Venerdì, 19 Giugno 2009 00:00

FIAT: IL PIANO DELLE REGIONI PER 900 MEURO

Un piano in cinque punti per un investimento complessivo stimato in circa 900 milioni di euro da spalmare in quattro, cinque anni per rilanciare il settore auto. E quindi anche per sostenere gli stabilimenti Fiat in Italia, in un momento in cui il Lingotto è proiettato verso nuove alleanze a internazionali. E' questo il fulcro del progetto che le Regioni interessate da stabilimenti del gruppo Fiat hanno presentato ieri al governo e all'azienda nel corso del tavolo che si è svolto a Palazzo Chigi presenti, oltre al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, anche i governatori delle regioni italiane. Ecco i contenuti della proposta. Ricerca per Sviluppo e Lavoro - L'idea di fondo che sostiene tutto il piano è quella di far partire iniziative...

FIAT: IL PIANO DELLE REGIONI PER 900 MEURO

Un piano in cinque punti per un investimento complessivo stimato in circa 900 milioni di euro da spalmare in quattro, cinque anni per rilanciare il settore auto. E quindi anche per sostenere gli stabilimenti Fiat in Italia, in un momento in cui il Lingotto è proiettato verso nuove alleanze a internazionali. E' questo il fulcro del progetto che le Regioni interessate da stabilimenti del gruppo Fiat hanno presentato ieri al governo e all'azienda nel corso del tavolo che si è svolto a Palazzo Chigi presenti, oltre al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, anche i governatori delle regioni italiane. Ecco, più in dettaglio, i contenuti della proposta. Ricerca per Sviluppo e Lavoro - L'idea di fondo che sostiene tutto il piano è quella di far partire iniziative di ricerca nel settore dell'auto pulita, della mobilità intelligente e in tutte le nuove frontiere dell'automotive. L'obiettivo è quello di creare nuove opportunità produttive, salvaguardando così, in prospettiva, la forza lavoro in Italia. Finanziamenti combinati Stato-Regioni-Azienda - per investire in ricerca servono soldi. Il piano messo a punto dai governatori prevede un concorso paritario a livello centrale, regionale e aziendale. In sostanza, la Regioni si dicono pronte a concorrere per un terzo all'investimento totale e chiedono al Governo e alla Fiat, insieme alle altre aziende italiane del settore, di fare altrettanto, in parti uguali, per gli altri due terzi. I costi complessivi - che in questa fase sono ancora indicativi - sono stimati in 850-900 milioni di euro. Linee d'azione e di Investimento - Il piano prevede cinque linee d'azione. La prima è quella del cosiddetto 'doppio zero', ossia i veicoli ecologici a bassissima emissione e quindi a basso impatto ambientale. Le automobili a cui guarda anche l'America e che sono uno dei tasselli dell'accordo che la stessa Fiat ha stretto con Chrysler. Su questa voce bisognerebbe puntare la cifra più consistente, stimata in 240 milioni di euro. C'e poi il capitolo definito Infomobilità e sicurezza, quello legato, cioè, ai servizi di informazione all'utente, con un investimento valutato in 220 milioni. La terza voce riunisce “Manufacturing, ergonomia e design”, con una spesa indicativa di 150 milioni di euro. C'é poi il capitolo dedicato ai veicoli commerciali leggeri, che dovrebbe assorbire altri 140 milioni di euro. Infine la meccatronica, ossia la ricerca combinata in meccanica, elettronica e informatica, ovviamente applicata all'auto. Una voce per il cui sviluppo servono, in base ai costi preventivati, 100 milioni di euro.

"L'incontro è stato positivo e Marchionne ha fatto una relazione puntuale, descrivendo le prospettive del settore". Prospettive che si inquadrano in "una situazione critica", ma da cui emergono "elementi incoraggianti" che coinvolgono anche lo stabilimento di Melfi. Lo ha detto il governatore della Basilicata Vito De Filippo, al termine dell’incontro. De Filippo ha anche confermato che governo e Lingotto si sono impegnati ad "valutare ad uno specifico tavolo nazionale" il piano per il rilancio dell'auto messo a punto dalle Regioni interessate da stabilimenti Fiat, reso pubblico pochi giorni fa, che prevede una compartecipazione finanziaria a livello centrale, regionale e aziendale. "Su Melfi - ha detto ancora il governatore - ho chiesto a Fiat uno sforzo per eliminare tutte le tensioni che ci sono nello stabilimento. Tensioni incomprensibili, visto che per Melfi la stessa relazione fatta oggi (ieri per chi legge ndr) da Marchionne offre prospettive incoraggianti".

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