Mercoledì, 25 Novembre 2009 00:00

CRPO LUCANA: COMBATTERE LA VIOLENZA SULLE DONNE

La presidente della Commissione Regionale per le Pari Opportunità, Antonietta Botta, e le componenti rappresentanti le Organizzazioni sindacali Cgil, Lella Romagno, Cisl, Giuseppina D'Alessandro, e Uil, Libera Russo, in occasione della ‘Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza sulle donne’, intendono promuovere una proposta che rappresenti prima di tutto una sfida culturale, rivolta alle istituzioni pubbliche, alle organizzazioni politiche, ma anche alla società civile al fine di accrescere la conoscenza e la consapevolezza di determinati problemi quali quello della violenza, ma più in generale ogni forma di discriminazione.

CRPO LUCANA: COMBATTERE LA VIOLENZA SULLE DONNE

La presidente della Commissione Regionale per le Pari Opportunità, Antonietta Botta, e le componenti rappresentanti le Organizzazioni sindacali Cgil, Lella Romagno, Cisl, Giuseppina D'Alessandro, e Uil, Libera Russo, in occasione della ‘Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza sulle donne’, intendono promuovere una proposta che rappresenti prima di tutto una sfida culturale, rivolta alle istituzioni pubbliche, alle organizzazioni politiche, ma anche alla società civile al fine di accrescere la conoscenza e la consapevolezza di determinati problemi quali quello della violenza, ma più in generale ogni forma di discriminazione. “La Crpo – ha spiegato la presidente Botta - propone di attivare, d’intesa con il Dipartimento regionale alla ‘Solidarietà e alla Sicurezza Sociale’, presso i presidi ospedalieri regionali, degli sportelli in grado di accogliere tutte le donne vittime di soprusi e violenze, attraverso l’impiego di figure specializzate e secondo un percorso che tuteli le situazioni di maggiore vulnerabilità. La Commissione ritiene inderogabile – hanno continuato le componenti l’organismo - lavorare per promuovere azioni positive volte a rimuovere tutti gli ostacoli sul cammino dell’uguaglianza e della tutela dei diritti e, pur ritenendo una condizione necessaria la promulgazione di leggi di prevenzione e di contrasto del fenomeno della violenza contro le donne, è consapevole che occorre una rivoluzione culturale di mentalità e di costume, per la quale servono prevenzione, informazione ed educazione”. “Chiediamo – hanno aggiunto - di poter sviluppare azioni concrete che favoriscano l'accoglienza, presso le strutture ospedaliere, di tutte le donne vittime di violenza. Insieme con il Dipartimento alla ‘Solidarietà e alla Sicurezza Sociale’, vorremmo sperimentare un sistema integrato di misure capace di valutare l'impatto di quello che si programma e si realizza. In realtà – hanno precisato - se è vero che siamo tutti un pò fragili, è altrettanto vero che esistono condizioni di fragilità ‘più fragili’ di altre, che dovrebbero divenire priorità su cui concentrare le risorse umane e finanziarie a disposizione. Esiste, purtroppo, anche una ‘fragilità’ nelle risposte e nelle politiche sociali dove non si può contare sempre su un corredo adeguato di risorse e di politiche socio – assistenziali. Il progetto che intendiamo promuovere prevede la elaborazione di una ricerca, da realizzarsi attraverso la somministrazione di questionari ad operatori sanitari e alle donne seguite dai centri anti – violenza, per indagare la presa in carico medico – sanitaria, sia dal punto di vista degli operatori, sia delle utenti”. “Il raggiungimento di questo obiettivo – hanno fatto rilevare - comporta il coinvolgimento degli operatori direttamente impegnati nel primo soccorso all'interno delle strutture ospedaliere, il miglioramento delle loro competenze tecnico – professionali e comunicativo – relazionali, l’elaborazione di una procedura, ampiamente condivisa da tutti gli operatori dei reparti interessati, che sia integrata tra tutte le strutture presenti sul territorio, il potenziamento dell'attività di rete per la pluralità dei soggetti coinvolti (Forze dell'ordine, Servizi sociali comunali, Consultori, associazione “Telefono Donna”). Le componenti della Crpo hanno chiesto all'Assessore alla Sanità, Antonio Potenza, “di procedere alla definizione di un Tavolo di concertazione e all’individuazione di una comune metodologia di lavoro tra tutti i soggetti che si ritiene utile coinvolgere per la definizione degli ambiti di azione e dell'assegnazione dei compiti secondo le peculiarità di ciascuno. L’assessore Potenza – hanno riferito - nell’accogliere la proposta della Commissione per le Pari Opportunità, si è reso ampiamente disponibile a verificare e realizzare, all’interno dei nascenti distretti territoriali, percorsi ad hoc per le donne che hanno subito violenza”.

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