Mercoledì, 13 Maggio 2009 00:00

I LAVORI DEL CONSIGLIO REGIONALE LUCANO DI IERI

Il Consiglio regionale, che si è riunito ieri a Potenza, ha approvato a maggioranza il Programma triennale di Forestazione 2009/2011. Favorevoli al provvedimento 17 consiglieri del centrosinistra, astenuti 4 consiglieri del centrodestra. Il programma fissa gli obiettivi tecnici e occupazionali per il triennio 2009/20011, definisce e pianifica gli interventi necessari a garantire la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio forestale e del territorio della Basilicata. Nella stessa seduta, i consiglieri Antonio Di Sanza, Francesco Mollica, Donato Salvatore, Sergio Lapenna ed Antonio Flovilla hanno presentato una mozione sulla vicenda Marinagri. Nella seduta pomeridiana, il Consiglio regionale ha preso in esame una mozione sulla crisi dell'agricoltura.
I LAVORI DEL CONSIGLIO REGIONALE LUCANO DI IERI
 
Il Consiglio regionale, che si è riunito ieri a Potenza, ha approvato a maggioranza il Programma triennale di Forestazione 2009/2011. Favorevoli al provvedimento 17 consiglieri del centrosinistra, astenuti 4 consiglieri del centrodestra. Il programma fissa gli obiettivi tecnici e occupazionali per il triennio 2009/20011, definisce e pianifica gli interventi necessari a garantire la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio forestale e del territorio della Basilicata. Gli obiettivi tecnici attengono alla sicurezza del territorio, alla tutela dell’ambiente e della biodiversità, alla valorizzazione multifunzionale dei complessi forestali pubblici. La sicurezza del territorio verrà perseguita attraverso la regolazione del ciclo dell’acqua e una costante azione di contrasto delle cause di dissesto idrogeologico. Per la tutela dell’ambiente e della biodiversività sono previste azioni di contrasto e mitigazione delle cause di degrado legate ai cambiamenti climatici, all’abbandono del territorio, agli incendi boschivi e ai danni alle formazioni forestali provocati da agenti biotici e abiotici. Per la valorizzazione multifunzionale dei complessi forestali pubblici verranno messe in atto azioni di miglioramento dei soprassuoli boscati. L’obiettivo prioritario della programmazione sarà quello dell’incremento dei livelli occupazionali degli addetti al settore forestale. L’incremento sarà attuato con il raggiungimento di 106 giornate pro capite lavorative nel 2009, di 112 giornate nel 2010 e di 151 giornate nel 2011. Ad oggi, la platea degli addetti al settore è formata da 4.205 operai, ai quali vanno aggiunti i 300 nuovi addetti le cui selezioni sono in corso di perfezionamento, con un livello occupazionale pro capite pari a 101 giornate. A partire dal 2014 il comparto della forestazione sarà inoltre ulteriormente riorganizzato e comprenderà, oltre agli attuali addetti, anche quelli impegnati nel progetto Vie Blu. Per l’attuazione del programma triennale 2009/2011 i finanziamenti sono ripartiti per le tre annualità con 43 milioni di euro nel 2009, 44,565 meuro nel 2010 e 52,960 meuro per il 2011. Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Franco Mattia e Sergio Lapenna (Fi-Pdl), Francesco Mollica (misto -Fdc), Gaetano Fierro (Udc) e Michele Napoli (misto – La Destra), ai quali ha fatto seguito la replica dell’assessore all’Ambiente, Vincenzo Santochirico.
Nella stessa seduta, i consiglieri regionali, Antonio Di Sanza (Pd), primo firmatario, Francesco Mollica (misto – Fdc), Donato Salvatore (Ps), Sergio La penna (FI-Pdl) ed Antonio Flovilla (Cp-Rb), hanno presentato una mozione sulla vicenda Marinagri. “Al fine di attribuire la giusta rilevanza alla vicenda Marinagri – dichiara Di Sanza – è opportuno preventivamente descriverne sinteticamente la cronistoria. La Regione Basilicata, con legge n. 3/90, approvava il Piano Territoriale Paesistico di Area Vasta del Metapontino (P.T.P.M.) individuandone gli ambiti di progettazione, la disciplina urbanistica e le trasformazioni paesistico ambientali compatibili, tra i quali l’ambito di progettazione “D” (Ambito foce fiume Agri). La progettazione esecutiva (P.P.E.) di detto ambito, veniva affidata ai Comuni di Scanzano Jonico e Policoro, designandosi quest’ultimo, quale Comune capofila. Tra la fine dell’anno 1996 (delibera C.C. n. 74 del Comune di Policoro) e l’inizio del 1997 (delibera C.C. n. 21 del Comune di Scanzano Jonico) i due Comuni adottavano il P.P.E. “Foce Agri”, inoltrandolo alla Regione per l’approvazione. La Regione, con D.P.G.R. n. 711/97, approvava