Venerdì, 03 Aprile 2009 00:00

REDDITO MINIMO: UNA PDL DI INIZIATIVA POPOLARE

Un reddito minimo di 5.400 euro all’anno per i disoccupati, gli inoccupati e i precari ed una integrazione del reddito per i cassaintegrati sino al raggiungimento dell’ultima retribuzione conseguita. Sono le principali misure previste da una proposta di legge di iniziativa popolare illustrata oggi a Matera in una conferenza stampa dal consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo (gruppo misto – Pdl). “Gli effetti della crisi economica si stanno facendo sempre più pesanti – ha detto Di Lorenzo parlando con i giornalisti – e sono ancora maggiori in Basilicata, dove il dramma di tantissime famiglie è sotto gli occhi di tutti: sono in molti a non disporre nemmeno delle risorse necessarie per soddisfare le più elementari e primarie esigenze di vita quotidiana”.
REDDITO MINIMO: UNA PDL DI INIZIATIVA POPOLARE
Un reddito minimo di 5.400 euro all’anno per i disoccupati, gli inoccupati e i precari ed una integrazione del reddito per i cassaintegrati sino al raggiungimento dell’ultima retribuzione conseguita. Sono le principali misure previste da una proposta di legge di iniziativa popolare illustrata oggi a Matera in una conferenza stampa dal consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo (gruppo misto – Pdl). “Gli effetti della crisi economica si stanno facendo sempre più pesanti – ha detto Di Lorenzo parlando con i giornalisti – e sono ancora maggiori in Basilicata, dove il dramma di tantissime famiglie è sotto gli occhi di tutti: sono in molti a non disporre nemmeno delle risorse necessarie per soddisfare le più elementari e primarie esigenze di vita quotidiana”. Di qui la proposta di istituire il reddito minimo, “un’idea già attuata di recente dalla Regione Lazio, che potrebbe lenire le sofferenze di tanta gente in difficoltà e rappresenterebbe un segno di vicinanza della politica ai problemi reali della gente. I benefici di questo intervento sarebbero diretti ed immediati e contribuirebbero a rinvigorire soprattutto la domanda interna”. La pdl prevede che i beneficiari del reddito minimo debbano essere residenti da almeno 24 mesi in Basilicata ed iscritti alle liste di collocamento dei centri per l'impiego. “Abbiamo inoltre previsto il coinvolgimento diretto degli enti locali – ha detto ancora Di Lorenzo – che potrebbero offrire libri di testo, trasporti ed altri servizi gratuiti alle famiglie in difficoltà”. A chi gli fa notare che la sua proposta è simile a quella avanzata a suo tempo dal Prc, Di Lorenzo risponde che non avrebbe alcuna difficoltà a sostenere un testo analogo se fosse proposto in Consiglio regionale da Rifondazione. Quanto alle fonti finanziarie, Di Lorenzo chiarisce infine che “sono già disponibili i fondi del programma di cittadinanza solidale e del fondo di solidarietà istituito con l’ultima finanziaria, a cui si potrebbero aggiungere altre risorse del fondo sociale europeo”. La cosa importante, conclude l’esponente del gruppo misto – Pdl, “è intervenire subito anche per rimettere in moto i consumi e sostenere così indirettamente anche l’artigianato, il commercio e la piccola impresa”.
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