Sabato, 21 Novembre 2009 00:00

UNIONE EUROPEA: ORA LE NOMINE AL VAGLIO DEL PARLAMENTO

La vicenda della mancata nomina a responsabile della politica estera dell’Unione Europe (conosciuto anche come mister Pesc) di Massimo D’Alema, ha suscitato un commento da parte di Gianni Pittella, vice presidente vicario del Parlamento europeo. ''Tra una figura di riconosciuto livello istituzionale, autorevole ed esperta e una di scarsa statura internazionale e di competenze tutte da dimostrare l'Europa ha scelto di non contare, ma le cancellerie non possono ancora dormire sogni tranquilli''. Pittella, ieri al Cairo per partecipare all'Assemblea parlamentare euro mediterranea, torna a rinnovare tutte le sue perplessità sulle nomine ai vertici della Ue.

UNIONE EUROPEA: ORA LE NOMINE AL VAGLIO DEL PARLAMENTO

La vicenda della mancata nomina a  responsabile della politica estera dell’Unione Europe (conosciuto anche come mister Pesc) di Massimo D’Alema, ha suscitato un commento da parte di Gianni Pittella, vice presidente vicario del Parlamento europeo. ''Tra una figura di riconosciuto livello istituzionale, autorevole ed esperta e una di scarsa statura internazionale e di competenze tutte da dimostrare l'Europa ha scelto di non contare, ma le cancellerie non possono ancora dormire sogni tranquilli''.  Pittella, ieri al Cairo per partecipare all'Assemblea parlamentare euro mediterranea, torna a rinnovare tutte le sue perplessità sulle nomine ai vertici della Ue. ''La nomina dell'alto rappresentante per la politica estera, così come quelle dei commissari designati devono passare allo scrutinio del parlamento europeo - avverte Pittella - che non farà sconti a nessuno e svolgerà il suo diritto dovere di verificare la competenza e l'attitudine dei singoli candidati a guidare la politica europea nei settori di cui dovranno occuparsi e poi ci sarà il voto finale sulla commissione Barroso su cui l'Asde si astenne, è chiaro che il voto che esprimeremo dipenderà da una valutazione complessiva''. ''Qui al Cairo campeggia alla nostra riunione la questione mediorientale e viene richiesta alla Ue una funzione ben più forte e decisa del passato - sottolinea l'europarlamentare dell'Asde - ora con mister Pesc non ha più alibi, il punto è se le scelte fatte sono le migliori per rispondere a queste grandi sfide''.

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