Martedì, 05 Maggio 2009 00:00

METAPONTUM AGROBIOS: LO STATO DELL' ARTE

Metapontum Agrobios “è una importante realtà nel campo della ricerca sulle biotecnologie”, che tuttavia negli anni “si è trovata ad operare dovendo far fronte a crescenti difficoltà”, quali quelle nate “dal disimpegno di Eni e del successivo socio privato Bioren” e quelle, più recenti, dovute ad una interpretazione “eccessivamente cauta” del decreto Bersani, che ha causato il blocco dei flussi finanziari e, di conseguenza, il disavanzo economico. Altro elemento negativo “è stata la sfiducia o la diffidenza nei confronti delle attività di modificazione genetica nel campo dell’agricoltura e probabilmente la non piena consapevolezza, da parte dei potenziali destinatari delle ricerche, in definitiva il mercato, delle enormi prospettive aperte dalle innovazioni".

 

METAPONTUM AGROBIOS: LO STATO DELL' ARTE

Metapontum Agrobios “è una importante realtà nel campo della ricerca sulle biotecnologie”, che tuttavia negli anni “si è trovata ad operare dovendo far fronte a crescenti difficoltà”, quali quelle nate “dal disimpegno di Eni e del successivo socio privato Bioren” e quelle, più recenti, dovute ad una interpretazione “eccessivamente cauta” del decreto Bersani, che ha causato il blocco dei flussi finanziari e, di conseguenza, il disavanzo economico. Altro elemento negativo “è stata la sfiducia o la diffidenza nei confronti delle attività di modificazione genetica nel campo dell’agricoltura e probabilmente la non piena consapevolezza, da parte dei potenziali destinatari delle ricerche, in definitiva il mercato, delle enormi prospettive aperte dalle innovazioni nel settore e da una non piena comprensione del fatto che l’agro-tecnologia non riguarda solo l’agricoltura ma le applicazioni industriali”. E’ quanto si legge nella relazione finale dell’indagine conoscitiva sul disavanzo economico del centro di ricerca Metapontum Agrobios, disposta dal Consiglio regionale e condotta dalla quinta Commissione consiliare permanente (“Verifica, controllo, monitoraggio”), che l’ha approvata nei giorni scorsi all’unanimità. I dettagli della relazione finale dell’indagine conoscitiva sono stati illustrati ieri in una conferenza stampa dal presidente della quinta Commissione, Sergio Lapenna, e dal consigliere segretario Donato Salvatore, che hanno sottolineato il carattere tecnico - istituzionale degli approfondimenti compiuti dalla Commissione, “che non è una ‘bandiera’ dell’opposizione ma un luogo istituzionale”, il cui compito principale “è quello di verificare la coerenza fra impegni programmatici e capacità di realizzare l’azione di governo, denunciando le criticità esistenti”. Lapenna e Salvatore hanno inoltre messo in rilievo l’impegno di tutti i componenti dell’organismo per raggiungere l’unanimità sul documento finale ed hanno definito la società Metapontum Agrobios, “un centro di ricerca dotato di strumentazioni di buon livello e di un notevole patrimonio di professionalità che va salvaguardato”. “Con la ricapitalizzazione operata con la legge regionale n. 21/2008 nonché con la ripresa delle attività remunerate dalla Regione la crisi dovrebbe essere superata – si legge ancora nella relazione – ed occorre individuare una strategia che non solo consenta di mantenere in vita la società ma di rilanciarla”. Secondo quanto previsto dalle linee guida approvate dal Consiglio regionale Metapontum Agrobios dovrà operare per “la realizzazione del polo per le agrobiotecnologie del Metapontino, l’utilizzo dei servizi specialistici in campo ambientale ed in agricoltura in armonia ed integrazione con le competenze dell’Alsia e dell’Arpab ed infine la continuazione e lo sviluppo dei servizi di ricerca nel campo della diagnostica umana”. Inoltre Metapontum Agrobios “rappresenterà lo strumento operativo per la realizzazione e gestione del Parco Agrobiotecnologico del Metapontino, in cui dovranno essere coinvolti gli enti pubblici di ricerca presenti nel campo biotech (Enea, Cnr, Cra), l'Università della Basilicata, l'Alsia, i distretti agroalimentari ed agroindustriali e le imprese”. Occorrerà però “fare attenzione – si legge ancora nel documento - che non si verifichino sovrapposizioni di competenze ed incarichi con quelli affidati agli enti dipendenti e strumentali della Regione, in primo luogo dell’Arpab. L’operazione di ricapitalizzazione ad opera della Regione potrà risultare utile alla luce delle condizioni tutto sommato positive della società Metapontum Agrobios, che attraverso un oculato piano industriale potrà fare buon uso del finanziamento ottenuto e raggiungere gli obiettivi prefissati”. “Esprimo piena soddisfazione sulle conclusioni dell’indagine conoscitiva su Agrobios voluta dal Consiglio Regionale della Basilicata e realizzata dalla V Commissione Consiliare” così ha dichiarato il Presidente di Agrobios Salvatore Adduce. “Il metodo della trasparenza nelle numerose audizioni volute dal Presidente Lapenna ed alle quali ho partecipato insieme ai dirigenti di Agrobios ha consentito di verificare la correttezza della gestione pur tra le tante difficoltà tutte imputabili a problemi di natura strutturale. L’assenza di copertura dei costi fissi e la riduzione dei contributi che vengono erogati ai progetti di ricerca insieme all’irrigidimento delle norme sulla concorrenza hanno provocato gravi problemi che nonostante tutto la Società ha cercato di superare. I suggerimenti della V Commissione vanno accolti integralmente e perciò si sta lavorando per predisporre il piano industriale che deve offrire nuove opportunità all’Agrobios e nuove occasioni alla ricerca nel settore delle biotecnologie verdi legate all’agricoltura e all’industria promuovendo incubazione di nuove imprese. La fase transitoria definita nelle linee guida approvate a febbraio dal Consiglio Regionale deve essere accompagnata dall’impegno della Regione che nelle sue diverse attività potrà sempre avvalersi di Agrobios come centro di ricerca eccellente e come società in grado di offrire servizi avanzati nel settore ambientale”.

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