lo strumento esecutivo indicando alcune modifiche che i Comuni interessati avrebbero dovuto introdurre nel Piano. Pur avendo recepito le prescrizioni regionali con delibere di Consiglio comunale negli anni 1999-2000 , i due Comuni non pervenivano alla necessaria intesa sui criteri di gestione del Piano, sicchè la Regione Basilicata fissò la procedura da seguire per consentire l’attuazione del P.P.E., sopperendo alla mancata intesa tra i due Comuni. Dopo l’approvazione di tali atti, frutto delle inderogabili scelte politico-istituzionali di governo del territorio e di sviluppo economico della Regione Basilicata e dei due Comuni interessati, la Marinagri S.p.A, unitamente alle altre società interessate, si propose, avendone i requisiti, come soggetto attuatore del P.P.E.” “I Comuni interessati – continua Di Sanza – approvavano i progetti e le convenzioni necessarie, dando inizio all’esecuzione delle opere di urbanizzazione ed all’attuazione ed insediamenti urbanistici previsti dal P.P.E., previo rilascio dei relativi permessi di costruire o atti equivalenti (D.I.A.). Sempre quale soggetto attuatore del P.P.E. di iniziativa pubblica “Foce Agri”, la società Marinagri, insieme con altri soggetti interessati, poteva accedere alla programmazione negoziata per la realizzazione di un Piano progettuale con investimenti turistici, stipulando, in data 31/07/03, con il CIPE, un contratto di Programma per la realizzazione di investimenti per complessivi 92,673 M€, con oneri a carico dello Stato per complessivi 51,721 M€. Al novembre 2008, venivano già realizzati lavori ed opere in misura del 30 per cento circa dell’investimento complessivo la cui ultimazione comportava l’impiego di risorse finanziarie per oltre 300 milioni di euro, a fronte dei quali gli investimenti già effettuati ammontano a circa 100 milioni di euro, di cui 80 milioni già integralmente pagati”. “Il Centro Marinagri, però, nel frattempo – ricorda Di Sanza - è stato oggetto di due provvedimenti di sequestro preventivo: il primo annullato dal Tribunale del Riesame di Catanzaro, con decisione confermata dalla Suprema Corte di Cassazione; il secondo provvedimento cautelare, emesso il 17 aprile 2007, invece, ha ottenuto conferma in tutti i successivi gradi di giudizio. Riguardo al secondo provvedimento cautelare ed al fine di ribadire la validità e l’efficacia dei provvedimenti amministrativi relativi alla realizzazione del centro turistico, le autorità competenti quali l’Università della Basilicata, l’Autorità di Bacino, il Dipartimento Ambiente e Territorio, l’Ufficio Urbanistica e Tutela del Paesaggio della Regione, il Comune di Policoro, hanno, con ulteriori pareri, confermato la liceità dell’intervento approvato. In seguito a ciò, l’Ufficio del nuovo Pubblico Ministero ha formulato parere favorevole alla richiesta di dissequestro avanzata dai legali della Società Marinagri. Nonostante tale parere e gli atti di cui sopra, secondo il GIP ‘permangono i presupposti del sequestro preventivo», perché a tal fine «è sufficiente il fumus del reato ipotizzato’. Pur nel rispetto dell’autonomia giudiziaria e delle relative prerogative, riteniamo opportuno porre l’attenzione sulle conseguenze socioeconomiche di tali provvedimenti giudiziari. Questi ultimi, di fatto, hanno comportato il blocco dei lavori ed impedito l’avvio delle attività con pesanti ripercussioni economiche ed occupazionali sulle circa 47 imprese interessate e sui circa 1000 lavoratori che da mesi si ritrovano senza retribuzione, nonostante, da quanto si evinca, le amministrazioni pubbliche coinvolte con propri provvedimenti hanno tutte confermato la legittimità dei rispettivi atti amministrativi”. “Pertanto – conclude Di Sanza – al fine di tutelare le imprese ed i lavoratori impegnati a realizzare una delle più grandi opere mai progettate in Italia, localizzata sulla costa jonica e comprendente un porto turistico, abitazioni residenziali, hotel, e relative attività ricettive e commerciali, abbiamo presentato una mozione che impegna il Presidente della Giunta Regionale a rilanciare uno dei più grandi investimenti programmati sul nostro territorio, a produrre ulteriori iniziative a difesa della legittimità dei provvedimenti adottati dalle autorità regionali competenti, a difesa della dignità dell’ente Regione, a difesa dello sviluppo turistico ed occupazionale ed anche a tutela dei terzi che, in buona fede, hanno investito i propri risparmi nell’acquisto di unità immobiliari”.
 
