FONDI FAS: UN' INIZIATIVA DEI CONSIGLI REGIONALI
“La posizione unitaria delle Regioni del Sud, comprese quelle a Giunta Pdl, a difesa dei fondi Fas (fondi per le aree sottoutilizzate) del Mezzogiorno, va sostenuta e portata avanti con decisione per contrastare l’atteggiamento del Governo che chiede il sacrificio alle Regioni perché rinuncino ad una quota Fse (fondo sociale europeo) per finanziare gli ammortizzatori sociali senza garantire però che i fondi Fas siano spesi realmente nel Mezzogiorno”. A sostenerlo è il vice presidente del Consiglio regionale, Giacomo Nardiello (Pdci), sottolineando che “non si deve consentire che risorse indispensabili per l'economia meridionale siano dirottate altrove, magari per finanziare l’operazione di trasferimento dei Bronzi di Riace in Sardegna in occasione del G8. Per questo hanno fatto bene i presidenti delle Regioni del Sud a chiedere contemporaneità di decisioni, vale a dire che nella stessa riunione del Cipe si decida ciò che va a finanziare gli ammortizzatori sociali e ciò che invece deve essere restituito alle Regioni poiché si tratta comunque di soldi delle Regioni”. “E’ ancor più grave – aggiunge Nardiello – il tentativo di dirottare almeno 1,4 miliardi di euro dei Fas per rimpinguare il Fondo nazionale per le piccole e medie imprese. Aiutare i piccoli imprenditori è doveroso, ma a pagare, peraltro, con soldi già stanziati dal Governo Prodi, non possono essere le zone deboli del Paese, alle quali invece devono essere indirizzati i maggiori benefici dell'azione anticrisi”. Nel sottolineare “le legittime attese ed aspettative degli Enti e delle Comunità locali per la realizzazione dei programmi e progetti da finanziare con i fondi Fas in Basilicata”, Nardiello ha, quindi, proposto che “a sostegno dei Governatori anche gli Uffici di Presidenza dei Consigli regionali del Sud avviino un’azione congiunta”. Infine, l'auspicio è che “i parlamentari meridionali di centrodestra aprano finalmente gli occhi e si uniscano all'opposizione nelle sedi opportune per contrastare l’ impostazione demagogica, antimeridionale e antisociale del Governo Berlusconi''.