Giovedì, 25 Gennaio 2024 17:10

ANTENNA 5G A MATERA: IL TAR SBLOCCA I LAVORI

Il TAR ha dato ragione alla Cellnex, l’azienda che si stava occupando della installazione dell’antenna 5g in via Gravina a Matera...

...i cui lavori sono stati bloccati con una ordinanza comunale sospensiva il 21 dicembre, da cui il ricorso presentato dall’impresa nei confronti dell’ente di via Moro. La notizia è stata resa pubblica da Giovanni Angelino, Presidente di “Matera nel cuore”. Nodo del contendere: il silenzio assenso. “Le istanze di autorizzazione – si legge dalla sentenza del tar – si intendono accolte qualora, entro il termine perentorio di 60 giorni dalla presentazione del progetto e della relativa domanda, non sia stato comunicato un provvedimento di diniego o un parere negativo da parte dell’organismo competente e non sia stato espresso un dissenso, congruamente motivato”. Il Comune dal canto suo sostiene che la formazione del silenzio assenso non costituisce titolo idoneo a legittimare tale intervento, ritenendo viceversa necessario un suo apposito titolo autorizzatorio, oltre che di quello dell’Arpab. Anche su questo il tar risponde: l’istanza presentata dalla Cellnex il 25 Marzo, dice, è stata espressamente qualificata come istanza unica e ad essa è stata anche allegata l’asseverazione di conformità a tutti gli strumenti urbanistici del caso, e ribadisce che l’amministrazione nulla ha obiettato o richiesto nei termini previsti. Attestando piuttosto in data 22 giugno 2023, ricorda, l’intervenuto conseguimento di tutte le autorizzazione necessarie. Il Consigliere comunale di opposizione di Forza Italia, Nicola Casino ritiene che dalla Sentenza emergano – in chiaro – grandi responsabilità dell’Amministrazione la quale, per tramite del Sindaco, ha sempre cercato di sviare l’attenzione dei Cittadini sulla presenza di una normativa nazionale che non avrebbe lasciato margini di manovra agli enti locali. Ora che la verità è palpabile ed è contenuta in un provvedimento giudiziario, si resta in attesa di conoscere quali saranno le prossime determinazioni adottate dall’Ente comunale, anche in relazione ad eventuali impugnazioni dinanzi al Consiglio di Stato. Il comune, dice il sindaco Domenico Bennardi, ha operato nell’esclusivo interesse della città. Continueremo a difendere le nostre ragioni nelle sedi opportune. L’azienda riteneva e ritiene di essere in possesso di tutte le autorizzazioni ma, come rilevato dagli uffici comunali, oggi ancora non possiede il permesso a costruire. Quindi per noi l’istruttoria è incompleta. Chiederò nuovamente all’azienda la delocalizzazione, nel frattempo verificheremo se ci sono le condizioni per un ricorso al Consiglio di Stato, come hanno fatto altri comuni, purtroppo limitati nel loro agire dopo le ultime disposizioni normative nazionali.

 

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