Lunedì, 16 Novembre 2009 00:00

HEIL BRUNETTEN!

E’ un agitato. Si dimena, si scuote tutto, si erge sulla punta dei piedi e prende molti discutibili provvedimenti, invisi per lo più agli interessati e fonte di gravi imbarazzi per i colleghi del Governo, primo fra tutti il ministro dell’economia Giulio Tremonti. Di chi parliamo? Di Renato Brunetta, naturalmente. Dopo l’avvio della sua battaglia, quasi personale, al fannullonismo nelle pubbliche amministrazioni, ora siamo allo scatenamento parabellico della meritocrazia. Attenti, dipendenti pubblici. Da domani incominciano i guai. A farne maggiormente le spese, nel pubblico impiego, saranno i dirigenti, che non potranno neanche pensare di prendersela con i dipendenti infingardi, pena un’accusa di mobbing che può arrivare al licenziamento.

HEIL BRUNETTEN!

 

E’ un agitato. Si dimena, si scuote tutto, si erge sulla punta dei piedi e prende molti discutibili provvedimenti, invisi per lo più agli interessati e fonte di gravi imbarazzi per i colleghi del Governo, primo fra tutti il ministro dell’economia Giulio Tremonti. Di chi parliamo? Di Renato Brunetta, naturalmente. Dopo l’avvio della sua battaglia, quasi personale, al fannullonismo nelle pubbliche amministrazioni, ora siamo allo scatenamento parabellico della meritocrazia. Attenti, dipendenti pubblici. Da domani incominciano i guai. A farne maggiormente le spese, nel pubblico impiego, saranno i dirigenti, che non potranno neanche pensare di prendersela con i dipendenti infingardi, pena un’accusa di mobbing che può arrivare al licenziamento. Ai sottoposti, invece, può capitare cose ben peggiori. Per cominciare, non potranno in nessun caso compromettere quella che gli americani chiamano la customer satisfaction, vale a dire la soddisfazione dell’utente. Il cittadino, anche se urlante, anche se alterato da uno o più cicchetti di “Amaro Lucano” (tipico corroborante alcolico delle aree agricole lucane dove è consumato - che vuoi di più dalla vita? -  già dalle sette del mattino), anche se palesemente in torto nel chiedere inesistenti e improponibili diritti, bisognerà rispondere con garbo e cortesia, al massimo chiedendo aiuto alla sicurezza del palazzo. E il regime degli incentivi? Tutto cambiato. Solo una metà dei dipendenti potrà prendere il massimo, mentre la restante metà si attesterà su percentuali differenti tra il minimo e lo zero assoluto. In compenso si potrà essere licenziati con molta più facilità, specie se interessati da un provvedimento di mobilità non rispettato. I medici di famiglia, dal canto loro, potranno essere perseguiti penalmente (ma era già così negli anni scorsi) se rilasciano un falso certificato di malattia. Cari amici, il Brunetta ce l’ha con voi dipendenti, forse per rifarsi di antichi torti e umiliazioni subite. Tra qualche mese tireremo le somme di tutta questa draconian - brunettiana severità, comprese quelle elettorali. E già, perché non tutto il corpo votante italiano è composto da liberi professionisti, imprenditori e artigiani. Ci sono anche gli impiegati e… votano! Ad ogni buon conto, a questo Brunetta noi preferiamo http://www.youtube.com/watch?v=Qvc5ls_tvOk

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