Lunedì, 04 Maggio 2009 00:00

AL MUSMA OMAGGIO A AFRO BASALDELLA E ATTILIO LAPADULA

Domenica, 3 maggio, alle ore 18.00, nelle sale destinate alle esposizioni temporanee del MUSMA (Museo della Scultura Contemporanea - Matera), è stata inaugurata una esposizione di opere dell’artista Afro Basaldella. Le opere fanno parte della collezione nel tempo raccolta dall’architetto Attilio Lapadula, nato a Pisticci, ma che ha vissuto e lavorato a Roma. “La rassegna – si legge in un comunicato stampa - nasce dalla volontà dagli eredi di testimoniare la fecondità del rapporto umano e professionale tra Afro e Attilio Lapadula, proprio perché i prestigiosi concorsi che videro l’affermazione dell’architetto lucano gli consentirono di dialogare costantemente con artisti come Afro, Leoncillo, Turcato, Accardi, Sanfilippo, Perilli, Uncini, Matta, Virduzzo”. La iniziativa segue la Grande Mostra di scultura nei Sassi di Matera dedicata nel 2007 a Mirko Basaldella e anticipa l’analoga manifestazione di quest’anno dedicata a Dino Basaldella. I ritmi della vicenda artistica di Afro non furono omologhi a quelli dei fratelli, dopo la iniziazione romana con Scipione, Mario Mafai e Corrado Cagli, l’artista, frequentando a Milano il fratello Mirko e lo studio di Arturo Martini, arricchì il suo bagaglio creativo con Ennio Morlotti e Birolli. L’occasione della mostra di Afro consente quindi, di ricordare anche la figura e il valore dell’architetto pisticcese, fratello più giovane di Bruno Ernesto Lapadula.
AL MUSMA OMAGGIO A AFRO BASALDELLA E ATTILIO LAPADULA
Domenica, 3 maggio, alle ore 18.00, nelle sale destinate alle esposizioni temporanee del MUSMA (Museo della Scultura Contemporanea - Matera), è stata inaugurata una esposizione di opere dell’artista Afro Basaldella. Le opere fanno parte della collezione nel tempo raccolta dall’architetto Attilio Lapadula, nato a Pisticci, ma che ha vissuto e lavorato a Roma. “La rassegna – si legge in un comunicato stampa - nasce dalla volontà dagli eredi di testimoniare la fecondità del rapporto umano e professionale tra Afro e Attilio Lapadula, proprio perché i prestigiosi concorsi che videro l’affermazione dell’architetto lucano gli consentirono di dialogare costantemente con artisti come Afro, Leoncillo, Turcato, Accardi, Sanfilippo, Perilli, Uncini, Matta, Virduzzo”. La iniziativa segue la Grande Mostra di scultura nei Sassi di Matera dedicata nel 2007 a Mirko Basaldella e anticipa l’analoga manifestazione di quest’anno dedicata a Dino Basaldella. I ritmi della vicenda artistica di Afro non furono omologhi a quelli dei fratelli, dopo la iniziazione romana con Scipione, Mario Mafai e Corrado Cagli, l’artista, frequentando a Milano il fratello Mirko e lo studio di Arturo Martini, arricchì il suo bagaglio creativo con Ennio Morlotti e Birolli. L’occasione della mostra di Afro consente, quindi, di ricordare anche la figura e il valore dell’architetto pisticcese, fratello più giovane di Bruno Ernesto Lapadula, titolare della progettazione artistica della Mostra della Civiltà Italiana (E42) e progettista della chiesa di San Rocco a Pisticci e della sede della Camera di Commercio a Matera. Attilio Lapadula appartiene a quella generazione di professionisti che aveva poco più di vent’anni quando si progettava l’Expo 42 di Roma e poco meno di trent’anni quando si affacciò alla professione nel momento della grande ricostruzione nazionale. Il giovane architetto lucano, ma oramai romano d’adozione, in quel tempo dette forma ai sogni di rinnovamento di una intera generazione, e pur non rinnegando mai la sua disciplina, si dedicò con uguale impegno al design e all’urbanistica.
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