Giovedì, 25 Giugno 2009 00:00

LA SCUOLA DI STUDI POLITICI DI MOSCA IN BASILICATA

E’ iniziata ieri la visita in Basilicata della Scuola di Studi politici di Mosca. Dopo la due giorni in terra lombarda, la delegazione, guidata da Elena Nemirovskaya, Direttrice dell’istituto di ricerca, ha preso parte ad un incontro tenutosi presso l’hotel San Domenico a Matera. Al centro del dibattito, al quale hanno partecipato addetti ai lavori ed esponenti del mondo istituzionale e politico, l’utilizzo dei Fondi Strutturali. L’iniziativa rientra nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto tra la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome e la Scuola di Mosca nata nel 1992, con il sostegno del Consiglio d’Europa, per promuovere lo sviluppo delle istituzioni democratiche e civili nella società russa.

LA SCUOLA DI STUDI POLITICI DI MOSCA IN BASILICATA

E’ iniziata ieri la visita in Basilicata della Scuola di Studi politici di Mosca. Dopo la due giorni in terra lombarda, la delegazione, guidata da Elena Nemirovskaya, Direttrice dell’istituto di ricerca, ha preso parte ad un incontro tenutosi presso l’hotel San Domenico a Matera. Al centro del dibattito, al quale hanno partecipato addetti ai lavori ed esponenti del mondo istituzionale e politico, l’utilizzo dei Fondi Strutturali. L’iniziativa rientra nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto tra la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome e la Scuola di Mosca nata nel 1992, con il sostegno del Consiglio d’Europa, per promuovere lo sviluppo delle istituzioni democratiche e civili nella società russa. Ha introdotto i lavori il consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Basilicata, Antonio Di Sanza, il quale dopo gli indirizzi di saluto ed il benvenuto alla delegazione giunta dalla capitale russa ha sottolineato che “la Regione Basilicata è stata da sempre ai primi posti per la capacità di spesa dei fondi comunitari e costituisce, pertanto, un modello da prendere ad esempio. Senz’altro – ha concluso Di Sanza – la Basilicata può essere considerata una regione pilota”. “La Regione Basilica - ha ribadito il dirigente generale del Dipartimento Formazione e Lavoro della Regione Basilicata, Maria Teresa Lavieri – ha saputo reagire alla crisi economica in senso positivo, ponendo in essere la capacità di crescita legata all’utilizzo dei fondi europei, investendo in settori chiave che hanno contribuito agli indici di sviluppo del territorio”. La dirigente ha, poi, tracciato un excursus degli investimenti comunitari, ricordando che “la Regione Basilicata è da considerarsi antesignana, essendo destinataria dei fondi comunitari sin dal 1986. Fondi indirizzati verso la viabilità, per la creazione di un sistema di piccole e medie imprese e per la ristrutturazione e conservazione di beni culturali di pregio”. La signora Elena Nemirovskaya dopo una serie di domande volte a comprendere meglio i meccanismi di accesso ai finanziamenti europei ha sottolineato che “le Regioni italiane hanno avuto questo pronto e prezioso intervento dell’Unione europea. Da noi – ha precisato – la situazione è molto differente. Porteremo come esempio questo modello positivo nella speranza che il nostro Governo possa attivare e sostenere azioni di sviluppo per tutte le regioni dello Stato”. La Nemirovskaya ha concluso esprimendo “parole di apprezzamento per le sinergie che la Basilicata ha saputo attivare, sostenendo progetti di grande valenza”. La delegazione, formata da politici, tecnici, docenti universitari, personalità del mondo della cultura e dell’emittenza radio-televisiva, e accompagnata dal consigliere regionale della Lombardia Gianpietro Borghini, ha poi visitato i Sassi di Matera. Oggi, giovedì 25 giugno, i membri della Scuola russa visiteranno il centro di ricerca Metapontum Agrobios e l’azienda Pantanello. Nel pomeriggio, alle ore 17,00, sempre presso l’hotel San Domenico, a Matera, seminario conclusivo dal tema “Da vergogna nazionale a patrimonio Unesco” con il presidente della Fondazione Zetema, Raffaello De Ruggieri.

 

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