Martedì, 20 Febbraio 2018 07:37

LA FESTA DEI VOLONTARI PER MATERA 2019

Il tempo continua a scorrere e il calendario ha superato il 19 Febbraio –  ovvero meno 335 giorni all’anno da Capitale Europea della Cultura. Un’altra tappa di avvicinamento, accompagnata da un simbolico momento aperto al pubblico e da alcune riflessioni.
La dimensione “città e cittadini” va rinvigorita e deve poter poggiare su un contributo diffuso e trasversale, puntando sul coinvolgimento di tutti  per il successo di un grande progetto di comunità. Di qui l’importanza anche della rete dei “volontari”, digitali e non, per sensibilizzare l’adesione dei quali la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha voluto costruire il programma della seconda tappa  di febbraio del “19” , svoltasi presso il Palasassi di Matera. Una festa per i cittadini che però purtroppo non hanno risposto con una presenza nutrita alla serata di ieri, organizzata un ricco programma e diversi ospiti, preceduta  in mattinata con una iniziativa  di riqualificazione esterna con interventi di street Art. E’ stata la tromba di ‪Roy Paci‬ a dar il via alle danze, con l’inconfondibile suono della marcia che viene suonata ‪il 2 Luglio‬ dai Cavalieri della Bruna. La prima parte della serata è stata dedicata al racconto di alcune esperienze di volontariato locale, nazionale ed europeo, con testimonianze dei volontari che hanno collaborato con Matera 2019 e altre Capitali europee della cultura (Ulla Lund per Aarhus 2017) eventi e festival di rilievo nazionale e internazionale (Alessandro Della Casa per il Festival della letteratura di Mantova, Expo 2015), insieme a quelle di coloro che sono attivi nelle associazioni locali (Rosalba Demetrio per il FAI Basilicata, Antonio Bronzino per la Fidas, Gianleo Iosca per ilCSV Basilicata). Successivamente è stato presentato il  manifesto: “Il volontario di Matera 2019”, i cui primi firmatari sono stati l’attore lucano Rocco Papaleo e il “martello” della mitica Pvf Matera, Consuelo Mangifesta, campionessa che ha dominato la scena della pallavolo femminile italiana negli anni Novanta per poi diventare la voce ufficiale del commento tecnico per le gare della Nazionale di volley femminile e ambasciatrice di questo sport a livello internazionale. A condire il tutto con la professionalità che lo contraddistingue: Carlo Massarini. La musica dei Krikka Raegge a caratterizzare la serata. Ma la festa non si è potuto dire sia pienamente riuscita, come  dal palco in chiusura ha sottolineato lo stesso direttore della Fondazione, Paolo Verri, che ha colto l’occasione dopo i ringraziamenti per alcune riflessioni. Forse la data infrasettimanale del 19 non avrà  aiutato e sarà stata troppo sfidante, ma ancora molto deve  essere fatto nel lavoro di coinvolgimento, partendo dal passaparola individuale e dalla capacità di convincere per vincere insieme. La serata ci ha permesso di imparare molte cose e soprattutto ci impone una riflessione seria   sulla quantità e qualità dei nostri contenitori culturali. Usare il palasassi per un grande evento ed avere un’acustica pessima come quella riscontata in serata non è sostenibile. Non poter coinvolgere il pubblico sotto il palco per vincoli di security costituisce un altro motivo di dispiacere ma al netto di questo abbiamo ancora un allenamento collettivo da fare e da rinforzare a partire da domani.
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