FIAT: IL PIANO DELLE REGIONI PER 900 MEURO
Un piano in cinque punti per un investimento complessivo stimato in circa 900 milioni di euro da spalmare in quattro, cinque anni per rilanciare il settore auto. E quindi anche per sostenere gli stabilimenti Fiat in Italia, in un momento in cui il Lingotto è proiettato verso nuove alleanze a internazionali. E' questo il fulcro del progetto che le Regioni interessate da stabilimenti del gruppo Fiat hanno presentato ieri al governo e all'azienda nel corso del tavolo che si è svolto a Palazzo Chigi presenti, oltre al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, anche i governatori delle regioni italiane. Ecco, più in dettaglio, i contenuti della proposta. Ricerca per Sviluppo e Lavoro - L'idea di fondo che sostiene tutto il piano è quella di far partire iniziative di ricerca nel settore dell'auto pulita, della mobilità intelligente e in tutte le nuove frontiere dell'automotive. L'obiettivo è quello di creare nuove opportunità produttive, salvaguardando così, in prospettiva, la forza lavoro in Italia. Finanziamenti combinati Stato-Regioni-Azienda - per investire in ricerca servono soldi. Il piano messo a punto dai governatori prevede un concorso paritario a livello centrale, regionale e aziendale. In sostanza,
"L'incontro è stato positivo e Marchionne ha fatto una relazione puntuale, descrivendo le prospettive del settore". Prospettive che si inquadrano in "una situazione critica", ma da cui emergono "elementi incoraggianti" che coinvolgono anche lo stabilimento di Melfi. Lo ha detto il governatore della Basilicata Vito De Filippo, al termine dell’incontro. De Filippo ha anche confermato che governo e Lingotto si sono impegnati ad "valutare ad uno specifico tavolo nazionale" il piano per il rilancio dell'auto messo a punto dalle Regioni interessate da stabilimenti Fiat, reso pubblico pochi giorni fa, che prevede una compartecipazione finanziaria a livello centrale, regionale e aziendale. "Su Melfi - ha detto ancora il governatore - ho chiesto a Fiat uno sforzo per eliminare tutte le tensioni che ci sono nello stabilimento. Tensioni incomprensibili, visto che per Melfi la stessa relazione fatta oggi (ieri per chi legge ndr) da Marchionne offre prospettive incoraggianti".