Martedì, 12 Maggio 2009 00:00

CONSIGLIO BASILICATA: SI AL PIANO DI FORESTAZIONE E VICENDA MARINAGRI

Il Consiglio regionale, che si è riunito oggi a Potenza, ha approvato a maggioranza il Programma triennale di Forestazione 2009/2011. Favorevoli al provvedimento 17 consiglieri del centrosinistra, astenuti 4 consiglieri del centrodestra. Il programma fissa gli obiettivi tecnici e occupazionali per il triennio 2009/20011, definisce e pianifica gli interventi necessari a garantire la salvaguardia del patrimonio forestale e del territorio della Basilicata. Gli obiettivi attengono alla sicurezza del territorio. Nella stessa seduta, i consiglieri regionali, Antonio Di Sanza (Pd), primo firmatario, Francesco Mollica (misto – Fdc), Donato Salvatore (Ps), Sergio Lapenna (FI-Pdl) ed Antonio Flovilla (Cp-Rb), hanno presentato una mozione su Marinagri.

CONSIGLIO BASILICATA: SI AL PIANO DI FORESTAZIONE E VICENDA MARINAGRI

Il Consiglio regionale, che si è riunito oggi a Potenza, ha approvato a maggioranza il Programma triennale di Forestazione 2009/2011. Favorevoli al provvedimento 17 consiglieri del centrosinistra, astenuti 4 consiglieri del centrodestra. Il programma fissa gli obiettivi tecnici e occupazionali per il triennio 2009/20011, definisce e pianifica gli interventi necessari a garantire la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio forestale e del territorio della Basilicata. Gli obiettivi tecnici attengono alla sicurezza del territorio, alla tutela dell’ambiente e della biodiversità, alla valorizzazione multifunzionale dei complessi forestali pubblici. La sicurezza del territorio verrà perseguita attraverso la regolazione del ciclo dell’acqua e una costante azione di contrasto delle cause di dissesto idrogeologico. Per la tutela dell’ambiente e della biodiversività sono previste azioni di contrasto e mitigazione delle cause di degrado legate ai cambiamenti climatici, all’abbandono del territorio, agli incendi boschivi e ai danni alle formazioni forestali provocati da agenti biotici e abiotici. Per la valorizzazione multifunzionale dei complessi forestali pubblici verranno messe in atto azioni di miglioramento dei soprassuoli boscati. L’obiettivo prioritario della programmazione sarà quello dell’incremento dei livelli occupazionali degli addetti al settore forestale. L’incremento sarà attuato con il raggiungimento di 106 giornate pro capite lavorative nel 2009, di 112 giornate nel 2010 e di 151 giornate nel 2011. Ad oggi, la platea degli addetti al settore è formata da 4.205 operai, ai quali vanno aggiunti i 300 nuovi addetti le cui selezioni sono in corso di perfezionamento, con un livello occupazionale pro capite pari a 101 giornate. A partire dal 2014 il comparto della forestazione sarà inoltre ulteriormente riorganizzato e comprenderà, oltre agli attuali addetti, anche quelli impegnati nel progetto Vie Blu. Per l’attuazione del programma triennale 2009/2011 i finanziamenti sono ripartiti per le tre annualità con 43 milioni di euro nel 2009, 44,565 meuro nel 2010 e 52,960 meuro per il 2011. Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Franco Mattia e Sergio Lapenna (Fi-Pdl), Francesco Mollica (misto -Fdc), Gaetano Fierro (Udc) e Michele Napoli (misto – La Destra), ai quali ha fatto seguito la replica dell’assessore all’Ambiente, Vincenzo Santochirico.

