Venerdì, 26 Giugno 2009 00:00

LUCANO IL NUOVO PRESIDENTE NAZIONALE DELLA COPAGRI

E’ il lucano Franco Verrascina, 53 anni, originario di Grassano, il nuovo presidente nazionale della Copagri. L’esponente di categoria è stato eletto nel terzo congresso tenutosi a Roma lo scorso 18 giugno al quale era presente una delegazione della Basificata. Verrascina ricopre da diversi anni anche l’incarico di presidente nazionale dell’Ugc (Unione generale coltivatori) –Cisl. “Auguro all’amico Franco Verrascina – dichiara con soddisfazione Nicola Minichino, vice presidente regionale della Copagri, nonché presidente regionale dell’Ugc-Cisl - di svolgere un proficuo lavoro per il mondo agricolo che sta attraversando un periodo di forte crisi economica e strutturale.

LUCANO IL NUOVO PRESIDENTE NAZIONALE DELLA COPAGRI

E’ il lucano Franco Verrascina, 53 anni, originario di Grassano, il nuovo presidente nazionale della Copagri. L’esponente di categoria è stato eletto nel terzo congresso tenutosi a Roma lo scorso 18 giugno al quale era presente una delegazione della Basificata. Verrascina ricopre da diversi anni anche l’incarico di presidente nazionale dell’Ugc (Unione generale coltivatori) –Cisl.  “Auguro all’amico Franco Verrascina – dichiara con soddisfazione Nicola Minichino, vice presidente regionale della Copagri, nonché presidente regionale dell’Ugc-Cisl - di svolgere un proficuo lavoro per il mondo agricolo che sta attraversando un periodo di forte crisi economica e strutturale. Molti sono gli impegni che come Ugc Cisl e Copagri dovremo portare avanti in ogni sede ed in ogni direzione, per ridare fiducia a coloro che lavorano con sacrificio e dedizione nel settore primario. Sono sicuro, conoscendolo, che il neo presidente della Copagri, saprà quindi imprimere quella giusta determinazione per contribuire a ridare un nuovo protagonismo al mondo agricolo.  La politica agricola si basa su diversi piani istituzionali, per cui – conclude Minichino – tra Roma e Bruxelles si decidono le sorti dell’intero comparto. L’economia deve ripartire dall’agricoltura. Per questo le istituzioni devono riportare il settore al centro della loro agenda”.

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