Venerdì, 19 Giugno 2009 00:00

VITI AFFRONTA LA QUESTIONE ARBEA

L’assessore regionale all’agricoltura on. Vincenzo Viti rompe gli indugi ed annuncia di voler affrontare in maniera risoluta il “nodo” dell’Arbea, oggetto di polemiche e di riserve che reiteratamente sono state affacciate dalle organizzazioni agricole e da numerosi esponenti politici. E lo fa al termine di tre mesi nei quali ha monitorato le difficoltà incontrate dall’istituto, le lentezze nell’erogazione dei pagamenti soprattutto per quel che attiene alle risorse predisposte dal Piano di Sviluppo Rurale che, come è noto, sono affidate proprio alle competenze dell’Istituto pagatore. Della questione e delle vive preoccupazioni che egli nutre ha informato prima il Governo regionale e successivamente la terza commissione, in sede di audizione.

VITI AFFRONTA LA QUESTIONE ARBEA

L’assessore regionale all’agricoltura on. Vincenzo Viti rompe gli indugi ed annuncia di voler affrontare in maniera risoluta il “nodo” dell’Arbea, oggetto di polemiche e di riserve che reiteratamente sono state affacciate dalle organizzazioni agricole e da numerosi esponenti politici. E lo fa al termine di tre mesi nei quali ha monitorato le difficoltà incontrate dall’istituto, le lentezze nell’erogazione dei pagamenti soprattutto per quel che attiene alle risorse predisposte dal Piano di Sviluppo Rurale che, come è noto, sono affidate proprio alle competenze dell’Istituto pagatore. Della questione e delle vive preoccupazioni che egli nutre ha informato prima il Governo regionale e successivamente la terza commissione, in sede di audizione. D’altra parte l’Assessore Viti aveva testualmente dichiarato ai colleghi della Giunta regionale: “E’ giunto il momento di realizzare una approfondita e serena analisi sull’attuale capacità dell’organismo pagatore regionale di dare concrete risposte, in termini di pagamento, alle diffuse e pressanti aspettative del mondo imprenditoriale agricolo lucano che vive da tempo oggettive difficoltà operative ed è stretto nella morsa fra calamità atmosferiche, crisi di mercato e pressioni del sistema bancario”. Lo stesso Viti aveva inoltre affermato: “Non è nel mio stile né nelle mie intenzioni infierire su alcuno. L’esame tuttavia non potrà dibattere sul sesso degli angeli, ma pervenire ad una radicale correzione della situazione. D’altra parte se si osserva la situazione nazionale degli altri organismi pagatori, l’Arbea si rivela un modello che non ha ancora saputo adeguarsi all’efficienza e alla puntualità delle altre similari strutture operanti nel Paese. I ritardi nella esecuzione dei controlli tecnici ed amministrativi e conseguentemente nei pagamenti devono essere rapidamente recuperati. Sono informato su quello che avviene in Toscana, in Lombardia, in Emilia e persino in Trentino, dove il riconoscimento ministeriale è stato recentemente sigillato, mentre per la Basilicata pendono una istruttoria e verifiche che attendono di concludersi e che incontrano ancora resistenze e obiezioni in sede comunitaria. Dobbiamo quindi metterci nella condizione di diagnosticare rapidamente i mali ed adottare i relativi rimedi. D’altra parte è da tempo che avevo confermato prima in Consiglio regionale, poi nei vari confronti realizzati con le organizzazioni professionali agricole, il mio fermo intento di effettuare entro la fine del mese di giugno una oggettiva valutazione sull’operato della struttura e sulle sue persistenti fragilità e sui possibili rimedi, dopo quelli già assunti di integrare l’organico e di elevare la relativa dotazione finanziaria. Anche in vista di importanti scadenze, quali la messa a regime del funzionamento dell’autorità di gestione del nuovo programma regionale di sviluppo rurale, che consentirà di erogare un consistente plafond finanziario, messo a disposizione dalla Comunità Europea e dall’Italia. Sarebbe grave se, in presenza dei nuovi bandi già varati dal Governo regionale e di quelli in allestimento non disponessimo di un istituto pagatore nella condizione di erogare in tempo reale le risorse destinate allo sviluppo dell’agricoltura lucana. E’ ben evidente che il mondo agricolo attende con impazienza di poter attingere a tali risorse nell’impegnativo sforzo di vincere la competizione e di permanere su mercati sempre più globalizzati, pertanto meno stabili e soggetti ad incursioni di raiders.” “Non possiamo permetterci, - ha concluso Viti - come Regione Basilicata di far mancare ai nostri imprenditori agricoli occasioni così importanti e, per certi versi, irripetibili. Valuteremo pertanto con oggettività e con rigore lo stato dell’Arbea. Nei prossimi giorni, perciò, avvieremo una verifica puntuale e un confronto serrato e rigoroso dal quale poi trarremo le soluzioni correttive più rapide ed efficaci”.

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