Giovedì, 29 Dicembre 2016 00:00

MO' BASTA DICE:" SPEGNIAMO LA LUCE"

Dalle 19 alle 19 e 30 del 30 Dicembre i materani sono invitati da un gruppo materano su Facebook a spegnere almeno una fonte di illuminazione nel proprio appartamento o nel proprio esercizio commerciale, in segno di protesta verso il mancato coinvolgimento della città dei Sassi nelle scelte per “Matera 2019”. Di seguito il comunicato integrale.

“Il gruppo spontaneo nato su facebook e denominato “M0′ basta!”  invita i cittadini a spegnere le luci delle proprie case e delle proprie attività commerciali a Matera dalle ore 19 alle ore 19,30 di venerdì 30 dicembre 2016. È un momento di festa e di tempo speso in famiglia e con i propri cari. Ci si augura pace e serenità con l’auspicio che il mondo migliori. Ma non è così, perché senza un impegno diretto e un esempio civico concreto, nulla migliora e tutto rimane tristemente identico a sé stesso. Per questo chiediamo ai cittadini di Matera, alle attività commerciali, a tutti coloro che hanno a cuore le sorti e il futuro della nostra città, di partecipare alla manifestazione del prossimo 30 dicembre 2016. Alle 19,00, per trenta minuti, spegniamo le luci per chiedere al Sig. Sindaco De Ruggieri e alla sua Giunta, ai consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, di ascoltare le richieste della parte viva della città. È ora di finirla con i giochi di pochi! Noi sui grandi temi vogliamo essere coinvolti in un momento di vera partecipazione democratica. E questo ben prima che le scelte di pochi debbano poi ricadere su tutti. I punti principali e più urgenti su cui coinvolgere, con apposite conferenze di servizio, le associazioni di settore e tutti i cittadini sono:
1) Piano raccolta rifiuti e nuovo bando.
2) Pianificazione annuale degli eventi.
3) Gestione dell’afflusso turistico, aree di sosta, pedonalizzazione centro storico, gestione del traffico urbano e mobilità.
4)Decoro urbano e verde pubblico.
5) I quartieri e i borghi.
6) Integrazione dell’attività della Fondazione Matera-Basilicata 2019 nella crescita e sviluppo della città.
Alle 19,00 del 30 dicembre, spegniamo una luce! In tanti accendiamo una nuova speranza per un futuro finalmente luminoso! Noi amiamo Matera!
Il “Manifesto” di Mo’ Basta!!!
La gestione di Matera Capitale della Cultura implica con urgenza un radicale cambio di rotta e un salto di qualità nella quotidiana attività dell’amministrazione comunale.
Chiediamo al Sindaco Raffaello De Ruggieri, a tutti gli amministratori, funzionari e dirigenti di adoperarsi da subito(come peraltro lo stesso Sindaco ha pubblicamente affermato nel corso del suo ultimo comizio in piazza), ad ascoltare la città attiva, quella che produce, quella che ha a cuore le sorti del futuro di una intera comunità, quella che accoglie fattivamente le decine di migliaia di turisti che scelgono Matera quale meta delle loro vacanze e dei loro interessi artistici, storici, culturali, enogastronomici. Chiediamo quindi che finalmente, nei fatti e non solo negli slogan, la pratica quotidiana della gestione della città si apra anche all’operato di idee e di azioni di quei cittadini che vogliono, grazie alle loro competenze, poter contribuire alla crescita di Matera. Chiediamo con urgenza un incontro pubblico affinché si sviluppi una proficua discussione che contribuisca alla definizione di scelte e azioni amministrative tese realmente al miglioramento della situazione attuale.
Fra i tanti temi, quelli che riteniamo essere i più urgenti sono:
- Pianificazione annuale degli eventi.
Indire una assemblea di servizio con gli operatori culturali, turistici e singoli cittadini che vogliano contribuire al tema, al fine di definire una programmazione degli eventi. Istituire uno “sportello culturale” presso il Comune di Matera. L’esempio dell’ultimo Natale con due presepi viventi è sintomo lampante di una mancanza di programmazione. Una programmazione seria degli eventi richiede un’anticipazione temporale di almeno 6 mesi. In città abbiamo l’esperienza consolidata da secoli della Festa della Madonna della Bruna. Basterebbe estendere le buone pratiche esistenti anche alla realizzazione di un cartellone annuale unico della Città di Matera. In questo il ruolo dell’ATP potrebbe essere proattivo con le esigenze della città se tale ente non fosse così “Potenzacentrico” come lo è ora (e non è campanilismo).
- Gestione degli afflussi turistici, aree di sosta, pedonalizzazione centro storico, gestione del traffico urbano e mobilità.
