Martedì, 03 Marzo 2020 10:05

MATERA: ORDIGNO CONTRO LA VETTURA DEL CONSIGLIERE REGIONALE CIFARELLI

Un ordigno rudimentale fatto esplodere all’alba nei pressi dell’auto del capogruppo del PD in regione, Roberto Cifarelli, ha provocato gravi danni al mezzo parcheggiato nei pressi della sua abitazione al quartiere “Serra Venerdì”, a Matera.

Sul posto, tra gli altri, gli agenti della Polizia Scientifica per i rilievi del caso. Il consigliere dem si è recato in mattinata negli uffici della Questura di Matera per denunciare l’episodio. Solidarietà di Italia Viva. Il deputato Vito De Filippo, i consiglieri regionali Luca Braia e Mario Polese, i coordinatori provinciali, i delegati lucani all’Assemblea nazionale e tutti i circoli di Italia Viva della Basilicata esprimono “la totale e profondissima solidarietà al consigliere regionale del Pd, Roberto Cifarelli per il vile atto subito nella notte di oggi. A Roberto il nostro più sincero abbraccio. Auspichiamo che quanto prima gli inquirenti facciano chiarezza su questo gravissimo atto intimidatorio individuando i responsabili”. Ferma condanna dal presidente Cicala. Il presidente del Consiglio regionale della Basilicata esprime piena solidarietà al capogruppo del Pd a nome dell’intera Assemblea e auspica che “le forze dell’ordine possano assicurare alla giustizia i responsabili del grave gesto criminale. Oggi” ha detto Cicala “con maggiore consapevolezza le nostre comunità devono affrontare il tema della legalità, contrastando ogni forma di violenza, a garanzia della sicurezza e della democrazia.” Il commissario PD Basilicata: “sdegno e ferma condanna”. Il senatore Dario Stefàno, commissario della Basilicata del Pd, in una dichiarazione solidale indirizzata al consigliere Cifarelli ha scritto di aver “sentito telefonicamente il questore Liguori” il quale ha assicurato che da subito si avvieranno le indagini per individuare i responsabili: Siamo di fronte ad un atto criminale, intimidatorio inaccettabile” ha commentato Stefàno “verso cui esprimo sdegno e ferma condanna”. Il “solidale abbraccio al collega” dal consigliere Trerotola. Il consigliere regionale di “Prospettive Lucane” Carlo Trerotola invia una nota sulla “vigliacca e sconsiderata esplosione di una bomba carta che ha gravemente danneggiato” l’automobile di Cifarelli  “tranquillamente parcheggiata vicino alla sua abitazione, com’è prassi per tutte le persone perbene che vivono in un contesto civile ed accogliente come la città di Matera e la Regione Basilicata. L’efferato gesto dinamitardo non fermerà il comune impegno nel Consiglio Regionale e nel territorio lucano a difesa dei valori democratici e per migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini”. Il sottosegretario MIT, Margiotta: “episodio gravissimo, non abbassare la guardia”. Il sottosegretario a infrastrutture e trasporti, Salvatore Margiotta del PD ha espresso in una nota solidale la propria  “vicinanza al capogruppo regionale PD Roberto Cifarelli, vittima di un vile atto intimidatorio. Un episodio gravissimo che mina la serenità del nostro tessuto regionale e che ci deve invitare a non abbassare la guardia, a garanzia della democrazia e della sicurezza. Mi auguro che vengano individuati al più presto i responsabili di questa orribile azione”. Dal presidente Bardi “ferma condanna e solidarietà”. Il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, appena appresa la notizia ha immediatamente chiamato Cifarelli per esprimergli la piena solidarietà e la massima vicinanza da parte sua e a nome di tutti i lucani. “Auspico che le forze dell’ordine possano, nel più breve tempo possibile, consegnare alla giustizia i responsabili di questo incredibile gesto che getta inquietudine nella nostra comunità non abituata per storia, per tradizione, per cultura a questo genere di azioni criminali. Sono certo, altresì, che il consigliere Cifarelli non si lascerà intimidire e continuerà il suo operato da cittadino e da rappresentante delle istituzioni con ulteriore determinazione, come ha sempre fatto, nell’interesse di tutta la nostra regione”. Solidarietà e vicinanza dall’intera Giunta regionale. “E’ un segnale d’allarme che non va assolutamente sottovalutato. La Basilicata tutta deve reagire con fermezza e determinazione per contrastare ogni tentativo di infiltrazione criminale nel nostro territorio. Siamo certi che, come successo in un recente passato, le forze dell’ordine sapranno fare chiarezza in tempi rapidi e individuare i responsabili. Ma anche su questo fronte, così come sta responsabilmente succedendo su altri temi, la nostra regione dovrà continuare ad essere unita per fronteggiare anche questa emergenza sradicando da subito le sue poche radici malate”. L’ex governatore Pittella, “Non si può restare indifferenti dinanzi a gesti di sconsiderata violenza e codardia”. L’attuale consigliere regionale PD, ed ex governatore di Basilicata, Marcello Pittella ha inviato una nota  all’amico e collega Roberto Cifarelli. “Sono al suo fianco perché il turbamento non lasci spazio alla paura e perché si rompa questo clima di tensione da tempo irrespirabile nel nostro Paese. L’auto di Roberto non é affare privato ma riguarda tutti. Anzitutto nell’affermazione dei principi di legalità. E poi, nel rispetto e nella difesa delle istituzioni. La democrazia non può e non deve essere abbandonata alla superficialità che genera mostri, capaci di gesti come questo. É ora di rieducare tutti insieme, con voglia e convinzione comune, questa società, perché questi atti non abbiamo ad essere più contro nessuno”. De Ruggieri: “solidarietà dei materani al consigliere regionale”. Il sindaco di Matera esprime “ferma condanna” per l’atto intimidatorio nei confronti del Capogruppo del Pd nel Consiglio regionale della Basilicata, Roberto Cifarelli. Nel denunciare “la viltà del gesto di aggressione nei confronti di un rappresentante delle istituzioni democraticamente elette” de Ruggieri ribadisce a Cifarelli la “piena e totale solidarietà da parte della comunità materana per un episodio che non può essere sottovalutato, specie in una città in cui atti come questo rappresentano eventi eccezionali. Niente, nemmeno una bomba carta, può bloccare l’impegno politico al servizio delle Istituzioni e delle comunità da parte di chi è forte di un consenso popolare democraticamente espresso e che non può essere scalfito da fatti delittuosi”.

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