Giovedì, 05 Marzo 2009 00:00

SIMONETTI A STRASBURGO PER LA COESIONE SOCIALE

Una risoluzione per “combattere la violenza domestica nei confronti delle donne” è stata approvata a Strasburgo durante i lavori della 16esima sessione plenaria della Commissione Coesione Sociale del Congresso dei Poteri Locali e Regionali di cui é componente, in rappresentanza della Regione Basilicata, la consigliera Emilia Simonetti. La consigliera regionale del Prc, Emilia Simonetti, ha riferito che “nel corso dei lavori della Commissione si è registrata una forte sensibilità su un tema che è diventato sempre più attuale per i continui gravi fatti di violenze che avvengono in Europa sia in piccole città di provincia che in grandi metropoli.

SIMONETTI A STRASBURGO PER LA COESIONE SOCIALE

Una risoluzione per “combattere la violenza domestica nei confronti delle donne” è stata approvata a Strasburgo durante i lavori della 16esima sessione plenaria della Commissione Coesione Sociale del Congresso dei Poteri Locali e Regionali di cui é componente, in rappresentanza della Regione Basilicata, la consigliera Emilia Simonetti. La consigliera regionale del Prc, Emilia Simonetti, ha riferito che “nel corso dei lavori della Commissione si è registrata una forte sensibilità su un tema che è diventato sempre più attuale per i continui gravi fatti di violenze che avvengono in Europa sia in piccole città di provincia che in grandi metropoli. Con il documento approvato dalla Commissione Coesione Sociale di Strasburgo, allo scopo di rafforzare la capacità delle città e delle regioni a fornire una risposta efficace e coordinata al problema della violenza domestica di cui sono vittime le donne – ha sottolineato Simonetti - il Congresso raccomanda ai poteri locali e regionali, nell’ambito delle leggi e delle loro competenze, di sviluppare delle strategie complessive, per fissare finalità e obiettivi precisi”. “Questi obiettivi precisi – ha continuato Emilia Simonetti - concernono il garantire che le vittime abbiano accesso ad un’ampia offerta di servizi gratuiti e di qualità, specializzati nell’assistenza alle donne e ai minori: alloggio d’urgenza e sistemazione temporanea in case rifugio/centri, soluzioni di rialloggiamento, servizi locali (permanenze, consulenze individuali e sostegno), assistenza telefonica, cure mediche (comprese le cure psichiatriche), servizi d’assistenza sociale (occupazione o prestazioni sociali, formazione, custodia dei bambini, ecc). Tra le finalità, anche – ha aggiunto Simonetti – quella primaria di sostenere le Ong (Organizzazioni Non Governative), vale a dire le organizzazioni di volontariato che svolgono un ruolo fondamentale nella lotta contro la violenza nei confronti dei bambini, degli adolescenti e delle donne ed offrono spesso servizi che le autorità pubbliche non sono in grado di assicurare o per le quali non hanno la competenza necessaria. La società trarrà un grande profitto dall'incoraggiamento e dalla diffusione in tutta la Comunità dell'esperienza, delle idee e dei programmi delle Ong, nonché dalla loro condivisione con organizzazioni analoghe in altri Stati membri”. “Tra le proposte più innovative – ha rimarcato Simonetti – è stata inserita la designazione di un referente in Comuni, Province, Regioni per le questioni di violenza familiare e per l’integrazione delle politiche e procedure di protezione dell’infanzia. Lo scopo delle designazioni dei referenti, è quello di fare da tramite con i servizi sociali, la formazione del personale delle amministrazioni locali e regionali e gli amministratori locali, per aiutarli a comprendere la dinamica e l’impatto delle violenze domestiche e sessuali nel contesto dell’uguaglianza di genere e dei diritti umani. La violenza domestica, frutto di uno squilibrio di potere tra le donne e gli uomini, interessa le donne di ogni nazionalità, età e ceto sociale - conclude Simonetti - ed ha ripercussioni negative sull’intera società, comprese le generazioni future”.

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