Mercoledì, 15 Luglio 2009 00:00

BASILICATA PRECARI E REGIONE: INTERVIENE SALIERNO

“La riflessione di qualche giorno fa del segretario regionale della Cisl, Nino Falotico, mi è apparsa subito confusa, cosicché ho voluto dare un’occhiata al provvedimento in itinere che, probabilmente, mi sarei ritrovata incartato direttamente per l’approvazione in Consiglio regionale. Dico confusa perché il segretario Cisl, mischia passato, presente e futuro del problema e la cosa non mi trova d’accordo”. Sono le affermazioni della consigliera regionale del Pd, Adeltina Salierno. “E’ certamente necessario, per il presente e per il futuro – afferma Salierno - stabilire una moratoria sul ricorso al precariato, come dice Falotico, "per non allargare la platea".
BASILICATA PRECARI E REGIONE: INTERVIENE SALIERNO
“La riflessione di qualche giorno fa del segretario regionale della Cisl, Nino Falotico, mi è apparsa subito confusa, cosicché ho voluto dare un’occhiata al provvedimento in itinere che, probabilmente, mi sarei ritrovata incartato direttamente per l’approvazione in Consiglio regionale. Dico confusa perché il segretario Cisl, mischia passato, presente e futuro del problema e la cosa non mi trova d’accordo”. Sono le affermazioni della consigliera regionale del Pd, Adeltina Salierno. “E’ certamente necessario, per il presente e per il futuro – afferma Salierno - stabilire una moratoria sul ricorso al precariato, come dice Falotico, ‘per non allargare la platea’, ed anche sul ‘porre fine a discrezionalità e ambiguità delle long list’. Mi chiedo però – aggiunge la consigliera - perché lo dica solo ora come proposito per il futuro (nel mentre si vuole infornare questa platea) e non se ne è preoccupato negli anni passati, mentre tutto ciò avveniva con la discrezionalità e ambiguità che riconosce al fenomeno. Inoltre, è un’ovvietà grande quanto una casa che si debba affrontare il problema dei precari ‘stabilendo criteri oggettivi e priorità’. Il tema piuttosto, dovrebbe essere quello di capire, secondo le differenti sensibilità , quali sono queste priorità. Solo per i precari che verranno – è il quesito della consigliera Salierno - dobbiamo stabilire regole più stringenti sui tempi dei contratti a tempo? Come mai nessuno si è accorto che, in Giunta, ripetutamente (anche fino a nove anni) si sono chiamati sempre gli stessi soggetti con contratti a tempo? Perché? È corretto? E’ corretto – continua - aver consentito, anche da parte del sindacato dico, l’uso disinvolto di una forma di contratto eccezionale e temporanea (davvero) alimentando (ove non precostituendo) ragioni, diritti, pressioni nei confronti della pubblica amministrazione? Indipendentemente dalla ‘carica dei 300’ credo, invece, che sia doveroso chiedersi quali sono le priorità del presente. La questione andrebbe affrontata tenendo in considerazione l’interesse generale, l’efficienza della pubblica amministrazione, la trasparenza. Tenendo, soprattutto, conto che una delle ragioni per le quali si ricorre ai precari è la necessità di alzarne il livello di competenza. Questi obiettivi si raggiungono, stabilmente, solo attraverso procedure di selezione pubbliche che tengano conto di criteri oggettivi certi: i titoli e le competenze”. “Le competenze – specifica Salierno - sono le varie capacità, il merito; i titoli sono le esperienze pregresse (servizio, pubblicazioni, etc) che possono essere valutate e dare punteggio. Ritengo più che sufficiente (e già un privilegio) che il periodo lavorativo di un rapporto di lavoro temporaneo, svolto ‘a qualsiasi titolo’ per la Regione, venga valutato nelle procedure concorsuali, come del resto prevede la stessa legge finanziaria 2008. Aggiungere a questo anche una cospicua riserva per loro sui posti messi a concorso è francamente troppo a mio modo di vedere, considerando la platea di diplomati e laureati disoccupati mai considerati degni di chiamata dalle long list, nonostante le loro esperienze e competenze, voti di laurea e quant’altro. O qualcuno vuole smentirmi? Capisco che anche la fiducia ha il suo peso per una collaborazione a tempo, ma dobbiamo fermarci lì! Poi, mi viene da osservare al segretario Cisl che stiamo vivendo un tale grave e greve periodo di crisi che ogni forma di separazione tra lavoratori a tempo della pubblica amministrazione e precari delle tante aziende private in crisi, non solo non si giustifica, ma è irresponsabile. Allora, se devono essere previste quote di riserva o stabilizzazioni per i lavoratori a tempo del pubblico perché non ricomprendere anche i lavoratori precari del privato (ci sono meritevoli impiegati, autisti, manager, comunicatori, laureati, diplomati, pure lì!). Infine un’ultima osservazione. Ma la tanto declamata ‘famiglia’, che molti dicono di voler tutelare, quali unici custodi di valori cattolici e cristiani, come e quando si pensa di doverla considerare? E’ o non è un criterio che potrebbe essere valutato oggettivamente quello del nucleo familiare? E’ o non è un criterio che potrebbe essere oggetto di valutazione (positiva o negativa) il reddito familiare?”. “Ecco, da un provvedimento o da centri di riferimento sociale (tipo i sindacati o i partiti) che hanno il dovere di contribuire alla qualità ed efficienza dei sistemi professionali nella Regione Basilicata, con un occhio all’ Etica Sociale, mi sarei aspettata proposte e considerazioni di questo tipo. Sui portaborse dei consiglieri o dei gruppi consiliari – sostiene Salierno - valgono le medesime considerazioni e opportunità degli altri lavoratori a tempo, il problema è che, giuridicamente, essi non avrebbero un contratto di lavoro con la pubblica amministrazione, ma con dei privati (il consigliere e il gruppo non sono delle amministrazioni pubbliche). In definitiva, sono, senza se e senza ma, assolutamente contraria a procedure selettive (concorsi) per i futuri contratti di lavoro a tempo determinato, previsti dal disegno di legge: una soluzione inefficiente, dispendiosa, che alimenta speranze e buona solo per precostituire diritti. Si stabiliscano, invece, - dichiara Salierno -le necessità dell’Ente e si proceda in maniera definitiva con concorsi pubblici per contratti di lavoro a tempo Indeterminato! Sono altresì contraria, senza se e senza ma – dichiara ancora la consigliera - alla trasformazione sic et simpliciter dei contratti a tempo in assunzioni a tempo indeterminato senza procedure concorsuali pubbliche! Prescindo in questa nota – conclude - da qualsiasi valutazione di carattere strettamente tecnico-giuridico di legittimità, ma non vi faremo mancare niente! Per chiarezza”.
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