Venerdì, 13 Marzo 2009 00:00

"LA BUROCRAZIA E' CONTRO LE ATTIVITÀ COMMERCIALI"

“In questi giorni stiamo assistendo impotenti alla psicosi collettiva scaturita dalla richiesta dei certificati di agibilità dei locali ad uso commerciale a seguito di alcuni controlli effettuati presso le stesse”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Giovanni Schiuma, presidente della Confesercenti di Matera. “Durante un seminario svoltosi nel 2007 nella sede dell’Asl – continua Schiuma – emerse la necessità di individuare una certificazione sostitutiva che avrebbe permesso la prosecuzione delle attività esistenti e l’avvio delle nuove. Dobbiamo affermare che purtroppo così non è stato. Infatti da alcuni giorni alcune attività hanno avuto il fermo amministrativo, altre rischiano la stessa fine.

LA BUROCRAZIA E CONTRO LE ATTIVITÀ COMMERCIALI

“In questi giorni stiamo assistendo impotenti alla psicosi collettiva scaturita dalla richiesta dei certificati di agibilità dei locali ad uso commerciale a seguito di alcuni controlli effettuati presso le stesse”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Giovanni Schiuma, presidente della Confesercenti di Matera. “Durante un seminario svoltosi nel 2007 nella sede dell’Asl – continua Schiuma – emerse la necessità di individuare una certificazione sostitutiva che avrebbe permesso la prosecuzione delle attività esistenti e l’avvio delle nuove. Dobbiamo affermare che purtroppo così non è stato. Infatti da alcuni giorni alcune attività hanno avuto il fermo amministrativo, altre rischiano la stessa fine, le nuove attività rischiano di aprire in autocertificazione e chiudere dopo alcuni giorni. E’ chiaro che a noi sta a cuore principalmente l’economia di questa Città che dopo la chiusura delle industrie del mobile imbottito rischia la chiusura di molti laboratori ed attività commerciali”. La Confesercenti afferma di aver “chiesto immediatamente all’Amministrazione Comunale di convocare una conferenza di servizi sulla questione, un po’ quello che ci era stato promesso dopo la nostra riflessione nel seminario di ottobre 2007, senza ricevere alcuna risposta. Nel frattempo le attività oggetto delle verifiche continuano a rimanere chiuse”. L’associazione di categoria auspica, infine, “una presa di coscienza dell’intero Consiglio comunale, il solo che può esprimersi sovrano su questa questione; ma il tutto deve avvenire nel più breve tempo possibile perché la città non merita questo ulteriore atto di ferocia burocratica”.

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