FAL MATERA: DI LORENZO CRITICA
“Poco convincente e per niente rassicurante è apparsa la risposta fornita ieri, durante la seduta del Consiglio regionale, dal presidente della Giunta Vito De Filippo ad una nostra interrogazione con la quale si chiedeva di conoscere la sorte della tratta ferroviaria Matera – Ferrandina - Altamura che rischia sicuramente di rimanere incompiuta, oltre ad essere un’opera inutile in partenza e che non risolverà mai il problema storico del collegamento di Matera”. E’ quanto dichiarato dal consigliere regionale del gruppo misto – Popolo della Libertà e vice presidente della Terza commissione consiliare, “Attività produttive”, Pasquale Di Lorenzo. Il consigliere del Pdl fa, anche, riferimento, “ai chiari ed inequivocabili dubbi espressi dallo stesso presidente De Filippo in ordine al completamento e all’effettiva utilità funzionale di questa opera, per di più in mancanza di qualsiasi certezza sui previsti finanziamenti o co-finanziamenti, sia statali che regionali”. ”Non ci si può esimere da colpe e responsabilità - afferma Di Lorenzo - e nemmeno questo Governo regionale può farlo. Né oggi sarebbe serio imputare lo stallo alla grave crisi economica ed alla inevitabile stretta sui finanziamenti delle opere pubbliche nazionali perché ci troviamo di fronte ad un problema storico che viene da molto lontano mai affrontato con risolutezza da una maggioranza di centro sinistra che governa, ininterrottamente, la nostra Regione da oltre quindici anni. Tuttavia – prosegue Di Lorenzo - accogliamo con favore la proposta di responsabilità del presidente De Filippo di voler inserire all’ordine del giorno di un prossimo Consiglio regionale un dibattito sul tema delle Infrastrutture in Basilicata”. “Sarà quella l’occasione - conclude Di Lorenzo - anche per capire e, soprattutto, per far capire a chi ne ha più diritto, cioè il popolo lucano, le vere ragioni per le quali, ancora oggi, l’intero territorio lucano sconta gli esiti di un accentuato gap infrastrutturale, verificando, nel contempo, e distinguendo la posizione di chi esplicita solo promesse e di chi, invece, si batte seriamente e coerentemente per la risoluzione dei problemi”.