Mercoledì, 18 Marzo 2009 00:00

DC LUCANA: RACCOGLIERE L' INVITO DI COLOMBO

“Raccogliere l’esortazione del presidente Emilio Colombo perché “i cattolici lucani non perdano la propria identità” e di conseguenza non si lascino attrarre dalle sirene del partito unico, a sinistra nel Pd, e a destra nel Pdl, richiede decisioni coraggiose e non più rinviabili”. A sostenerlo è il segretario regionale della Dc Giuseppe Potenza ringraziando il presidente Colombo per “l’alta lezione di politica che ha tenuto e ancor più per la lucida analisi della situazione politica regionale che ovviamente rispecchia quella del Paese insieme all’accorato appello a “non distruggere il nostro patrimonio storico, cuturale ed ideale dello Scudo Crociato. La cronaca odierna lucana riporta, infatti, le dichiarazioni del presidente Colombo...

DC LUCANA: RACCOGLIERE L' INVITO DI COLOMBO

“Raccogliere l’esortazione del presidente Emilio Colombo perché “i cattolici lucani non perdano la propria identità” e di conseguenza non si lascino attrarre dalle sirene del partito unico, a sinistra nel Pd, e a destra nel Pdl, richiede decisioni coraggiose e non più rinviabili”. A sostenerlo è il segretario regionale della Dc Giuseppe Potenza ringraziando il presidente Colombo per “l’alta lezione di politica che ha tenuto e ancor più per la lucida analisi della situazione politica regionale che ovviamente rispecchia quella del Paese insieme all’accorato appello a “non distruggere il nostro patrimonio storico, cuturale ed ideale dello Scudo Crociato. La cronaca odierna lucana riporta, infatti, le dichiarazioni del presidente Colombo, rilasciate durante la presentazione del volume “Risonanze”(tenutasi ieri a Potenza), scritto dall’esponente politico potentino Donato Martiello. Per l’occasione Colombo (a detta del collega de “La Nuova del Sud”, Mimmo Parrella) avrebbe affermato: “L’incontro con la sinistra è stato necessario e utile, ma oggi non sono d’accordo…cattolici democratici e riformisti devono stare insieme per battere la destra, ma non nello stesso partito”. La questione centrale oggi – continua il segretario della DC – è la realizzazione di un progetto culturale, politico e istituzionale che, facendo riferimento ai principi e ai valori della nobile tradizione del cattolicesimo politico, formuli proposte idonee al superamento dell'attuale crisi. Non è casuale – aggiunge – che i leader del Pdl paragonino apertamente il nuovo partito che stanno per costituire con la Dc di De Gasperi, un modello sempre più attuale. Ma se i cattolici, che sono stati di fatto emarginati dalla vita politica nazionale, intendono riproporre la loro presenza lo debbono fare mediante una proposta culturale che, a somiglianza dell'esperienza di Camaldoli, formuli un nuovo Codice che indichi quali debbano essere i punti programmatici e le riforme necessarie per evitare il declino dell'Italia. E’ per questo che stiamo lavorando per organizzare una Camaldoli lucana alla quale sarà sicuramente presente il Presidente Colombo e che vede già autorevoli esponenti cattolici del Pd, Fi, An, Udc ma anche dell’associazionismo e del volontariato cattolco che hanno dato la propria adesione. L'obiettivo è ambizioso ma possibile: ravvivare quello spirito costituente che nel luglio del 1943 vide la futura DC riunirsi nel monastero benedettino di Camaldoli, in provincia di Arezzo, per elaborare le tesi portanti della presenza cattolica nella società che di lì a quattro anni avrebbero trovato piena cittadinanza nella carta costituente. La DC – conclude Potenza - mette a disposizione il suo simbolo per costruire un cartello di programma dei cattolici democratici per definire le idee delle Province e delle Città del futuro, con al centro i valori cattolici e la cittadinanza attiva”.

Letto 282 volte