Nella stessa seduta, i consiglieri regionali, Antonio Di Sanza (Pd), primo firmatario, Francesco Mollica (misto – Fdc), Donato Salvatore (Ps), Sergio La penna (FI-Pdl) ed Antonio Flovilla (Cp-Rb), hanno presentato una mozione sulla vicenda Marinagri. “Al fine di attribuire la giusta rilevanza alla vicenda Marinagri – dichiara Di Sanza – è opportuno preventivamente descriverne sinteticamente la cronistoria. La Regione Basilicata, con legge n. 3/90, approvava il Piano Territoriale Paesistico di Area Vasta del Metapontino (P.T.P.M.) individuandone gli ambiti di progettazione, la disciplina urbanistica e le trasformazioni paesistico ambientali compatibili, tra i quali l’ambito di progettazione “D” (Ambito foce fiume Agri). La progettazione esecutiva (P.P.E.) di detto ambito, veniva affidata ai Comuni di Scanzano Jonico e Policoro, designandosi quest’ultimo, quale Comune capofila. Tra la fine dell’anno 1996 (delibera C.C. n. 74 del Comune di Policoro) e l’inizio del 1997 (delibera C.C. n. 21 del Comune di Scanzano Jonico) i due Comuni adottavano il P.P.E. “Foce Agri”, inoltrandolo alla Regione per l’approvazione. La Regione, con D.P.G.R. n. 711/97, approvava lo strumento esecutivo indicando alcune modifiche che i Comuni interessati avrebbero dovuto introdurre nel Piano. Pur avendo recepito le prescrizioni regionali con delibere di Consiglio comunale negli anni 1999-2000 , i due Comuni non pervenivano alla necessaria intesa sui criteri di gestione del Piano, sicchè la Regione Basilicata fissò la procedura da seguire per consentire l’attuazione del P.P.E., sopperendo alla mancata intesa tra i due Comuni. Dopo l’approvazione di tali atti, frutto delle inderogabili scelte politico-istituzionali di governo del territorio e di sviluppo economico della Regione Basilicata e dei due Comuni interessati, la Marinagri S.p.A, unitamente alle altre società interessate, si propose, avendone i requisiti, come soggetto attuatore del P.P.E.” “I Comuni interessati – continua Di Sanza – approvavano i progetti e le convenzioni necessarie, dando inizio all’esecuzione delle opere di urbanizzazione ed all’attuazione ed insediamenti urbanistici previsti dal P.P.E., previo rilascio dei relativi permessi di costruire o atti equivalenti (D.I.A.). Sempre quale soggetto attuatore del P.P.E. di iniziativa pubblica “Foce Agri”, la società Marinagri, insieme con altri soggetti interessati, poteva accedere alla programmazione negoziata per la realizzazione di un Piano progettuale con investimenti turistici, stipulando, in data 31/07/03, con il CIPE, un contratto di Programma per la realizzazione di investimenti per complessivi 92,673 M€, con oneri a carico dello Stato per complessivi 51,721 M€. Al novembre 2008, venivano già realizzati lavori ed opere in misura del 30 per cento circa dell’investimento complessivo la cui ultimazione comportava l’impiego di risorse finanziarie per oltre 300 milioni di euro, a fronte dei quali gli investimenti già effettuati ammontano a circa 100 milioni di euro, di cui 80 milioni già integralmente pagati”. “Il Centro Marinagri, però, nel frattempo – ricorda Di Sanza - è stato oggetto di due provvedimenti di sequestro preventivo: il primo annullato dal Tribunale del Riesame di Catanzaro, con decisione confermata dalla Suprema Corte di Cassazione; il secondo provvedimento cautelare, emesso il 17 aprile 2007, invece, ha ottenuto conferma in tutti i successivi gradi di giudizio. Riguardo al secondo provvedimento cautelare ed al fine di ribadire la validità e l’efficacia dei provvedimenti amministrativi relativi alla realizzazione del centro turistico, le autorità competenti quali l’Università della Basilicata, l’Autorità di Bacino, il Dipartimento Ambiente e Territorio, l’Ufficio Urbanistica e Tutela del Paesaggio della Regione, il Comune di Policoro, hanno, con ulteriori pareri, confermato la liceità dell’intervento approvato. In seguito a ciò, l’Ufficio del nuovo Pubblico Ministero ha formulato parere favorevole alla richiesta di dissequestro avanzata dai legali della Società Marinagri. Nonostante tale parere e gli atti di cui sopra, secondo il GIP ‘permangono i presupposti del sequestro preventivo», perché a tal fine «è sufficiente il fumus del reato ipotizzato’. Pur nel rispetto dell’autonomia giudiziaria e delle relative prerogative, riteniamo opportuno porre l’attenzione sulle conseguenze socioeconomiche di tali provvedimenti giudiziari. Questi ultimi, di fatto, hanno comportato il blocco dei lavori ed impedito l’avvio delle attività con pesanti ripercussioni economiche ed occupazionali sulle circa 47 imprese interessate e sui circa 1000 lavoratori che da mesi si ritrovano senza retribuzione, nonostante, da quanto si evinca, le amministrazioni pubbliche coinvolte con propri provvedimenti hanno tutte confermato la legittimità dei rispettivi atti amministrativi”. “Pertanto – conclude Di Sanza – al fine di tutelare le imprese ed i lavoratori impegnati a realizzare una delle più grandi opere mai progettate in Italia, localizzata sulla costa jonica e comprendente un porto turistico, abitazioni residenziali, hotel, e relative attività ricettive e commerciali, abbiamo presentato una mozione che impegna il Presidente della Giunta Regionale a rilanciare uno dei più grandi investimenti programmati sul nostro territorio, a produrre ulteriori iniziative a difesa della legittimità dei provvedimenti adottati dalle autorità regionali competenti, a difesa della dignità dell’ente Regione, a difesa dello sviluppo turistico ed occupazionale ed anche a tutela dei terzi che, in buona fede, hanno investito i propri risparmi nell’acquisto di unità immobiliari”.

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