Venerdì, 08 Maggio 2009 00:00

LA CIA LUCANA PER GLI AGRICOLTORI ABRUZZESI

Per contribuire con indicazioni e proposte concrete, sulla base della esperienza vissuta in Basilicata dagli agricoltori in occasione del terremoto del 1980 e di quello del Lagonegrese del 1998, al rilancio dell’agricoltura e della vendita dei prodotti agroalimentari tipici dell’Abruzzo, una delegazione della Cia (confederazione italiana agricoltori) lucana, guidata dal presidente Donato Distefano, ha partecipato ieri, a Coppito (L’Aquila), ai lavori della direzione nazionale della Cia. “Ai colleghi abruzzesi – ha rimarcato la delegazione lucana – abbiamo indicato quello che non si deve ripetere nelle situazioni di emergenza come quella che hanno vissuto, in particolare, allevatori ed agricoltori del Marmo-Melandro e della area sud della provincia di Potenza.
LA CIA LUCANA PER GLI AGRICOLTORI ABRUZZESI
Per contribuire con indicazioni e proposte concrete, sulla base della esperienza vissuta in Basilicata dagli agricoltori in occasione del terremoto del 1980 e di quello del Lagonegrese del 1998, al rilancio dell’agricoltura e della vendita dei prodotti agroalimentari tipici dell’Abruzzo, una delegazione della Cia (confederazione italiana agricoltori) lucana, guidata dal presidente Donato Distefano, ha partecipato ieri, a Coppito (L’Aquila), ai lavori della direzione nazionale della Cia. “Ai colleghi abruzzesi – ha rimarcato la delegazione lucana – abbiamo indicato quello che non si deve ripetere nelle situazioni di emergenza come quella che hanno vissuto, in particolare, allevatori ed agricoltori del Marmo-Melandro e della area sud della provincia di Potenza. Innanzitutto, è necessario prevedere la realizzazione di strutture temporanee di ricovero del bestiame per poi programmare la costruzione di nuove stalle e accanto alle strutture provvisorie i laboratori-caseifici o di trasformazione delle carni. Si tratta – ha aggiunto – di creare le condizioni per la immediata ripresa delle attività agricole e produttive a cominciare dalla vendita dei prodotti tipici locali che sono ammassati in depositi e in strutture comunque danneggiate dal sisma. Da non ripetere la esperienza di una legge (da noi la LR 32/82) slegata dal contesto normativo complessivo della opera di ricostruzione: da noi è accaduto che dando priorità alla costruzione delle abitazioni in paese non è stato possibile, per la scarsità delle risorse finanziarie disponibili, finanziare la ricostruzione di stalle, depositi attrezzi e persino abitazioni rurali con il caso di migliaia di pratiche , 29 anni dopo, ancora in attesa di contributi”. La Cia ha inoltre attuato una serie di concrete iniziative, tra le quali quella dell’apertura di un conto corrente bancario “La Cia per l’Abruzzo” per la raccolta dei fondi, allo scopo di dare valide risposte alle popolazioni colpite dal tragico terremoto e in particolare agli agricoltori abruzzesi che vivono un momento di grandissima difficoltà. La conferenza stampa del presidente nazionale Giuseppe Politi, alla quale hanno partecipato anche i presidenti della Cia d’Abruzzo Domenico Falcone e Distefano sono il segno di grande solidarietà verso popolazioni duramente colpite, ma anche dell’impegno a mettere in atto le azioni indispensabili per dare un futuro all’agricoltura d’Abruzzo e di tutte quelle “eccellenze” tipiche agroalimentari di cui è ricca.
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