Venerdì, 15 Maggio 2009 00:00

IN LIBRERIA "IL CONTO DELLE MINNE"

E' uscito, nelle librerie italiane, il romanzo "Il Conto delle minne", Mondadori editore, di Giuseppina Torregrossa, scrittrice siciliana scoperta al Women's Fiction Festival di Matera. Il talento dell'autrice è stato subito fiutato da Giulia Ichino, editor della casa editrice Mondadori che, considerando la qualità della proposta , ha deciso di curare l'editing e la pubblicazione dell'opera. L'incontro è avvenuto lo scorso anno, durante "gli appuntamenti a tu per tu con gli editor e gli agenti letterari" che il WFF di Matera offre ai partecipanti al Congresso Internazionale per scrittori. Anche per la sesta edizione, in programma dal 24 al 27 settembre 2009, il WFF, rafforzando l'opportunità offerta dagli incontri tra editor, agenti e scrittori provenienti da diverse parti del mondo, propone "La Borsa del libro", gli appuntamenti a tu per tu che consentono agli scrittori di presentare le proposte agli editor e agli agenti per la valutazione dell'opera. L'autrice ènata a Palermo nel 1956 e madre di tre figli, Giuseppina Torregrossa vive tra la Sicilia e Roma, dove ha lavorato per più di vent’anni come ginecologa, occupandosi attivamente, tra le altre cose, della prevenzione e cura dei tumori al seno. Nel 2007 ha pubblicato il suo primo romanzo, L’assaggiatrice (Iride – Rubbettino). Con il monologo teatrale Adele (Borgia Editore) ha vinto nel 2008 il premio opera prima “Donne e teatro” di Roma.
IN LIBRERIA "IL CONTO DELLE MINNE"
E' uscito, nelle librerie italiane, il romanzo "Il Conto delle minne", Mondadori editore, di Giuseppina Torregrossa, scrittrice siciliana scoperta al Women's Fiction Festival di Matera. Il talento dell'autrice è stato subito fiutato da Giulia Ichino, editor della casa editrice Mondadori che, considerando la qualità della proposta , ha deciso di curare l'editing e la pubblicazione dell'opera. L'incontro è avvenuto lo scorso anno, durante "gli appuntamenti a tu per tu con gli editor e gli agenti letterari" che il WFF di Matera offre ai partecipanti al Congresso Internazionale per scrittori. Anche per la sesta edizione, in programma dal 24 al 27 settembre 2009, il WFF, rafforzando l'opportunità offerta dagli incontri tra editor, agenti e scrittori provenienti da diverse parti del mondo, propone "La Borsa del libro", gli appuntamenti a tu per tu che consentono agli scrittori di presentare le proposte agli editor e agli agenti per la valutazione dell'opera. Oltre al romanzo della Torregrossa, altri contratti editoriali sono in via di definizione con case editrici nazionali e agenti letterari d'oltreoceano a conferma delle opportunità offerte dal Women's Fiction Festival, unico evento letterario in Europa con questa particolare formula. "Sono felicissima di avere avuto questa opportunità - dichiara Giuseppina Torregrossa -. Devo ringraziare il Women's Fiction Festival per aver creato le migliori condizioni possibili perchè il mio sogno divenisse realtà. Essere stata a Matera non è stata solo una straordinaria esperienza, ma molto di più. Ho avuto la possibilità - aggiunge Torregrossa - di costruire relazioni importanti sia dal punto di vista umano che professionale. Conto di tornarci anche per la prossima edizione." L'autrice ènata a Palermo nel 1956 e madre di tre figli, Giuseppina Torregrossa vive tra la Sicilia e Roma, dove ha lavorato per più di vent’anni come ginecologa, occupandosi attivamente, tra le altre cose, della prevenzione e cura dei tumori al seno. Nel 2007 ha pubblicato il suo primo romanzo, L’assaggiatrice (Iride – Rubbettino). Con il monologo teatrale Adele (Borgia Editore) ha vinto nel 2008 il premio opera prima “Donne e teatro” di Roma.
Il libro
Ogni anno nonna Agata vuole accanto a sé la nipote Agatina per insegnarle i segreti dei dolci in onore della Santa di cui entrambe portano il nome. Mentre impastano le cassatelle a forma di seno, le minne, la nonna racconta il martirio della Santuzza, cui il crudele console Quinziano, non sopportando di sentirsi respinto, fece tagliare le mammelle. La drammatica vicenda rivela una delle regole del mondo maschile: “… devi sapere che gli uomini, se non ci provi piacere quando ti toccano, si sentono mezzi masculi, ma guai a te se ci provi piacere, perché allora ti collocano tra le buttane”. Parte da qui il cuntu, il racconto, della storia di una famiglia siciliana e delle sue donne straordinarie. Per ciascuna di loro, fino alla piccola Agatina che dovrà diventare grande, le minne hanno un significato speciale: grandi o minuscole, aride o feconde, amate senza pudore o trascurate da uomini disattenti, sane o malate, diventano la chiave per svelare i più intimi segreti della femminilità e dell’orgoglio di generazioni di donne e di una in particolare, forse la più coraggiosa.
Giuseppina Torregrossa ha dedicato al corpo e ai bisogni delle donne anni di lavoro appassionato: questa esperienza vissuta senza risparmio prende forma qui in una straordinaria capacità affabulatrice, in uno sguardo che racchiude lo stupore di una bambina che si affaccia sul mondo, l’avidità inconfessabile di una giovane in cerca d’amore, la sapienza sorniona di un’anziana che nel ventre ha portato una vita intera. Il conto delle minne ha il passo classico, formulare di un racconto epico e insieme la delicatezza e l’ironia di un diario intimo: un romanzo generoso, vitale, pieno del sapore intenso di un dolce malizioso.
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