Domenica, 26 Luglio 2009 00:00

VENERDI E SABATO: CINESI E ARMI DA FUOCO

Nella mattinata di venerdì, a Matera, carabinieri del Comando Provinciale e agenti della locale Questura hanno effettuato servizio congiunto di controllo sulle attività commerciali e produttive gestite dalla comunità di cittadini cinesi residenti, nonché sugli stessi lavoratori, sempre cinesi, impiegati nelle attività lavorative ispezionate e sulle loro strutture ricettive. Carabinieri e agenti hanno controllato, complessivamente, la posizione di 100 cittadini cinesi. Nella prime ore di ieri, a Ferrandina, in provincia di Matera, i Carabinieri hanno scoperto, nell’abitazione di una donna di 70 anni del posto, un vero arsenale composto da sei fucil (di cui uno a pompa e altri di precisione) e circa duemila munizioni, il tutto illegalmente detenuto.

VENERDI E SABATO: CINESI E ARMI DA FUOCO

Nella mattinata di venerdì, a Matera, carabinieri del Comando Provinciale e agenti della locale Questura hanno effettuato servizio congiunto di controllo sulle attività commerciali e produttive gestite dalla comunità di cittadini cinesi residenti, nonché sugli stessi lavoratori, sempre cinesi, impiegati nelle attività lavorative ispezionate e sulle loro strutture ricettive. Carabinieri e agenti hanno controllato, complessivamente, la posizione di 100 cittadini cinesi, quasi tutti impiegati quali lavoratori, ispezionato 4 opifici industriali destinati alla produzione di prodotti tessili e divani, verificate le condizioni di 5 caseggiati, utilizzati quali abitazioni. Gli stranieri controllati sono risultati regolarmente presenti sul territorio nazionale e quelli impiegati in attività lavorative sono risultati tutti regolarmente assunti. Presso le fabbriche ispezionate, i carabinieri hanno rilevato e contestato alcune infrazioni alla legge in materia di antinfortunistica sui posti di lavoro. In particolare, è stata riscontrata l’assenza di sistemi antincendio, di uscite di sicurezza, rintracciati estintori scaduti e impianti elettrici non a norma Al servizio, hanno preso parte, complessivamente, 35 unità fra carabinieri e poliziotti, nonché 4 ispettori dell’ASL e della Direzione Provinciale del Lavoro. L’area è stata sorvolata da un elicottero del VI Elinucleo Carabinieri di Bari. Nel corso di un’ulteriore ispezione, i carabinieri e gli agenti della Polizia di Stato hanno rinvenuto, all’interno di un opificio adibito alla realizzazione di salotti, due locali adibiti, abusivamente, a sala mensa e cucina, completi di tutti gli arredi e le attrezzature necessarie al confezionamento e consumazione dei pasti da parte del personale operaio. In particolare, in un modulo abitativo, molto angusto e in pessime condizioni igienico sanitarie, era stata realizzata la cucina, mentre, in un capannone adiacente, sempre in pessime condizioni igienico sanitarie, era stata attrezzata la sala per la consumazione dei pasti. All’interno di alcuni congelatori, il personale operante ha rinvenuto e sequestrato un notevole quantitativo di carne non etichettata, sprovvista di qualsiasi indicazione utile a stabilirne la natura, la provenienza e al scadenza. Rinvenute altre derrate alimentari nazionali e cinesi, per le quali si è proceduto alla campionatura per stabilirne caratteristiche ed eventuale nocività dei prodotti stessi. I locali sono stati quindi chiusi e il loro utilizzo interdetto e vietato.

Nella prime ore di sabato a Ferrandina, in provincia di Matera, i Carabinieri hanno scoperto, nell’abitazione di una donna  di 70 anni del posto, un vero arsenale composto da sei fucil (di cui uno a pompa e altri di precisione) e circa duemila munizioni, il tutto illegalmente detenuto. Armi e munizioni erano nascosti in una intercapedine, ricavata all’interno della parete della camera da letto. Le armi sono state sequestrate e la donna è agli arresti domiciliari. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina i Carabinieri hanno specificato che, probabilmente, la donna deteneva le armi per conto di un figlio non residente nella stessa casa e attualmente irreperibile, pregiudicato noto per la sua competenza in materia di armi da fuoco.

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