Venerdì, 13 Marzo 2009 00:00

DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO: UN MURO DEL PIANTO

“Il piano di dimensionamento scolastico, recentemente approvato dal Consiglio Regionale, sembra aver eretto, ingiustificatamente, un muro del pianto. Da qualche giorno gli interventi sul tema si sprecano a confermare che la campagna elettorale si è avviata sotto i peggiori auspici. Tutti si stanno cimentando nell’arte dell’esternazione. Abbiamo letto gli interventi di chi il Piano lo conosce bene, ma abbiamo letto anche le critiche di chi non lo conosce affatto. Insomma, è talmente elevata la confusione che si rischia di perdere di vista gli obiettivi”. A dichiararlo è la consigliera provinciale di Matera del Partito democratico, Nunziata Marzano, che è ritornata sull’argomento.

DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO: UN MURO DEL PIANTO

 “Il piano di dimensionamento scolastico, recentemente approvato dal Consiglio Regionale, sembra aver eretto, ingiustificatamente, un muro del pianto. Da qualche giorno gli interventi sul tema si sprecano a confermare che la campagna elettorale si è avviata sotto i peggiori auspici. Tutti si stanno cimentando nell’arte dell’esternazione. Scrive il personale scolastico e i sindaci, scrivono coloro che non si ritengono soddisfatti e scrivono anche coloro i cui desideri risultano esauditi dall’approvazione del piano. Abbiamo letto gli interventi di chi il Piano lo conosce bene, ma abbiamo letto anche le critiche di chi non lo conosce affatto. Insomma, è talmente elevata la confusione che si rischia di perdere di vista gli obiettivi”. A dichiararlo è la consigliera provinciale di Matera del Partito democratico, Nunziata Marzano, che è ritornata sull’argomento dopo le polemiche suscitate dall’abbandono dell’aula del consiglio provinciale da parte del gruppo politico di cui fa parte. “Gli obiettivi – ha proseguito Marzano - erano quelli di disegnare un nuovo assetto scolastico nella regione. Frutto, questo, di una riforma voluta dal governo Berlusconi e da noi duramente contestata. Le numerose interlocuzioni con le autorità scolastiche e con il personale, con gli amministratori e i sindacati hanno prodotto un documento ampiamente condiviso che la giunta ha approvato e che il consiglio ha ratificato, seppure con qualche distinguo. Per questo appaiono incomprensibili le polemiche suscitate ed inopportuno l’ordine del giorno presentato da alcune forze politiche. Un ordine del giorno finalizzato ad accentuare la confusione ed a contestare un provvedimento regionale che, almeno per la Provincia di Matera, ne ha condiviso l’impostazione. Sostenere oggi che il Piano regionale ha disatteso le indicazioni dei territori, è ingeneroso e fuorviante. Ancor più per il fatto che nella proposta licenziata dalla giunta regionale, in una delle aggregazioni ipotizzate era stato individuato San Mauro Forte, come sede del Distretto. Quale ignota strategia – si chide l’esponente del Pd - ha indotto coloro che sono stati auditi dalla commissione, e che ora pretendevano di imporre un ordine del giorno, a giocarsi questa opportunità? Occorre senso di responsabilità nel decidere il destino dei cittadini e le aggregazioni scolastiche non possono essere il risultato di un gradimento personale o di una più o meno velata simpatia politica per questo o per l’altro comune. Tantomeno – ha concluso - si poteva disegnare un assetto scolastico nell’ottica di futuri sconvolgimenti infrastrutturali o di catastrofici scenari demografici. Ritengo che si sia avuta grande considerazione per i problemi di ognuno ma, nel raccogliere le indicazioni della riforma Gelmini, si è tenuto conto delle aree svantaggiate, delle omogeneità territoriali e anche delle prospettive di sviluppo, auspicabile, per ogni territorio”.

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