Venerdì, 25 Settembre 2009 00:00

A MATERA LE OPERE DI REA STRAVROPOULOS

La donna, il mito, la danza, il rapporto con il luogo e la ricerca dell’identità: sono questi i temi delle opere che l’artista britannica Rea Stravropoulos, ha portato a Matera, e che sarà possibile ammirare fino al 26 settembre, presso lo studio d’arte “Il Comignolo”, del professor Nicola Lisanti, in via del Casale, nel Sasso Barisano a Matera. L’artista, che sarà presente in città per tutto il periodo della mostra, ha inoltre presentato, sabato scorso, il libro “Mythologies”, realizzato e stampato in un’edizione limitata di 120 copie numerate e firmate. Rea Stravropoulos, che da sempre espone le sue opere in Europa, India, Nord e Sud America, terrà inoltre nella città dei Sassi dei seminari coi ragazzi di alcune scuole di Matera (Istituto Magistrale, Istituto Commerciale e Liceo Scientifico). “Mentre cammini nella vecchia città”, scrive l’artista nelle pagine dedicate a Matera, “ti perdi e ti ritrovi, tracciando ogni volta un percorso diverso. La città è penetrabile e impenetrabile come una delle Città Invisibili di Calvino”. La rassegna espositiva è legata alla sesta edizione del Women’s Fiction Festival.

A MATERA LE OPERE DI REA STRAVROPOULOS

La donna, il mito, la danza, il rapporto con il luogo e la ricerca dell’identità: sono questi i temi delle opere che l’artista britannica Rea Stravropoulos, ha portato a Matera, e che sarà possibile ammirare fino al 26 settembre, presso lo studio d’arte “Il Comignolo”, del professor Nicola Lisanti, in via del Casale, nel Sasso Barisano a Matera. L’artista, che sarà presente in città per tutto il periodo della mostra, ha inoltre presentato, sabato scorso, il libro “Mythologies”, realizzato e stampato in un’edizione limitata di 120 copie numerate e firmate. Rea Stravropoulos, che da sempre espone le sue opere in Europa, India, Nord e Sud America, terrà inoltre nella città dei Sassi dei seminari coi ragazzi di alcune scuole di Matera (Istituto Magistrale, Istituto Commerciale e Liceo Scientifico). “Mentre cammini nella vecchia città”, scrive l’artista nelle pagine dedicate a Matera, “ti perdi e ti ritrovi, tracciando ogni volta un percorso diverso. La città è penetrabile e impenetrabile come una delle Città Invisibili di Calvino”. La rassegna espositiva è legata alla sesta edizione del Women’s Fiction Festival.

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