Lunedì, 23 Novembre 2009 00:00

ELEZIONI REGIONALI LUCANE: IL PDL CHIAMA

La situazione economica della Basilicata sta attraversando un momento difficilissimo. “Decisiva – dichiara il sen. Guido Viceconte, coordinatore regionale del Pdl - è stata invece la guida politica della regione che da oltre quindici anni non ha mai tracciato un percorso di crescita e di sviluppo. Il centrosinistra ha fallito in modo evidente, la Basilicata è stata trascinata verso il basso in tutti gli indicatori socioeconomici. Una tendenza pericolosa che deve essere invertita. A Viceconte fa da bordone il sen. Cosimo Latronico, dello stesso partito. “Chi vuole indebolire una prospettiva di cambiamento ha interesse a frantumare le forze dell'alternativa che dovrebbero aggregarsi facendo prevalere il progetto alle esigenze di leadership".

ELEZIONI REGIONALI LUCANE: IL PDL CHIAMA

La situazione economica della Basilicata sta attraversando un momento difficilissimo. “Decisiva – dichiara il sen. Guido Viceconte, coordinatore regionale del Pdl - è stata invece la guida politica della regione che da oltre quindici anni non ha mai tracciato un percorso di crescita e di sviluppo. Il centrosinistra ha fallito in modo evidente ciò che gli elettori gli chiedevano, la Basilicata è stata trascinata verso il basso in tutti gli indicatori socioeconomici. Una tendenza pericolosa che deve essere invertita, per il bene dei lucani, con una proposta concreta di una classe dirigente alternativa valida e unita. E’ quindi necessario mettere insieme tutte le forze che condividono tale analisi, una alleanza – continua Viceconte – che si dovrà basare su programmi chiari e definiti per dare una speranza reale al futuro della nostra regione. Del resto il Pdl Basilicata già nelle ultime amministrative ha coinvolto esperienze, uomini e forze che hanno condiviso questo percorso e oggi dovrà ulteriormente lavorare in questa direzione. Non basta però solo la volontà del Pdl, è necessario infatti che tutti coloro che si stanno organizzando come alternativa al centrosinistra si vogliano mettere insieme. Solo se queste forze si uniranno si potrà creare un programma di governo alternativo che possa scardinare il sistema di potere che in tutti questi anni ha tanto danneggiato la nostra regione. Chi non vuole che il centrosinistra rimanga ancora al vertice, chi non condivide questo modo di governare, chi come l’Udc ha governato con noi e lo fa tuttora in diverse realtà locali dovrà riflettere, ricordare le battaglie combattute insieme, e capire fino in fondo se davvero si desidera dare una nuova speranza ai nostri territori. Infine – conclude Viceconte – lo stesso Pdl dovrà pazientemente lavorare al suo interno per consolidare le alleanze ed allargare ulteriormente il perimetro di chi condivide il nostro percorso determinando quelle condizioni di dialogo indispensabili. E dovrà farlo con un grande senso di responsabilità, moderazione e prudenza da parte di tutti, convinti che il bene comune, le alleanze e i programmi vengano prima dei singoli organigrammi”.

A Viceconte fa da bordone il sen. Cosimo Latronico, dello stesso partito. “Chi vuole indebolire una prospettiva di cambiamento e la realizzazione di una democrazia dell'alternanza dopo 15 anni di governo della sinistra nella nostra regione, ha interesse a frantumare le forze dell'alternativa che naturalmente dovrebbero aggregarsi facendo prevalere il progetto alle esigenze di leadership”. Per Latronico “il partito non può non essere consapevole di tutto questo e deve operare per aggregare un forte schieramento pronto a dare battaglia per sostituire un governo della regione che in questi ultimi tre lustri si è distinto per l'assenza di una visione strategica, riducendosi con il passare del tempo in un puro blocco di potere. La gravità dello scenario economico e sociale della nostra regione, constatata obiettivamente da tutti, è l'esito sociale di questo disfacimento politico a cui bisogna porre rimedio. Per questo c'è da augurarsi che tutti i soggetti vitali della nostra regione sinceramente interessati ad un'alternativa alle fallimentari pratiche di governo della sinistra diano vita ad un tavolo di confronto comune. A questo tavolo, a mio parere, non dovrebbe mancare l'Udc che in Basilicata si è sempre spesa in questi lunghi anni per contrastare l'egemonia della sinistra ed il suo includente governo ”.

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