Sabato, 20 Giugno 2009 00:00

UIL: DATI ISTAT DA APPROFONDIRE

“Il calo di un punto percentuale dei disoccupati, rilevato dall'Istat in Basilicata, nel primo trimestre 2009 (dal 12,3 per cento del primo trimestre 2008 all'attuale 11,3) e la diminuzione di 2 mila unità tra le persone in cerca di occupazione, pur registrando 4 mila posti in meno, richiedono un approfondimento perché il dato è solo apparentemente in controtendenza rispetto a quello medio del Paese e molto probabilmente risente del leggero aumento della occupazione temporanea”. A sostenerlo è Carmine Vaccaro, segretario confederale della Uil. “La conferma dalla nostra interpretazione della statistica Istat – aggiunge – viene dal tasso di attività che nel primo trimestre 2009 è in calo (dal 54,6 per cento del primo trimestre 2008 al 53,1 per cento attuale)...
UIL: DATI ISTAT DA APPROFONDIRE
“Il calo di un punto percentuale dei disoccupati, rilevato dall'Istat in Basilicata, nel primo trimestre 2009 (dal 12,3 per cento del primo trimestre 2008 all'attuale 11,3) e la diminuzione di 2 mila unità tra le persone in cerca di occupazione, pur registrando 4 mila posti in meno, richiedono un approfondimento perché il dato è solo apparentemente in controtendenza rispetto a quello medio del Paese e molto probabilmente risente del leggero aumento della occupazione temporanea”. A sostenerlo è Carmine Vaccaro, segretario confederale della Uil. “La conferma dalla nostra interpretazione della statistica Istat – aggiunge – viene dal tasso di attività che nel primo trimestre 2009 è in calo (dal 54,6 per cento del primo trimestre 2008 al 53,1 per cento attuale) e dallo stesso calo del tasso di occupazione di poco meno di un punto percentuale”. Vaccaro rilancia la proposta del segretario generale della Uil, Luigi Angeletti per istituire un bonus alle aziende che rinnovano i contratti a termine e che non licenziano, perché – dice – “anche in Basilicata la disoccupazione rischia di accanirsi sui lavoratori a contratto a termine che hanno goduto di una fase momentanea più favorevole, ridotta per altro a qualche centinaio di unità. La nostra preoccupazione – continua – è che l'emorragia di posti di lavoro proseguirà per tutto il 2009", aggiungendo che la crisi potrà dirsi "finita solo quando si finirà di perdere i posti. In particolare, per Vaccaro il bonus potrebbe consistere in una riduzione dei contributi previdenziali per le aziende. "Il nostro sistema di ammortizzatori sociali, osserva, ha tenuto"dove è stato possibile applicarlo". Ma se si sono persi oltre 400 mila posti tra i giovani, ciò significa che la maggior parte ha riguardato i contratti a termine, dove non si è riusciti a far applicare la cassa integrazione. Questo conferma che "l'unica strategia a breve è quella di incentivare le imprese a non licenziare, ma a fare ricorso alla cassa integrazione e ai contratti di solidarietà. Siamo ancora in tempo ad estendere gli ammortizzatori sociali anche ai contratti a termine".
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