Lunedì, 23 Febbraio 2009 00:00

A POLICORO SI DISCUTE SUL FUTURO DEL SETTORE AGRICOLO

Il mondo agricolo si è interrogato a Policoro venerdì sera sul suo futuro, soprattutto alla luce della possibilità, dal primo aprile in poi, che il carico contributivo sugli imprenditori che assumono manodopera possa aumentare di più del 100% passando dall’attuale 8,5 euro ai 19,00. Così – spiega una nota dell’ufficio stampa del Comune - dopo la conferenza stampa di lunedì scorso in cui il tavolo di coordinamento dei sindaci e degli amministratori voluto dall’Amministrazione comunale di Policoro, in particolare dall’assessore all’Agricoltura, Saverio Carbone, aveva anticipato la protesta, ieri è stato fatto il punto della situazione. Ad aprire i lavori dell’assemblea è stato il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello.

A POLICORO SI DISCUTE SUL FUTURO DEL SETTORE AGRICOLO

Il mondo agricolo si è interrogato a Policoro venerdì sera sul suo futuro, soprattutto alla luce della possibilità, dal primo aprile in poi, che il carico contributivo sugli imprenditori che assumono manodopera possa aumentare di più del 100% passando dall’attuale 8,5 euro ai 19,00. Così – spiega una nota dell’ufficio stampa del Comune - dopo la conferenza stampa di lunedì scorso in cui il tavolo di coordinamento dei sindaci e degli amministratori voluto dall’Amministrazione comunale di Policoro, in particolare dall’assessore all’Agricoltura, Saverio Carbone, aveva anticipato la protesta, ieri è stato fatto il punto della situazione. Ad aprire i lavori dell’assemblea è stato il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello: “Riteniamo che questo aumento sia da scongiurare poiché il comparto agricolo ha già dato tanto e soprattutto in un momento congiunturale negativo come questo non ci possiamo permettere il lusso di colpire sempre lo stesso settore, grazie al quale il Metapontino è diventata l’area più dinamica della regione trainando anche il turismo, i servizi, l’industria il commercio. Anzi, dobbiamo mettere in campo tutte quelle iniziative che possano aiutare l’agricoltura ad uscire dalla crisi nella quale è piombata magari utilizzando le royalties del petrolio o studiare forme di incentivi che non debbano andare sempre e solo alla grande industria, ma pensare anche a chi assume come fanno gli imprenditori nell’arco dell’anno”. Erano presenti – spiega la nota - anche i parlamentari di centro-destra, Viceconte, Taddei e Latronico. E proprio quest’ultimo ha tranquillizzato la platea desiderosa di sapere il proprio destino lavorativo: “Nel decreto-legge sulle quote latte –ha spiegato - in collaborazione con altri colleghi abbiamo presentato un emendamento con cui chiediamo la proroga del regime agevolativo (che termina a fine marzo) per il settore agricolo fino al 31 dicembre e siamo fiduciosi che porteremo a casa il risultato”. Ma tra i provvedimenti messi in cantiere in Parlamento, il Senatore di Forza Italia aggiunge: “vogliamo far riaprire i termini per poter presentare l’istanza di condono previdenziale a chi in passato non ha potuto farlo, e anche qui c’è una convergenza ampia in Parlamento; ma poi sulla scorta della crisi generale e più specificatamente di settore, un altro impegno preso dal Pdl è quello di rimpinguare con 230 milioni di euro il fondo di solidarietà nazionale contro le calamità naturali che ogni anno devastano interi territori”. Gianni Fabbris di “Altra Agricoltura” ha sostenuto di abbattere i costi, non solo previdenziali, che gravano sul mondo della produzione per evitare il ripetersi di quello che sta accadendo in Grecia sullo stesso problema.

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