È lampante che sul tema ci si possa e ci si deve migliorare. Alcune azioni sono state già fatte, manca però una visione complessiva realistica del problema e soprattutto una condivisione a priori con la città. Bisogna quindi discutere di un piano che a breve cambi e migliori la situazione attuale. Non è possibile ad esempio continuare a ricevere decine di autobus e centinaia di macchine in pieno centro storico. Andrebbe individuato un “parcheggio turistico” in periferia (suggeriamo l’ex mulino Barilla) con relativi servizi annessi. Oggigiorno vanno trovate ed implementate azioni immediate che ovviamente non possono essere subordinate alla realizzazione di strutture che richiedono anni. Il problema è ora, non domani, e ora va indirizzato a risoluzione.
- Piano raccolta rifiuti.
La raccolta dei rifiuti, la differenziata, il nuovo bando promesso, è lungi da avere una partecipazione attiva della cittadinanza, delle scuole, delle associazioni imprenditoriali.Va fatto un salto di livello e vanno anche in questo caso individuate ed implementate azioni di miglioramento immediate. I rifiuti devono diventare una risorsa e non una spesa per il cittadino. Non possiamo continuare a presentare la nostra città sporca e trascurata. Ne va del nostro amore per Matera.
- Decoro urbano e verde pubblico.
È necessario che la gestione del decoro urbano e del verde pubblico abbia finalmente compimento, anche in questo caso coinvolgendo in modo diffuso la cittadinanza e le scuole. Ci solo stati alcuni esempi a riguardo negli scorsi mesi, ma rimangono allo stesso tempo sia marginali sia una dimostrazione che volendo si può. La citta quindi va tenuta pulita ed deve offrire un aspetto di decoro, gli spazi verdi vanno curati, la manutenzione delle strade (ad es. rifacimento asfalto, dissesto dei marciapiedi, segnaletica orizzontale) non deve essere occasionale ma pianificata e a rotazione per tutti i quartieri.
- I quartieri e i borghi.
Si deve ripartire con un processo di aggregazione dei quartieri e dei borghi rispetto alla centralità del centro storico. Matera, così come peraltro era nel disegno architettonico e urbanistico del dopo guerra, deve ritornare ad essere una città policentrica. Questa necessità deve coniugarsi con una politica dell’amministrazione tesa a riconoscere le esigenze dei quartieri e dei borghi e ad implementare politiche indirizzate alla risoluzione dei problemi oggi esistenti(scuole rionali, biblioteche, trasporti e pubblici servizi). A tale proposito va rimarcata l’esigenza di reinserire nello statuto del Comune il riconoscimento dei Comitati di Quartiere che sono il presupposto fondamentale per la partecipazione dei cittadini alla vita del comune.
- Il volano culturale dell’Università.
Il completamento e la valorizzazione in tempi certi del Campus universitario, dei “contenitori culturali”(teatro e biblioteca) e la richiesta di riequilibrio delle facoltà e dei relativi corsi universitari fra Potenza e Matera è necessario che diventino un obiettivo dell’ Amministrazione Comunale e dei nostri rappresentanti regionali. Senza investire attenzioni e risorse in questa direzione si perde la scommessa sul futuro dei nostri giovani e della nostra comunità.
- L’integrazione dell’attività della Fondazione nella crescita e sviluppo della città.
Continuiamo a vivere l’attività della Fondazione Matera-Basilicata 2019 come una venuta di un extra terrestre lontano dalle aspettative della cittadinanza. Si continua ad avere forte l’impressione di un circolo chiuso, auto referenziato, che vive e lavora lontano dalla città. Non è stato questo lo spirito che ha portato Matera a divenire Capitale Europea della Cultura. È quindi compito del Sindaco che peraltro siede assieme al Presidente del Consiglio Comunale nel CDA della Fondazione, a farsi garante di questa richiesta di inclusione e condivisione. Prova sarà la gestione del budget 2017 accordato alla Fondazione nel corso dell’ultimo CDA. Ricordiamo a tutti, che trattasi di fondi comunali e regionali e quindi tasse pagate da noi cittadini. Il tempo della delega in bianco è finito. È finito per il Presidente della Fondazione, per Il suo Direttore, per ogni membro del CDA. La città di Matera vuole comandare ed essere protagonista del proprio futuro.
Spegniamo le luci in segno di protesta il 30 dicembre dalle ore 19.00 alle 19.30
… Un piccolo gesto, per un grande futuro! Partecipiamo ed invitiamo a partecipare”.

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