Mercoledì, 12 Agosto 2009 00:00

BASILICATA: SI RIORGANIZZA IL DIPARTIMENTO AGRICOLTURA

La Giunta regionale su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Vincenzo Viti, ha conferito gli incarichi direttivi riferiti alla nuova ripartizione degli Uffici del Dipartimento Agricoltura. Dieci le strutture organizzative, coordinate dalla Direzione generale, così suddivise: Ufficio sostegno alle imprese agricole, alle infrastrutture rurali ed allo sviluppo della proprietà; Struttura di progetto gestione interventi Psr (Piano di sviluppo rurale); Ufficio supporto politiche dipartimentali; Ufficio economia, servizi e valorizzazione del territorio rurale; Ufficio fitosanitario; Ufficio politiche di sviluppo rurale; Ufficio produzioni vegetali e silvicoltura produttiva; Ufficio zootecnia, zoosanità e valorizzazione delle produzioni; Ufficio monitoraggio...

BASILICATA: SI RIORGANIZZA IL DIPARTIMENTO AGRICOLTURA

La Giunta regionale su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Vincenzo Viti, ha conferito gli incarichi direttivi riferiti alla nuova ripartizione degli Uffici del Dipartimento Agricoltura. Dieci le strutture organizzative, coordinate dalla Direzione generale, così suddivise: Ufficio sostegno alle imprese agricole, alle infrastrutture rurali ed allo sviluppo della proprietà; Struttura di progetto gestione interventi Psr (Piano di sviluppo rurale); Ufficio supporto politiche dipartimentali; Ufficio economia, servizi e valorizzazione del territorio rurale; Ufficio fitosanitario; Ufficio politiche di sviluppo rurale; Ufficio produzioni vegetali e silvicoltura produttiva; Ufficio zootecnia, zoosanità e valorizzazione delle produzioni; Ufficio monitoraggio, sistemi informativi, banche dati, supporto alla programmazione; Ufficio autorità di gestione Psr Basilicata 2007-2013, cooperazione internazionale e rapporti con enti a sostegno dello sviluppo agricolo. “La ristrutturazione degli Uffici dipartimentali e la conseguente nomina dei vertici– ha commentato l’assessore Viti- è il risultato di una complessa fase di studio, coordinata dal dirigente generale Pietro Quinto, relativa anzitutto all’applicazione del Piano di sviluppo rurale in fase di rilancio e alla nuova fase di modifica della politica agricola comunitaria, ma anche di ascolto delle istanze del mondo agricolo, del monitoraggio sulle esigenze del territorio, e della concertazione sindacale. In tale quadro la ridefinizione delle competenze si sviluppa in maniera organica e razionale interfacciandosi con quelle che sono le linee e le proposte elaborate nell’ambito della Legge regionale di riordino della Governance agricola che è in attesa di essere licenziata nel prossimo settembre, alla ripresa dell’attività politica dalla Commissione consiliare III. E’ stato anche ritenuto necessario– ha aggiunto Viti- rispondere alle necessità, più volte evidenziate dal mondo agricolo, e alle sollecitazioni dell’Unione europea di prevedere transitoriamente una struttura dipartimentale di supporto burocratico alle attività dell’Arbea”. L’esponente del governo lucano ha inoltre fatto presente che il provvedimento contiene una più equilibrata distribuzione di servizi e competenze sul territorio tra le due province di Potenza e Matera anche tenendo conto del considerevole contributo che il settore primario riveste nel Materano. “Partendo dall’assunto che il Metapontino con il solo comparto ortofrutticolo rappresenta oltre il 30% della Produzione lorda vendibile regionale abbiamo ritenuto necessario istituire a Matera un Ufficio di interventi e di programmazione comunitaria tra i quali vi sono quelli relativi al “Pacchetto giovani” e alle Misure 112, 113, 12, 123, 124, 125, 211 dell’Asse 1 di Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale del Psr ; oltrechè di attività che vanno dalla erogazione dei contributi sulle calamità, interventi sulle opere di bonifica, funzioni di controllo sulle attività dei Consorzi di bonifica, gestione sulle normative di sostegno alla meccanizzazione agricola, ricomposizione fondiaria, controversie agrarie, usi civici, aiuti di stato, adempimenti Uma, controllo sulle attività dei Consorzi di difesa, accesso delle aziende al capitale di rischio. Il tutto– ha concluso Viti- per ridare il necessario peso agli Uffici dipartimentali materani e avvicinare maggiormente, nello spirito di sussidiarietà e vicinanza alle esigenze del territorio le imprese e i cittadini alle strutture regionali. In tale ottica sarà riorganizzata e confermata la presenza dei nuclei agricoli di zona che dovranno tornare ad avere anche quelle necessarie competenze generali finalizzate a fornire una prima risposta agli utenti senza creare loro disagi, spostamenti e inutili perdite di tempo per il disbrigo delle pratiche”.

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