Nella seduta pomeridiana, il Consiglio regionale ha preso in esame una mozione sullo stato di crisi in agricoltura a firma dei consiglieri dell’Udc Mancusi, Fierro e Ruggiero. Con il documento si chiede che “il Presidente della Giunta regionale adotti i necessari provvedimenti per mettere a regime il Piano di sviluppo rurale 2007/2013”. Illustrando in Aula la mozione, Fierro ha affermato che “la programmazione dei Fondi europei per lo sviluppo dell’agricoltura 2007/2013 in Basilicata ha segnato una tappa importante ed innovativa nelle relazioni tra il Governo regionale ed il complesso mondo associativo agricolo”, sottolineando che “non sono stati ancora definiti i bandi con cui erogare i fondi in dotazione relativi ai quattro assi del Piano”. Al termine del breve dibattito, su proposta dell’assessore all’agricoltura, Vincenzo Viti, la mozione dell’Udc è stata trasformata in raccomandazione e come tale è stata assunta dalla Giunta regionale. In sede di controllo l’assemblea ha poi approvato a maggioranza - 12 favorevoli del centrosinistra, 4 astenuti – Falotico (Uniti nell’Ulivo), Mollica (misto – Fdc), Fierro e Mancusi (Udc) – ed il voto contrario di Lapenna (Fi-Pdl) - il piano economico finanziario 2009 del Consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Matera, mentre ha respinto (con 11 astensioni del centrosinistra e 5 voti contrari di Falotico, Mollica, Fierro, Mancusi e Lapenna) il programma triennale di attività 2009/2011 dello stesso ente. Sempre a maggioranza (favorevoli 12 consiglieri del centrosinistra, astenuti Mollica, Falotico, Lapenna e Mancusi) è stato approvato un provvedimento della Giunta sui criteri di riparto del fondo riguardante il Piano degli investimenti nel settore del trasporto pubblico locale, che prevede investimenti per circa 4 milioni di euro. All’unanimità è stato poi approvato il conto consuntivo 2008 del Consiglio regionale. Con la sola astensione del consigliere Lapenna è stata inoltre approvata, a maggioranza, l’individuazione della nuova area con finalità di protezione civile del Comune di Lagonegro. E sempre a maggioranza (16 voti favorevoli del centrosinistra, astenuto il consigliere Lapenna) è stata approvata una modifica alla legge regionale n. 6/2001 che prevede la proroga dei commissari degli Aato rifiuti di Potenza e Matera fino al 30 settembre 2009 e comunque fino alla costituzione del nuovo Aato rifiuti regionale.
 
 
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