commissione, tuttavia, rilancia la necessità di porre in essere un Piano straordinario di interventi e misure volto, da un lato, ad evitare il dissesto delle imprese agricole e, dall’altro, a creare le condizioni per il rilancio del settore. Il documento proposto dal Ministro rappresenta, invece, sostanzialmente un elenco di titoli, mancando del tutto un piano finanziario e un dettaglio delle azioni possibili. Risulta pertanto non corrispondente agli accordi e agli impegni assunti nel richiamato incontro del 16 novembre. Con riguardo al merito del documento predisposto dal Ministro ad avviso delle Regioni e delle Province autonome appare, peraltro, singolare che per affrontare la profonda crisi dell’agricoltura italiana si ipotizzino linee di intervento definite “straordinarie” su competenze ordinarie del Governo nazionale (Fondo di solidarietà) o anche su temi già presenti nell’ambito dei PSR. E’ a tutti noto, infatti, che misure quali: “Favorire le politiche di ricambio generazionale; Favorire la realizzazione di progetti di sviluppo d’impresa; Promuovere la realizzazione di interventi per favorire il risparmio idrico e lo sviluppo del settore energetico” sono azioni attivate nei PSR e sarebbe bastato finanziarli adeguatamente. Solo pochi mesi fa, il governo ha invece deciso di ridurre drasticamente la quota di partecipazione nazionale al finanziamento dei PSR. Tutto ciò non può essere condiviso. In vista della presentazione del documento in sede di Consiglio dei Ministri il Piano deve essere sviluppato attraverso la previsione di misure ed interventi concreti, accompagnati da un piano finanziario che preveda risorse aggiuntive a quelle già stanziate per il comparto da subito spendibili a sostegno delle imprese agricole. In particolare appare assolutamente necessario ribadire le priorità già rappresentate nel documento del 16 novembre:

- garantire adeguata copertura finanziaria al Piano assicurativo nazionale (FSN) per le annualità 2008, 2009 e 2010;
- attivare una sospensione/moratoria temporanea dei pagamenti contributivi (previdenziali) a carico delle aziende e delle procedure esecutive INPS in corso ;
- favorire l’accesso al credito con l’attivazione di opportuni strumenti ed anche attraverso l’attivazione di un provvedimento straordinario, nell’ambito delle misure temporanee per la crisi autorizzate dall’Unione Europea (aiuto massimo di 15.000 euro ad azienda con provvedimenti da adottare entro il 2010) per il consolidamento del debito (finanziamenti da tre a cinque anni) mediante l’abbattimento dei tassi da 1 a 2 punti al netto delle spese;
- reintegro dei fondi FAS già destinati al settore agricolo (circa 850 milioni di euro) da utilizzare per azioni non finanziabili con i psr e altri fondi strutturali;
- recupero IVA per interventi pubblici nei PSR;
- copertura delle agevolazioni fiscali per il carburante destinato al riscaldamento delle serre (direttiva 2093/96/CE);
- mantenimento agevolazioni fiscali per la formazione della piccola proprietà coltivatrice (legge 604/54).

Rileviamo infine che la situazione contingente richiama alla responsabilità di attivare una iniziativa straordinaria mirata a potenziare e razionalizzare i controlli sull’importazione dei prodotti agricoli che troppo spesso giungono nel nostro Paese senza adeguate garanzie per i consumatori e che producono effetti distorsivi per la libera concorrenza. Le Regioni e le Province autonome stimano che per la realizzazione delle iniziative proposte sia necessario una somma almeno pari ad un miliardo di euro al netto dei fondi FAS".
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