Lunedì, 20 Luglio 2009 00:00

LA MARTELLA: L' API SOLLECITA L' ASI

Dopo aver apprezzato l’intervento del Consorzio Industriale (Asi) per il diserbo e la pulizia delle strade e, da ultimo, per la toponomastica delle vie, l’Api (l’associazione delle piccole e medie imprese) di Matera ha segnalato all’ente consortile un ulteriore problema che attiene alla carenza della pubblica illuminazione nell’area industriale de La Martella. “Infatti – scrive l’associazione al commissario Clara Giordano e al direttore generale Vizziello - a fronte di alcuni tratti ben illuminati, esistono numerose strade dove l’illuminazione è insufficiente o del tutto assente. E’ il caso, ad esempio, del viale di accesso da via Gravina, denominato viale Enzo Ferrari, che costituisce l’ingresso all’agglomerato industriale e che è praticamente buio.
LA MARTELLA: L' API SOLLECITA L' ASI
Dopo aver apprezzato l’intervento del Consorzio Industriale (Asi) per il diserbo e la pulizia delle strade e, da ultimo, per la toponomastica delle vie, l’Api (l’associazione delle piccole e medie imprese) di Matera ha segnalato all’ente consortile un ulteriore problema che attiene alla carenza della pubblica illuminazione nell’area industriale de La Martella. “Infatti – scrive l’associazione al commissario Clara Giordano e al direttore generale Vizziello - a fronte di alcuni tratti ben illuminati, esistono numerose strade dove l’illuminazione è insufficiente o del tutto assente. E’ il caso, ad esempio, del viale di accesso da via Gravina, denominato viale Enzo Ferrari, che costituisce l’ingresso principale all’agglomerato industriale e che è praticamente buio. O anche altre vie nei pressi di nuovi insediamenti imprenditoriali, dove i pali della pubblica illuminazione scarseggiano”. “Questa situazione, oltre al disagio e al rischio che inevitabilmente comporta per gli operatori e gli ospiti il doversi muovere in condizioni di oscurità, provoca un aggravio della bolletta energetica per quelle imprese che hanno inteso provvedere da sole ad illuminare i tratti di strada antistanti i propri opifici, attraverso lampioni collocati entro le recinzioni”. Secondo l’Api, “dopo avere provveduto ad illuminare le strade buie così come da noi segnalato, il Consorzio dovrebbe anche prevedere una programmazione adeguata che tenga conto, in progress, dell’evoluzione della situazione con i nuovi insediamenti imprenditoriali”.
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